Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

Roma – focus/ aise - Leporano, ridente località in provincia di Taranto, vola negli Stati Uniti. L’assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo, Iolanda Lotta, insieme all’associazione nazionale delle Città del Santo Crocifisso, è dal 26 aprile, e sino al 6 maggio negli Usa, dove farà tappa a Brooklyn e New York per partecipare al Culto del Santissimo Crocifisso.
Anche in occasione dell’Anno delle Radici Italiane nel Mondo, designato per il 2024 dal Ministero degli Affari Esteri, il Culto del Santissimo Crocifisso verrà celebrato durante il gemellaggio di fede con le comunità italiane in America Settentrionale, per favorire l’integrazione e l’inclusione oltre oceano.
Scambio interculturale che è stato promosso dall’Associazione delle Città del SS. Crocifisso e che nel corso del decennio si è sviluppato sino ad annoverare tra i suoi iscritti ben 50 Comuni appartenenti a nove regioni italiane quali Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia.
“Siamo molto orgogliosi di questa missione internazionale”, hanno dichiarato il sindaco di Leporano, Vincenzo Damiano, e l’assessore Lotta, “perché saremo gli unici esponenti istituzionali in rappresentanza della Puglia. Onorati di far parte di questa Associazione, crediamo che questi incontri siano importanti sia dal punto di vista religioso che per l’interscambio umano e culturale tra italiani fuori e dentro i confini, per incrementare ponti e relazioni invitando i nostri connazionali all’estero a venire a visitare Leporano, Taranto e la Puglia, particolarmente ricche di storia e cultura, tradizioni enogastronomiche e risorse naturalistiche di straordinaria bellezza”.
“Rappresentazione e questioni di identità”: questo il tema della quinta edizione di “Diaspore Italiane — Italia in Movimento”, che si terrà dal 5 al 7 dicembre a Genova, in Italia. Torna dunque l’appuntamento con il progetto promosso dal MEI Museo Nazionale della Emigrazione Italiana di Genova, insieme a John D. Calandra Italian American Institute, Queens College (CUNY) di New York, CO.AS.IT. Italian Assistance Association di Melbourne e MUNTREF Museo de la Universidad Nacional de Tres de Febrero a Buenos Aires.
Quella di Genova sarà una nuova occasione per esplorare le idee di costruzione, affermazione, mantenimento e articolazione dell'identità in un contesto globale in continua evoluzione.
I contesti rappresentativi mostrano le identità culturali in movimento, mentre reagiscono, si adattano e si sviluppano in contatto reciproco e in reazione alle mutevoli nozioni di nazione nel mondo di oggi. I soggetti transnazionali navigano, valutano e negoziano diverse opzioni culturali all’interno di vincoli strutturali più o meno stringenti, emergendo così come agenti potenzialmente razionali di cambiamento. Al tempo stesso, le identità culturali emergono come costrutti storici influenzati da atti contemporanei e come costruzioni mondane dell’immaginazione umana.
In questi contesti segnati da un veloce cambiamento sociale e culturale, i musei delle migrazioni si interrogano sulla loro missione, oggi, nei confronti di una pluralità di soggetti: dai protagonisti della migrazione del passato e quella contemporanea agli italodiscendenti all’estero, dalle giovani generazioni per la quale l’emigrazione è una opportunità/necessità all’insieme del pubblico che sui fenomeni della migrazione vive atteggiamenti che vanno dall’inclusione alla xenofobia.
Diversi gli argomenti che verranno proposti nel corso della discussione: come si confrontano le idee di identità in movimento con i modi tradizionali di intendere le identità culturali come essenze fisse, tipicamente ancorate a nozioni come il sangue, la terra, la famiglia o la divinità; cosa si può dire della creazione e delle sfide ai concetti e alle costruzioni identitarie generazionali; in che modo i musei e gli altri luoghi di conservazione e manifestazione di culture in Italia e nel mondo, raccontano l’identità del migrante, la sua percezione del mondo e i processi di inclusione ed esclusione delle società in cui si trova a vivere; come si sono comportati a questo riguardo i musei internazionali della migrazione (Cité de l’immigration, Hospedaria dos Imigrantes, Hotel de Inmigrantes) e quali indicazioni ne derivano per i musei della migrazione in Italia, esistenti e in progettazione; come potremmo re-immaginare le strategie di documentazione con l’ulteriore sviluppo delle nuove tecnologie; qual è il ruolo della memoria, sia individuale che collettiva, nella creazione dell’idea di appartenenza; in che modo gli studi migratori, diasporici e coloniali creano, adattano, e sfidano le idee in evoluzione di identità, classe, genere, ed etnia; in che modo si conservano e si manifestano tali identità attraverso le varie articolazioni culturali tramite la scrittura, le arti visive e figurative, e la cultura materiale; come si adatta la lingua alle identità in movimento fra paese ospitante e paese d'origine; come la promozione del turismo delle radici agevola il rafforzamento del legame della diaspora italiana con l’identità culturale del paese di origine; come istituzioni, associazioni e stakeholder riflettono sull’anno del turismo delle radici e le sue prospettive.
Il bando per partecipare scadrà a fine mese, il 30 aprile 2024. Entro questa data dovranno essere inviate per mezzo di posta elettronica le proposte, tenendo conto che il programma è limitato a 30 sessioni regolari con un keynote separato e una sessione plenaria. L’indirizzo email è calandra@qc.edu e nell’oggetto andrà indicato il tema “Diaspore italiane”. Le accettazioni saranno annunciate il 1° giugno 2024.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del MEI. (focus\ aise)