I volti del Made in Italy (2)

ROMA – focus/ aise - Quella del 2023 è un’annata che per il vino piemontese si può definire "molto buona", e i cui i tecnici hanno assegnato alle uve una media qualitativa di "otto stelle" su dieci. Il Piemonte si conferma come la seconda regione a livello nazionale per impatto di fatturato con un giro d’affari per il comparto vinicolo che cresce a quota 1.362 milioni di euro (erano 1.235 milioni nel 2022). Tiene l’export: i vini Dop piemontesi sono andati meglio della media italiana, bene l’Asti spumante anche se i rossi fermi hanno subito una contrazione.
Questa in sintesi l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2023, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da più di trent’anni, dal 1992, raccogliendo minuziosamente i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte e svolgendo un’attività di coordinamento di tutti i tecnici viticoli e agronomi presenti sul territorio. La pubblicazione è stata presentata a Torino, nel Grattacielo della Regione.
L’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa ha evidenziato come la viticoltura e in genere l’agricoltura piemontese si trovino "di fronte a un cambiamento epocale: prima di tutto in vigna dove il clima mette a dura prova i nostri viticoltori. Anche nella nostra regione una siccità prolungata ormai da due anni, le alte temperature estive, la neve che non arriva e, di conseguenza, le riserve idriche che si riducono sempre più, sono tutte fonti di grandissima preoccupazione per l’agricoltura. La conseguenza più immediata è il calo di produzione delle uve. A questo si aggiunge un’incertezza che arriva dai mercati internazionali e che tocca in generale il sistema vino italiano. È evidente che il settore vitivinicolo si trova di fronte a sfide significative; tuttavia, nel mezzo di queste difficoltà, è importante riconoscere e sfruttare le opportunità che possono emergere. Investire nella promozione delle eccellenze locali, come la cucina di qualità, i vini pregiati e le nostre bellezze paesaggistiche riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, può diventare un punto di forza per attrarre il turismo. Questo, a sua volta, potrebbe fornire un sostegno essenziale all’economia locale, creando opportunità di lavoro per i giovani e per coloro che sono coinvolti nel settore. Negli ultimi anni il Piemonte è tra le mete principali in Italia per gli enoturisti, con un aumento delle presenze degli stranieri in tutti i mesi dell’anno. La Regione Piemonte sostiene il comparto vitivinicolo attivando tutti gli strumenti di cui dispone: le misure dell’OCM per favorire investimenti e ristrutturazione delle aziende agricole e per promuovere i vini nei mercati extra UE".
"Stiamo affrontando un’annata dove da una parte diamo una grande qualità al consumatore, dall’altra con delle criticità dal punto di vista della produzione - ha detto Giulio Porzio di Vignaioli Piemontesi - È tempo di affrontare i problemi: la scarsità dell’acqua e le malattie, prima fra tutte la flavescenza dorata, che insieme abbassano le rese ad ettaro e quindi il reddito dei viticoltori. Questo ci rende estremamente vulnerabili. È ora di fare e non di professare. Bisogna guardare al futuro e investire su nuove strategie per dare un domani alla viticoltura delle colline Unesco e di chi ci lavora".
Visitatori provenienti da oltre 160 paesi, 1200 brand espositori da 35 nazioni. Oltre 500 buyer da 84 nazioni per 5.200 business meeting. Si è conclusa ieri, 24 gennaio, l’edizione 2024 di SIGEP, il salone internazionale di Italian Exhibition Group dedicato a gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè organizzato da Italian Exhibition Group SpA.
Giunta alla sua 45ª edizione, la manifestazione è promossa in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE e con il patrocinio dei Ministeri dell´Agricoltura e delle Imprese e del Made in Italy.
“Si confermano gli ottimi risultati della scorsa edizione, con visitatori provenienti da 160 Paesi. Internazionalità, visione, artigianalità, innovazione, identità territoriali che diventano globali e si coniugano con il mondo. Questo e molto altro ha espresso la 45a edizione di Sigep”, ha commentato Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group. “La manifestazione si conferma punto di riferimento per l’industria del foodservice dolce - ha detto Ermeti - proponendo sfide sempre più all’avanguardia e tecnologiche. Un appuntamento di business unico che a Rimini, vocata all’innovazione, ha trovato un enorme valore aggiunto”.
Numerose le presenze estere provenienti da Europa (Spagna, Germania, Romania, Francia, Grecia), Area Balcani (Croazia, Serbia, Albania), Medio Oriente (Turchia, Arabia Saudita, Iraq, Libano), Africa (Marocco, Egitto, Tunisia), Nord America (USA, Canada), Centro Sud-America (Brasile Argentina, Messico), Asia e Sud est asiatico (Cina, Corea del Sud, Giappone, India).
Un ricco palinsesto di eventi nei cinque giorni di manifestazione, con ben tre competizioni internazionali e 25 Paesi partecipanti a Gelato World Cup, Juniores Pastry World Cup e European Challenge del Gelato.
Sono stati oltre 5.000 i business meeting negli stand dei 1200 brand espositori, grazie agli oltre 500 top buyer provenienti da 84 paesi del mondo tramite la preziosa collaborazione di Farnesina, Agenzia ICE e della rete dei regional advisor di IEG.
Chiusa questa edizione, Italian Exhibition Group ha annunciato che il Sigep 2025 si terrà dal 18 al 22 gennaio, sempre alla Fiera di Rimini mentre si prepara per Sigep China, dal 24 al 26 aprile a Shenzhen e per il debutto di Sigep Asia, in programma a Singapore dal 26 al 28 giugno. (focus\aise)