IIC: una panoramica

ROMA – focus/ aise – L’Istituto Italiano di Cultura di Dublino, in collaborazione con Nowhere Music, ha organizzato per il prossimo 9 ottobre l’Italian Records Club, questa volta dedicato all’icona del synth pop italiano, Franco Battiato.
DJ esperti e principianti suoneranno i loro LP sul fantastico sistema Hi-Fi messo gentilmente a disposizione dal Molly’s Bar. Si tratta di una serata open decks, quindi sentitevi liberi di portare i vostri dischi preferiti, che verranno inseriti nella playlist dell’evento.
La partecipazione è gratuita ma l’IIC ha consigliato la prenotazione tramite questo link.
“Italiano in trasformazione. Percorsi didattici tra lingua, identità e ispirazione” è il corso di formazione per docenti di italiano in Norvegia che l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo organizza il 10 e l’11 ottobre in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
L’obiettivo del corso - il 22° dell’IIC - è offrire uno spazio di riflessione e sperimentazione per rendere l’insegnamento della lingua un’esperienza viva e significativa, capace di attivare coinvolgimento emotivo, narrativo e creativo.
Il corso si basa su un approccio esperienziale e partecipativo che mette al centro il coinvolgimento diretto degli insegnanti, prima ancora che degli studenti, per far emergere consapevolezza e creatività nel processo di insegnamento/apprendimento dell’italiano L2. La metodologia privilegia pratiche didattiche “low tech”, accessibili e facilmente replicabili, che stimolano affettività, corpo, immaginazione e narrazione identitaria. Tra le attività principali vi è l’uso di brevi video mute, selezionati da film italiani o contesti autentici, che i partecipanti analizzano e reinterpretano creando in piccoli gruppi dialoghi e testi da doppiare o recitare. Questo esercizio favorisce la sperimentazione della lingua in modo ludico e creativo, sollecitando un rapporto emotivo con la narrazione. Altre attività prevedono l’utilizzo di immagini evocative, oggetti personali e testi incompleti o poetici, su cui si lavora per costruire narrazioni individuali o collettive, mettendo in gioco esperienza e identità. Il corso prevede inoltre momenti di riflessione collettiva e condivisione, fondamentali per integrare la pratica con il pensiero didattico e progettare attività personalizzate da portare nelle proprie classi. L’obiettivo è fornire agli insegnanti strumenti concreti, flessibili e motivanti, capaci di trasformare la classe in uno spazio di ascolto, espressione e crescita culturale attraverso la lingua italiana.
Il primo giorno del corso si concentrerà su “Chi siamo quando insegniamo una lingua?”, mentre il secondo sul tema “Italiano che coinvolge: corpo, voce, immaginazione”.
Il corso sarà tenuto da Marta Vanzaghi, docente presso l’Università di Milano.
Quest'anno ricorre il 2500° anniversario della fondazione di Napoli, una città nata dal mito e dalla storia. Secondo la tradizione, infatti, Napoli fu fondata dai coloni greci nel luogo in cui fu ritrovato il corpo della mitica sirena Parthenope, che, disperata perché Ulisse non rispondeva al richiamo della sua voce, si gettò in mare e annegò. Partenope, simbolo del sogno, della provocazione e della melodia, incarna il profondo legame della città con il mare, il mito e le sue origini greche. Per questo, in occasione di questo importante anniversario, verrà inaugurato un murale di grandi dimensioni sulla parete della 1ª Scuola Elementare del Comune di Korydallos (Atene, Grecia) ad opera dell'artista italo-spagnola Leticia Mandragora. L’opera è stata realizzata tramite la collaborazione tra l'Istituto Italiano di Cultura di Atene, il Comune di Korydallos e il gruppo Awesome Athens Experiences.
Leticia Mandragora è nata a Madrid e si è trasferita a Napoli all'età di 15 anni, dove è rimasta affascinata dall'arte dei graffiti. La caratteristica distintiva è l'uso estensivo del colore blu nei suoi ritratti. Come afferma l'artista, il blu "è un colore speciale, mi è venuto in mente per caso. Con il passare del tempo ha trovato la sua razionalità, ho trovato collegamenti con il mondo spirituale dell'immagine femminile. Mi serve per ampliare la visione materialistica del volto ed elevarla alla sfera emotiva. Lascio colorati solo gli occhi, perché per me sono la finestra tra lo spirito e la realtà". (focus\aise)