I volti del Made in Italy

ROMA – focus/aise - Potenziare la presenza dei vini toscani sui mercati esteri, in particolare su quelli extraeuropei. Per ottenere questo risultato la Regione Toscana ha aperto un bando da oltre 10 milioni e 800mila euro che saranno così ripartiti: 9 milioni circa per i progetti presentati per la campagna 2024/2025 e poco meno di 2 milioni per la liquidazione dei saldi dei progetti relativi alle precedenti campagne.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, hanno osservato che in un mercato globalizzato, dove il vino toscano si sta sempre più affermando grazie alla sua qualità, è fondamentale continuare a sostenere le imprese nella promozione dei propri prodotti anche extra UE, anche perché la filiera vitivinicola rappresenta un traino per tutto il settore agroalimentare. Dunque anche quest’anno la Regione mette a disposizione, grazie a risorse comunitarie, finanziamenti che aiuteranno le aziende toscane ad essere sempre più competitive ed a far conoscere e apprezzare la qualità dei prodotti toscani nel mondo.
Le aziende del settore vitivinicolo interessate a far conoscere e promuovere il vino toscano nei Paesi non europei avranno tempo dalle ore 10 di lunedì 10 giugno 2024 fino alle ore 13 di lunedì 15 luglio 2024 per presentare domanda, relativamente all’intervento settoriale della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi, inserito nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo.
Le imprese interessate potranno presentare un proprio progetto di promozione e richiedere fino al 50% delle spese sostenute. Il contributo non sarà cumulabile con altri aiuti pubblici. Le domande dovranno pervenire alla Regione Toscana tramite il sito di Sviluppo Toscana S.p.A.
Al bando potranno partecipare le organizzazioni professionali ed interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino o loro associazioni di organizzazioni di produttori di vino, i consorzi di tutela, le imprese di produttori singole o associate, i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli (ad esclusione delle amministrazioni come Regioni, Province Autonome e Comuni), le associazioni (anche temporanee) di imprese, i consorzi, le federazioni e le società cooperative e le reti di impresa.
Il limite massimo di contributo pubblico per ciascun progetto non potrà superare i 500.000 euro.
Saranno ammesse a finanziamento le azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità che mettano in rilievo gli elevati standard delle produzioni vitivinicole regionali, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; le campagne di informazione (in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica); gli studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione intraprese.
Una “notizia importante” in chiave di mercato per il Brunello di Montalcino DOP: le vendite negli Stati Uniti salgono del 17% nel primo quadrimestre del 2024.
A rivelarlo è stato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, che ha spiegato che già “il favore della critica era praticamente unanime”, ora l’Osservatorio del vino Uiv su base Sipsource, ha certificato la crescita tendenziale delle vendite off e on trade in netta controtendenza rispetto ai consumi generali di vino negli Usa. Vi è, infatti, una “impennata di popolarità” della Docg negli Usa.
Il numero di giugno rappresenta solo l’ultimo riconoscimento del Brunello da parte di Wine Spectator: nella sua Top 100 dei migliori vini al mondo, la Docg toscana risulta infatti la più premiata tra le denominazioni italiane. Dal 1988, anno di istituzione del ranking della rivista, ben 15 etichette ilcinesi si sono piazzate nelle prime 10 posizioni, in 2 casi sul gradino più alto del podio. Un rapporto virtuoso, quello tra Montalcino e gli States, che si rispecchia anche nell’enoturismo. Gli americani rappresentano di gran lunga gli ospiti più numerosi, con circa un quarto delle presenze complessive nel borgo e nelle campagne del comune senese.
Fondazione Altagamma, realtà che rappresenta 119 aziende d’eccellenza del Made in Italy, e il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka avviano una collaborazione in ambito scientifico e culturale, per la progettazione e diffusione di iniziative da realizzare al Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. L’obiettivo è promuovere innovazione, crescita e internazionalizzazione delle Industrie Culturali e Creative Italiane che costituiscono il soft power dell’Italia, al fine di rafforzare ulteriormente la notorietà globale dei nostri marchi e la rappresentatività di quello stile italiano famoso nel mondo.
L’accordo è stato firmato ieri, 29 maggio, dal Presidente Altagamma Matteo Lunelli e dal Commissario Generale per l'Italia a Expo 2025 Osaka Mario Vattani durante la Giornata Altagamma 2024 che si è svolta a Roma e alla quale ha preso parte anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
In un messaggio inviato in occasione dell’evento, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha sottolineato come “i marchi Altagamma sono il simbolo del “saper fare” italiano che ci ha reso celebri nel mondo. La valorizzazione di questo straordinario patrimonio è al centro della “diplomazia della crescita” e della strategia dell’export. Sin dall’inizio del mio mandato ho posto al centro dell’azione del Ministero degli Affari Esteri l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, che passa anche attraverso la partecipazione ai grandi eventi internazionali, come Expo 2025 Osaka. Sono lieto che Altagamma e i suoi soci siano parte di questo progetto”.
“L’accordo con Fondazione Altagamma è strategico per presentare le nostre eccellenze nella vetrina globale di Expo 2025 Osaka. Il Giappone è il secondo importatore di Made in Italy in Asia, ma queste sono voci trainanti del nostro export in tutta quella regione del mondo” ha sottolineato Vattani. “Il concetto di “Pensare con le mani”, sarà uno dei temi principali del Padiglione Italia disegnato da Mario Cucinella. Bisogna coinvolgere le nuove generazioni per trasmettere loro la conoscenza alla base del saper fare italiano. Oggi anche parlare di formazione su un palcoscenico globale è uno strumento di diplomazia della crescita, perché presenta al mondo un’immagine aggiornata e completa dell'Italia”.
“È un grande piacere avere qui l'Ambasciatore Vattani per la firma dell'accordo tra Altagamma e il Commissariato”, le parole del Presidente di Altagamma Matteo Lunelli. “Il saper fare manifatturiero unisce Italia e Giappone, e la cultura giapponese apprezza l'eccellenza del Made in Italy, riconoscendo il nostro saper fare. Expo Osaka 2025 sarà una vetrina straordinaria in un mercato importante per il nostro comparto. Nel 2023, il mercato è cresciuto a doppia cifra e rappresenta per noi una grande opportunità. Expo sarà fondamentale per rappresentare l'Italia in questo meraviglioso progetto, e siamo orgogliosi dello spazio che Altagamma avrà al Padiglione Italia”.
Expo 2025 Osaka si terrà in Giappone dal 13 aprile al 13 ottobre sull'isola artificiale di Yumeshima. Partecipano 160 Paesi e sono previsti 30 milioni di visitatori provenienti principalmente dal Giappone e dall’Asia, un’area ricca di mercati giovani e in forte crescita economica. (focus\aise)