Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/ aise - "L'Italia, patria di arte, cultura e ingegno, ha dato i natali a donne e uomini che con il loro talento e impegno hanno lasciato un'impronta nel mondo. Queste donne e questi uomini, ambasciatori di eccellenza e determinazione, dimostrano che il talento italiano non conosce confini geografici. A Ginevra risiedono italiane e italiani che brillano nel mondo accademico, scientifico, artistico, imprenditoriale, umanitario e diplomatico. Incarnano la quintessenza dell'italianità, esprimendo competenza e creatività, e quell'irresistibile fascino e quella passione tipicamente italiani che facilmente conquistano i cuori e le menti di chi li incontri. La storia di queste persone è fatta di sacrifici, sfide, successi e percorsi di crescita. Molte di loro hanno affrontato l'arduo cammino dell'emigrazione con coraggio e risolutezza, lasciando alle spalle il proprio Paese d'origine per perseguire i propri sogni e ambizioni in terre lontane. Eppure, nonostante le difficoltà, hanno saputo emergere, conquistando riconoscimenti e ammirazione a livello internazionale". Questo il prologo con cui "La Notizia di Ginevra", rivista della SAIG - Società delle Associazioni Italiane a Ginevra, introduce l'intervista ad Alessia Magliarditi, funzionaria delle Nazioni Unite.
"Nei suoi 20 anni di esperienza in ambito ONU ha visitato molti paesi del mondo, arricchendosi delle loro diversità culturali. Grazie al suo percorso di studi in Italia e all’estero, alla sua abilità di comunicare in inglese, francese, spagnolo e naturalmente in italiano, ed in particolar modo alla sua esperienza professionale e personale, Alessia coniuga scienze sociali e innovazioni tecnologiche, sensibilità interculturale e studi diplomatici, amore per l’Italia e promozione della sua arte e della sua lingua.
D. Alessia, grazie per aver accettato il nostro invito. In quale organizzazione internazionale opera e che tipo di progetti coordina?
R. Dopo una bellissima esperienza professionale presso l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove la giustizia sociale e la tutela dei diritti dei lavoratori (ILO), impegnata nel programma per l’eliminazione del lavoro minorile, ho iniziato a lavorare presso l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), la più antica agenzia ONU, la cui missione è quella di connettere tutti i popoli del mondo. Dirigo la rivista scientifica dell’organizzazione; sviluppo progetti con il mondo accademico internazionale e con gli istituti di ricerca; e organizzo conferenze nei paesi membri delle Nazioni Unite, con il supporto dei governi, delle agenzie ONU e di altre organizzazioni internazionali.
D. Lei è anche Presidente dell'Associazione Italiana Funzionari Internazionali (AIFI). Di cosa si occupa l’AIFI?
R. Sono stata eletta membro del Comitato Esecutivo dell’AIFI molti anni or sono. Ho ricoperto vari ruoli all’interno dell’Associazione, e dall’anno scorso sono la prima Presidente donna. L’AIFI promuove le relazioni tra i funzionari internazionali italiani con sede a Ginevra, ne rappresenta gli interessi presso le autorità italiane – in particolare presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, gestisce i rapporti con la Rappresentanza Permanente d’Italia a Ginevra, i Consolati Generali di Ginevra e Lione, e interagisce con le associazioni equivalenti esistenti in altri Paesi. Grazie all’impegno volontario dei membri del Comitato Esecutivo e dei suoi soci, nel 2010 l'AIFI ha ottenuto il riconoscimento della figura del funzionario internazionale nell'ambito della legislazione italiana e continua oggi ad adoperarsi per la tutela dei suoi diritti ed interessi.
D. Oltre alla sua dedizione al lavoro e alla Presidenza dell’AIFI, nel corso degli anni ha anche coltivato una passione artistica.
R. Già ai tempi dell’Università a Roma ho scoperto la passione per il teatro, con uno spettacolo al Brancaccino. A Ginevra ho fatto parte del Ghiribizzo, l’atelier di teatro italiano dell’Universitá di Ginevra. Siamo andati in scena anche alla Comédie e al Teatro di Carouge, interpretando le commedie di Pirandello e di altri celebri commediografi italiani. Nel 2019, insieme ad un gruppo di amici teatranti e ad un talentuoso regista, abbiamo fondato la Compagnia Teatro Italiano di Ginevra (CTIG) che ha messo in scena, tra gli altri, l’Orlando il Furioso su testo originale di Ariosto, e curato un omaggio a Puccini, in collaborazione con l’Università e l’Haute École de Musique di Ginevra. Abbiamo anche collaborato con il Consolato di Ginevra in occasione della festa del 2 giugno del 2021 e della XIX settimana della lingua italiana nel mondo, con lo spettacolo “Lingua, invenzione e verità”, un cammino evolutivo della lingua italiana nei secoli, da Dante ai nostri giorni, con il supporto della Società Dante Alighieri.
D. Torna spesso in Italia?
R. Sì, in Sicilia, dove sono nata – che chiamo ancora “casa”. Porto sempre nel cuore il sole e il mare della mia isola. Lì vive la mia famiglia, lì le mie radici salde, e i valori che ancora oggi mi ispirano. Lì “la chiave di tutto” - come recitava Goethe".
"Noi, rappresentanti delle associazioni italiane in Uruguay, chiediamo al più presto il ritorno del quotidiano "Gente d’Italia", strumento molto utile per diffondere tutte le nostre attività oltre che a far conoscere le notizie relazionate all’Italia diffondendo anche la lingua e la cultura italiana". Lo scrivono 28 fra Associazioni, Circoli e Società italiane presenti sul territorio uruguaiano in una missiva indirizzate a tutte le Istituzioni Italiane in Uruguay e all'editore del Quotidiano "Gente d'Italia".
"Dopo tutto questo tempo di assenza del giornale diciamo basta all’isolamento in cui ha vissuto la collettività augurandoci che Gente d’Italia possa tornare al più presto a fare il proprio lavoro tra di noi, a Montevideo come nell’interno, e possa diffondere le nostre iniziative offrendoci grande visibilità come ha sempre fatto", spiegano ancora Associazioni, Società e Circoli.
Associazione Calabrese dell’Uruguay; Figli della Toscana; EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) Uruguay; Circolo Trentino di Montevideo; AERCU (Associazione Emigrati Regione Campania in Uruguay); Associazione Abruzzese di Montevideo; Marchigiani nel Mondo Uruguay sezione Uruguay; Società Italiana di Colonia; Colectività Satrianese San Rocco di Montevideo; Circolo Giuliano dell’Uruguay; Circolo Giuliano Bisiaco Progreso Canelones; Circolo Italiano di Pando; Società Italiana di Florida; Circolo Trentino di Carmelo; Circolo Trentino Colonia del Sacramento; Associazione Vicentini dell’Uruguay; Associazione Trevisana dell’Uruguay; Società Italiana Santa Lucía; Circolo Italiano di Tacuarembó; Silvana Antonelli, CAVU (Comitato delle Associazioni Venete in Uruguay); Miguel Bombaci, Società Italiana Vittorio Emanuele II di Carmelo; Marta Peyronel, Associazione Italiana Cardona Florencio Sánchez; Vittorio Quagliata, AIM Associazione Italiani nel Mondo Uruguay; Alejandro Francomano, FILEF Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie; Martha Lasaponara, Sportello Basilicata Uruguay; Flavio Fuccaro, Centro Culturale Italiano di Paysandú; Ana Carneiro Canepa, Circolo Italiano de Rivera; Juan Pini, Sociedad Amigos de Italia Fray Bentos.
Dopo Brasile e Buenos Aires, è arrivata a Rosario, seconda città per grandezza d'Argentina, la delegazione dell'Associazione Nazionale Alpini.
La delegazione, guidata dal Presidente Sebastiano Favero e dal vicepresidente Gianmario Gervasoni, e composta anche dai consiglieri nazionali Alessandro Trovant e Aldo Duiella e dal direttore de L’Alpino Massimo Cortesi, è atterrata nel "Gigante del Sud America", accolti dal presidente della Sezione Brasile Franco Gentili e dal suo vice Fabio Daló che li hanno accompagnati a Urussanga dove hanno incontrato il direttivo degli Amici della Polenta e hanno visitato il monumento dedicato a Longarone (città gemellata con Urussanga) e la chiesa matrice.
L’incontro con soci, aggregati e amici degli alpini della Sezione Brasile è stato all’insegna delle musiche e canti del periodo dell’immigrazione italiana.
La delegazione, prima di muoversi verso l'Argentina ha visitato Nuova Belluno – Sideropolis, incontrando il coro alpino “Peregrinos della Montagna” e l’Associazione Bergamasca di Criciuma, poi è stata ricevuta dai vertici del Forum dei deputati italiani di Santa Catarina, con le autorità consolari, militari, civili e con i rappresentanti del Comites e delle associazioni italiane. A seguire, la delegazione dell'ANA è volta a Florianopolis, città di 500mila abitanti, capitale dello Stato di Santa Catarina, dove gli alpini hanno incontrato il presidente dell'Assemblea legislativa, Mauro Nadal, il deputato Vincente Caropreso, presidente del Forum dei deputati italiani, i deputati Lunelli, Marchito e Weber e i rappresentanti delle Forze armate e degli imprenditori locali.
A Santa Catarina la maggioranza della popolazione è di origine italiana e ben 650mila persone hanno doppia cittadinanza, con passaporto italiano e brasiliano. All'incontro sono state rimarcate le comuni origini, la condivisione dei valori, ma anche lo scambio culturale con realtà differenti. Nell’occasione è stato proiettato un video realizzato dalla Sezione Brasile che ha spiegato alle autorità locali chi sono gli alpini e cosa fa l'Associazione.
Il viaggio è poi proseguito verso l'Argentina, paese che conta 29 Gruppi alpini sparsi in tutto il Paese. Il presidente sezionale Gianfranco Tuzzi ha accompagnato Favero, Gervasoni e i consiglieri in visita all’Ambasciata italiana a Buenos Aires per incontrare l’Ambasciatore Fabrizio Lucentini e il Console generale Carmelo Barbera per poi continuare a La Plata a salutare gli alpini del Gruppo, in una serata all’insegna del ricordo del Belpaese, condita da canti popolari e della montagna.
Infine, la delegazione è arrivata a Rosario, seconda città per grandezza dell'Argentina ed è stata ricevuta all’Istituto Dante Alighieri, i cui corsi di italiano oggi sono seguiti da 2.800 studenti e sono sostenuti anche dagli alpini. Sulle vicine rive del fiume Paranà - il più grande del Paese con una foce larga 60 km - il presidente Favero e il suo seguito hanno visitato il Circolo italiano che negli ultimi anni era andato un po’ in disuso ed è stato salvato dall’azione sinergica dell’intera comunità italiana che vi ha collocato la nuova sede del Gruppo alpini di Rosario, inaugurata dal presidente nazionale con il taglio del nastro italo-argentino. (focus\ aise)