I volti del Made in Italy (2)

ROMA – focus/ aise - Anche quest’anno la Regione Lazio partecipa alla ITB, la più importante fiera internazionale dedicata al turismo che si svolge a Berlino dal 5 al 7 marzo 2024. Saranno undici le imprese che rappresenteranno la Regione, selezionate per valorizzare la straordinaria offerta turistica del territorio laziale fatta di: arte, cultura ed enogastronomia, con le sue innumerevoli bellezze tra borghi, abbazie, chiese, ville, castelli e la presenza di siti Unesco.
Sarà proprio il mix tra la qualità e la competenza delle strutture, unite alla tradizione e la storia dei luoghi del Lazio, a giocare il ruolo di protagonista dell’offerta che sarà presentata all’intero dello spazio espositivo situato all’interno dell’area ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, presso il padiglione 1.2 n.107 della fiera.
A rappresentare la Regione Lazio a Berlino sarà l’assessore al Turismo, Elena Palazzo, che proprio pochi giorni fa ha ricevuto la delega dal presidente Francesco Rocca.
"Il turismo è un asset fondamentale per l’economia della nostra regione, sul quale bisogna investire con decisione. Un settore che intreccia perfettamente numerosi ambiti: cultura, ambiente, sport, enogastronomia. Dobbiamo lavorare per la messa a sistema di tutti i comparti e valorizzare le nostre ricchezze così come meritano", ha dichiarato l’assessore al Turismo, all’Ambiente, allo Sport, ai Cambiamenti climatici, alla Transizione energetica e allo Sostenibilità della Regione Lazio, Elena Palazzo.
All’ITB di Berlino il Lazio porterà l’esperienza di una ricezione turistica in grado di soddisfare tutti i segmenti più importanti del mercato: da quello culturale fino al settore del lusso, passando per l’enogastronomia e l’outdoor.
Particolare attenzione quest’anno sarà dedicata al turismo sostenibile e al rispetto dell’ambiente, con percorsi dedicati alle bellezze naturali della regione Lazio, con parchi e riserve, montagne, laghi ed esperienze per gli amanti del trekking e della mountain bike. A Berlino verrà presentato il progetto della nuova Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis” che sfilerà per i prossimi 5 anni, la sera del 3 settembre, per le strade di Viterbo. Una tradizione di richiamo internazionale, che racchiude le eccellenze storiche, culturali e turistiche su cui il Lazio intende puntare.
L’ITB 2024 rappresenta una vetrina importante anche in vista del prossimo Giubileo 2025. Il Lazio, infatti, è terra di cammini religiosi e si appresta ad accogliere i pellegrini provenienti da tutto il mondo lungo la sua sorprendente rete di strade ricche di storia secolare.
Oltre al suo prestigioso contesto internazionale, questa fiera, che si tiene ogni anno a Berlino, rappresenta un’opportunità importante per i tour operator laziali per rinsaldare il rapporto con il turismo tedesco, che da sempre, è un mercato incoming rilevante per l’Italia e per la nostra regione.
Si è conclusa la missione del Presidente Renzo Piraccini e Cecilia Marzocchi dell’ufficio estero, di presentazione di Macfrut agli operatori e alle organizzazioni in Nigeria, negli stati di Lagos e Ogun. La missione è stata possibile grazie alla collaborazione dell’ufficio ICE Agenzia di Lagos, diretto da Maurizio Ferri.
La Nigeria è il più popoloso Paese dell’Africa con oltre 200 milioni di abitanti e il settore agricolo rappresenta un terzo del suo Prodotto interno lordo. La filiera ortofrutticola necessità di molti interventi per migliorare produttività e volumi, dal momento che le quantità prodotte sono insufficienti a soddisfare la domanda interna, e si ricorre a rilevanti importazioni dai paesi limitrofi.
La Nigeria partecipa a Macfrut dallo scorso anno e in questa edizione (8-10 maggio 2024 Rimini Expo Centre) aumenterà notevolmente il numero delle imprese, oltre 30, insieme alla superficie espositiva (200 mq). Gli espositori sono principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura.
“Macfrut, la cui formula si differenzia da tutte le altre fiere di settore – afferma Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut - ha dimostrato di rispondere alle necessità dei Paesi in via di sviluppo, che cercano non solo di vendere alcune loro produzioni sui mercati internazionali, ma sono soprattutto interessati ad acquistare tecnologie e acquisire conoscenze tecniche. Il mercato più remunerativo per i loro prodotti ortofrutticoli è quello interno perché, soprattutto nella Grande distribuzione non c’è un’offerta adeguata alla domanda e i prezzi sono spesso superiori a quelli dei punti vendita in Europa”.
Oltre agli incontri e alle presentazioni con gli operatori, la missione è stata l’occasione per visitare il mercato ortofrutticolo di Lagos, sia all’ingrosso che al dettaglio, il più grande di tutto il west Africa. Oltre al mercato, diversi sono stati gli incontri e le visite presso numerose aziende agricole soprattutto a indirizzo orticolo (la frutticultura è quasi esclusivamente localizzata nel nord del paese), insieme alla Federal University of Nigeria.
Fabio Moya e Vincent Deville dirigono il “Ristorante La Vecchia Roma”, un autentico locale di cucina italiana situato nella vibrante città di Dénia, sulla Costa Blanca spagnola. Il ristorante ha recentemente ottenuto la Certificazione ITA0039 by Asacert, raggiungendo il massimo rating: Platinum.
I due ristoratori dietro il successo de “La Vecchia Roma” hanno condiviso con lo staff di Asacert la loro passione per la gastronomia italiana e l'impegno nell'offrire autenticità ai propri clienti. A Moya e Deville è stato chiesto di raccontare la loro storia, cosa implica lavorare all'estero e come viene percepita la cucina italiana.
Di seguito il testo integrale dell’intervista.
“D. Descriveteci le origini e un piatto particolarmente apprezzato dai clienti del vostro ristorante.
R. La nostra città d'origine è Roma e portiamo la sua ricca tradizione culinaria tramandata dalla nonna dello Chef. Il nostro ristorante si distingue, infatti, per le specialità romane con la pasta alla carbonara in cima alle preferenze dei nostri clienti. Utilizziamo ingredienti autentici come il pecorino romano e il guanciale, abbinati a una pasta fresca preparata con farina italiana di alta qualità. Inoltre, i nostri ravioli fatti in casa sono diventati una vera attrazione per i nostri ospiti.
D. Qual è secondo voi il segreto del successo mondiale della cucina italiana?
R. Crediamo che il segreto risieda nella qualità e nell'autenticità degli ingredienti italiani che utilizziamo. Inoltre, il marchio DOP svolge un ruolo fondamentale nel garantire l'origine e la qualità dei nostri prodotti. La nostra pizza, con una crosta sottile e preparata secondo le tradizioni italiane, è un'altra ragione per cui i clienti amano la nostra cucina.
D. C'è qualche consiglio che dareste ai turisti che scelgono un ristorante italiano all'estero?
R. Raccomandiamo ai turisti di informarsi attentamente sui ristoranti italiani nei luoghi che visitano, assicurandosi che offrano autenticità e ingredienti italiani di alta qualità. Nei nostri locali, garantiamo un'esperienza culinaria genuina e un'accoglienza calorosa.
D. Descriveteci tre motivi per i quali un cliente dovrebbe entrare nel vostro ristorante.
R. Offriamo ai nostri clienti: autenticità, la nostra cucina riflette fedelmente le tradizioni gastronomiche romane; qualità, Utilizziamo solo ingredienti italiani di prima scelta, selezionati con cura; passione, la nostra produzione giornaliera di pasta fresca visibile ai clienti testimonia il nostro impegno e la nostra dedizione.
D. Cosa vi ha spinto a richiedere la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification?
R. Desideravamo comunicare ai nostri clienti il nostro impegno nell'offrire una cucina italiana autentica e di alta qualità. La certificazione ITA0039 ci ha fornito un riconoscimento ufficiale del nostro impegno nel garantire l'autenticità dei nostri piatti e l'uso di ingredienti italiani certificati”. (focus\aise)