IIC: cosa bolle in pentola

ROMA – focus/aise - In omaggio ai Campionati europei di calcio l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera presenterà il prossimo 4 luglio, alle ore 19.00 presso la sede dell'IIC, il libro "Vorabbericht in Sachen der Zona Cesarini", l’incredibile storia di un giovane artista circense diventato poi un campione del calcio. Sarà presente l’autore, Kurt Lanthaler.
Nel 1907, a pochi mesi di vita, Renato Cesarini, dopo un lungo viaggio attraverso l’Atlantico, emigra con la famiglia a Buenos Aires. In un secolo carico di contraddizioni, Cesarini attraverserà l’Atlantico più volte, andata e ritorno. Sempre con le scarpe nuove del padre, un calzolaio napoletano, Cesarini dribbla da borseggiatore ancora bambino e acrobata circense sino a diventare una stella del calcio delle nazionali argentina e italiana.
Una vita selvaggia, raccontata in maniera brillante e leggera come un tango italo-argentino.
Kurt Lanthaler, nato nel 1960 a Bolzano, vive a Berlino e a Zurigo. È autore di romanzi, racconti, poesie (pubblicati presso le case editrici Folio, Diogenes, Raetia e Haymon), testi teatrali e sceneggiature. Ha tradotto in tedesco romanzi di Peppe Lanzetta e Roberto Alajmo.
Sono stati tradotti in italiano da Stefano Zangrando il racconto “Persen” (Edizioni Alphabeta Verlag, 2011) e i romanzi “Il delta” (Edizioni Alphabeta Verlag, 2015), “Il morto nella roccia” (Edizioni Alphabeta Verlag, 2020).
Per partecipare è necessario registrarsi a questo link.
L'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, il prossimo lunedì 8 luglio, alle ore 19.00 presso la Investitionsbank Schleswig-Holstein (IB:SH) di Kiel, sarà presente all'inaugurazione, con la scrittrice Giulia Caminito, del vernissage della mostra “Una stanza per scrivere” che darà il via al Festival estivo di Letteratura “Literatursommer” del Land Schleswig-Holstein. L’edizione di quest'anno, che si terrà dall'8 luglio al 9 agosto, è dedicata alla letteratura italiana, con l’intenzione di guardare il Bel Paese - ospite della Fera del libro di Francoforte - da diverse angolazioni: dalla letteratura, alla fotografia contemporanea, al cinema, alla musica.
Ospite dell’inaugurazione del “Literatursommer” sarà la scrittrice Giulia Caminito, che leggerà estratti del suo romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce”. La traduzione in tedesco sarà letta da Katrin Schlomm. La serata sarà moderata dalla Dott.ssa Francesca Bravi dell’Università CAU di Kiel.
Sono previsti i saluti istituzionali del Ministro Karin Prien, di Hauke Petersen (Vice Commissario di Stato per la formazione politica), di Erk Westermann-Lammers (IB.SH), di Uwe Döring (Europa-Union SH) e di Martin Lätzel (Literaturhaus SH) e una conferenza di Francesca Bravi (Università di Kiel). Il tutto sarà accompagnato dalla musica del DUOloncello.
Dal 1996 la Literaturhaus Schleswig-Holstein organizza la serie di eventi "LiteraturSommer" con oltre 20 partner di cooperazione locale nello Stato federale, che si focalizza ogni anno su un Paese diverso. L'obiettivo del progetto è quello di utilizzare la letteratura per presentare la lingua e la cultura nel rispettivo Paese ospite. Nei mesi di luglio e agosto circa 5 autori sono invitati a recarsi in diverse località dello Schleswig-Holstein per un tour di lettura di 4-5 date ciascuno. L'attrattiva speciale per gli autori partecipanti e per il pubblico di questa serie di eventi risiede nella diversità dei luoghi e degli organizzatori: grandi città e piccoli villaggi, librerie, biblioteche, associazioni culturali regionali e musei sono solo alcuni degli organizzatori citati.
La 29ª edizione dell'"Estate letteraria dello Schleswig-Holstein" offre uno sguardo completo sulla letteratura italiana contemporanea, senza trascurare i classici.
Gli autori italiani presenti al festival saranno Giulia Caminito, Teresa Ciabatti, Germana Fabiano, Maddalena Fingerle e Vincenzo Latronico, che con i loro romanzi ci porteranno in un viaggio letterario tra la Sicilia, Roma, Milano, la Sardegna, la Toscana, l'Alto Adige e persino la Berlino italiana.
L'Estate italiana dell’edizione 2024 registra il più alto numero di eventi mai realizzati prima d’ora nelle precedenti edizioni del Festival, a conferma dello straordinario interesse del pubblico del Nord della Germania per la letteratura italiana contemporanea! Con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo il Festival porterà le autrici e l’autore in 25 località della regione per un totale di più di 40 eventi, tra Apenrade e Lauenburg, tra Pellworm e Lubecca e nelle nuove sedi di Mölln, Westerrönfeld e Kiel.
Il programma dell'estate letteraria di quest'anno sarà accompagnato dalla mostra fotografica “Gli scrittori italiani e le loro scrivanie” che è allestita presso la Literaturhaus di Kiel, con fotografie di Luca Nizzoli Toetti e Ale Di Blasio. La mostra raffigura una serie di autori italiani: Carmen Pellegrino, Fernanda Pivano, Susanna Tamaro e Nadia Terranova nel loro ambiente di lavoro o meglio nei loro diversi spazi di scrittura, a casa, nei caffè o in treno.
La mostra rimarrà aperta fino alla fine d’agosto ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e inoltre il martedì e il giovedì anche dalle ore 14.00 alle ore 17.00.
La partecipazione all’apertura del festival è gratuita, ma i posti sono limitati e per questo è richiesta l’iscrizione entro il 1° luglio presso la Literaturhaus Schleswig-Holstein, Telefono 0431/5796840, programm@literaturhaus-sh.de.
Il festival è organizzato dalla Literaturhaus (La casa della Letteratura) del Land Schleswig-Holstein in collaborazione con la Investitionsbank Schleswig-Holstein (IB.SH), l’Europa-Union Schleswig-Holstein e con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo.
Il Festival “Literatursommer” è patrocinato dall'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, dal Ministro per l'Educazione Politica del Land Schleswig-Holstein, dal Ministero per l'Educazione Generale e Professionale, la Scienza, la Ricerca e la Cultura del Land Schleswig-Holstein, dalla Città di Kiel, dall'Associazione Editori Italiani e dagli Amici della Literaturhaus e di Marxen Wein, dalla Rappresentanza dell'Unione Europea del Land Schleswig-Holstein e dalla Förde Sparkasse (la Cassa di Risparmio) di Kiel.
Arriva a Sydney, grazie all’Istituto Italiano di Cultura, la mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta”, realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in collaborazione con la Fondazione MAXXI e la Fondazione Adriano Olivetti, e curata da Pippo Ciorra, Francesca Limana e Matilde Trevisani.
Realizzata con il contributo di Olivetti SpA e Translated, “Universo Olivetti” sta viaggiando per il mondo grazie agli Istituti Italiani di Cultura. La mostra ha fatto tappa precedentemente a Ekaterinburg, Berlino, Madrid, Lisbona, Algeri, Doha, Bucarest, Atene, Pechino e Shenzen. A Sydney sarà allestita dall’11 luglio al 25 agosto presso l’Olivetti Building di Williams St, l’edificio che dal 1972 al 1988 ha ospitato gli uffici australiani di Olivetti.
Articolata in quattro sezioni (Città e Politica, Fabbrica, Cultura e Immagine, Società), la mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta” racconta il progetto olivettiano in tutti suoi aspetti, dimensioni e complessità. Attraverso una galleria di grafiche, documenti d’archivio, riproduzioni e rivisitazioni fotografiche, si torna a ragionare sulla stringente attualità di una figura come quella di Adriano Olivetti, così come sul modello d’impresa unico e innovativo costituito attorno a Ivrea, città recentemente iscritta nella Lista del Patrimonio Unesco, tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento.
La piattaforma espositiva, caratterizzata da un allestimento graficamente accurato e di grande impatto comunicativo, permette così al pubblico internazionale di accedere ai grandi temi che ruotano attorno all’impresa olivettiana: il progetto industriale, l’attenzione al territorio, i servizi culturali, il welfare, la responsabilità sociale e la pianificazione urbanistica; un modello di azione imprenditoriale che appare ancora oggi, sotto ogni punto di vista, avanguardistico e esemplare.
Parte essenziale della mostra è un progetto di committenza fotografica, a cura di Simona Antonacci, affidato a quattro importanti autori italiani: Luca Campigotto, Claudio Gobbi, Francesco Mattuzzi e Valentina Vannicola. A loro è stato chiesto di interpretare Ivrea e il suo patrimonio con l’obiettivo di legare alla ricerca e al racconto dell’heritage uno sguardo orientato al futuro.
I materiali del percorso espositivo provengono prevalentemente dall’archivio della Fondazione Adriano Olivetti e dall’Associazione Archivio Storico Olivetti oltre che da altri importanti archivi: l’Archivio Gianni Berengo Gardin, l’Archivio Gabetti e Isola, l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, Archivio Centrale Stato, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC, il Laboratorio-Museo Tecnologic@mente di Ivrea – Fondazione Natale Cappellaro, Rai Teche, Archivio Paolo Pintori, Fondazione Forma per la Fotografia, Archivio Federico Patellani.
Fondata nel 1908 come azienda di macchine da scrivere e con sede a Ivrea, vicino a Torino, Olivetti è ancora oggi un produttore di prodotti elettronici per l’impresa. Divenne famosa per la meticolosa attenzione riservata alla progettazione dei suoi prodotti, attraverso collaborazioni con importanti architetti e designer, in un periodo di quasi 60 anni a partire dalla fine degli anni '30, spaziando dalle prime calcolatrici desktop programmabili commerciali, la Programma 101, introdotta nel 1964 - alla macchina da scrivere Olivetti Valentine del 1969, che vinse il Compasso d'Oro dell'Associazione Italiana per il Disegno Industriale (ADI) nel 1970. (focus\aise)