Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise - La valigia degli scaldini che tornano d'estate nel loro paese di origine è piena di leccornie francesi, in primis il cioccolato, che fanno la gioia soprattutto dei bambini. È la stessa valigia che, a settembre, torna a Parigi portando con sé i forti profumi di prodotti, dai funghi ai formaggi, pronti ad essere consumati, nei lunghi mesi invernali, sulle tavole condivise. Marguerite Fulgoni Cavanna ha bene ricostruito queste vicende nel libro "Il prezzo del cioccolato", edito nel 2023 in lingua italiana e francese. Il volume è un raffinato e gustoso racconto familiare, ma anche uno straordinario affresco della comunità degli scaldini di Parigi negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
Ed è proprio Marguerite a raccontare queste vicende che passano anche attraverso “la tavola”. La piccola Marguerite, classe 1947, figlia di Paul ed Angèle, originari di Boccolo (Comune di Bardi), cresce in rue du Cherche-Midi. I suoi primi ricordi sono legati alla vita di un quartiere dove non ci sono ancora supermercati, ma piccoli negozi gestiti talvolta da veri e propri “personaggi” come Madame Yvonne, originaria delle Antille e il signor Josse, che vende vini e liquori. C'è il “mercante di colori” un negozio di prodotti casalinghi; poco più in là, si trova il salumificio e un negozio di specialità gastronomiche con la sua festa di colori e profumi: "il bianco del sedano rapa con panna alla rémoulade, il rosa delle carote grattugiate, il bordeaux del cavolo rosso, il caramello del budino alla crema, la terrina di lepre, il paté col pepe verde, il prosciutto di Borgogna, l’insalata piemontese, il salame rosette di Lione, la salsiccia di Francoforte, il cotechino di Tolosa, la Salsiccia di Morteaux, la choucroute fumante … e il salame di Milano. A mezzogiorno c’è la fila. Gli operai vanno a comprare il loro pranzo dal salumiere: la braciola di maiale e purè di patate, il muso di maiale e vinaigrette, l’aringa con le patate sottolio o l’uovo con la maionese. Ma il fior fiore dei negozi si trova tra la bottega dell’antiquario e la merceria. È una pasticceria molto famosa che vende il “moka”, un dolce al caffè e crema al burro, circa il prezzo di una bistecca di filetto".
Ci sono poi i luoghi di ritrovo della comunità italiana, da Crozatier al Passage Stinville. Qui la famiglia Spaggiari, originaria di Parma, gestisce un bistro ove gli scaldini, e non solo, amano trascorrere momenti di svago, gustando la fantastica pasta al ragù della Tina, la proprietaria e cuoca del bistro.
C’è poi il giro a Boulogne Billancourt ove molti scaldini abitano al quartiere “des Menus”. Qui prendono casa anche molti emigrati dediti ad altri mestieri. Alcune donne gestiscono lavanderie, altri sono proprietari di autofficine, altri ancora dirigono piccoli alberghi, come Chez Tienni e Le Chat Noir, quest’ultimo fa anche da balera dove si balla il “musette” la domenica.
Naturalmente per i componenti della famiglia Fulgoni ci sono anche i ritrovi in casa ove la “piccola brigata” si abbuffa di buoni tortelli e di zabaione. La specialità di Angèle sono i tortelli di patate con sugo di funghi porcini, questi ultimi portati da Boccolo.
Sulla tavola degli scaldini arrivano anche altri prodotti, portati dal paese o comprati d’estate al mercato di Bardi: salami, coppa, pancetta e cotechini, quest’ultimi mangiati assieme alla polenta. Un altro prodotto portato dai monti è il formaggio vaccino fatto “in casa” dalle famiglie di origine. Il formaggio ha un intenso profumo che accompagna i viaggi di rientro a Parigi.
A volte, ricorda Marguerite, sul treno del ritorno, "usciva dalle valigie un profumo molto nostrano!".
Per i dolci "non c’era una gran scelta. Nelle montagne degli scaldini facevano delle torte molto dense: la torta "Margherita" con la fecola di patate, inutile dire che se non si beveva un sorso di vino bianco, con quella torta si poteva anche soffocare! Le famiglie avevano esportato a Parigi anche quella torta, ma per poco Poco dopo arrivava lo zabaglione, con quel colore giallo intenso, fatto con ventiquattro tuorli d’uovo, con marsala e un poco di cognac, se c’era".
Un momento importante, di scambio e di “contaminazioni culinarie”, era proprio il ritorno estivo nella propria terra di origine. Il viaggio di rientro al paese, molto atteso, era preparato con anticipo e in casa esisteva un vero e proprio “Armadio Italia”, ove venivano messe le derrate da mettere in valigia per tornare al paese.
"Valigie con bottiglie di olio francese Lesieur, lo zucchero sotto forme di zollette, i sacchetti di caramelle. Ma il prodotto più ambito era il cioccolato: la prima tavoletta di cioccolato giunta in paese arrivò senza ombra di dubbio da Parigi. Quando si preparava il viaggio di ritorno, si compravano a dozzine e venivano protette con cura per evitare che si sciogliessero. […] Per le famiglie o i vicini del paese, il massimo del lusso era ricevere come regalo e in un unico pacco, un litro di olio Lesieur, un pacchetto di caffè, delle caramelle per i bimbi e magari la tavoletta di cioccolato. Questi regali erano davvero molto apprezzati. Oggi alcune donne raccontano che quando erano bambine attendevano con una certa impazienza l’arrivo dei francesi nella speranza di ricevere qualche dolcetto".
Tra gli interventi a favore dei trentini emigrati all’estero e dei loro discendenti, la Provincia autonoma di Trento ha deciso di sostenere ancora una volta (come fa dal 1999) le spese per "promuovere ed organizzare iniziative di interscambio che coinvolgano 15 studenti e lavoratori trentini e 15 emigrati”. Un programma di interscambi giovanili (tra i 18 e i 35 anni), dunque, volto a favorire la reciproca conoscenza tra giovani, nati e vissuti all’estero di famiglia di origine trentina, ed i loro coetanei che vivono in Trentino.
Il programma è suddiviso in due fasi, la prima in Trentino (dal 20 luglio al 3 agosto 2024), la seconda nei paesi di residenza dei partner oriundi (periodo da concordare con il partner e l'Ufficio Partenariati internazionali e interventi all’estero).
I giovani discendenti trentini residenti all'estero saranno quindi prima ospitati dai giovani trentini residenti in Trentino per 2 settimane durante le quali svolgeranno attività di “gruppo” e attività "in famiglia". Le attività di gruppo, organizzate dall'Ufficio Partenariati internazionali e interventi all’estero, sono volte per andare alla scoperta del Trentino: visite guidate culturali, turistiche, incontri con il mondo accademico, economico, associazioni e istituzioni locali. Sono invitati a partecipare anche i giovani ospitanti, se lo desiderano, in base ai loro impegni di studio e lavoro. Con le attività "in famiglia", invece, si immergeranno nella reale e genuina dimensione di ordinaria “quotidianità”: escursioni in Trentino e nella località di origine dell'ospite, sport, momenti di vita familiare - es. fare la spesa, visitare amici e parenti.
La seconda fase, nei Paesi di residenza dei partner oriundi, sarà l'anno seguente con i giovani discendenti che ospiteranno nei paesi di residenza i partner trentini sempre per 2 settimane (il periodo viene concordato tra i partner). Sono previste visite culturali per conoscere le realtà territoriali locali naturalistiche, istituzionali ed associative, momenti di vita quotidiana, verranno sperimentate direttamente realtà estere attraverso il vissuto della famiglia oriunda trentina.
Nei tre mesi antecedenti la prima fase di ospitalità (soggiorno in Trentino), l'Ufficio Partenariati internazionali e interventi all’estero propone ai giovani residenti in Trentino paio di incontri finalizzati ad una conoscenza più approfondita delle opportunità offerte dal progetto, ad una verifica delle aspettative e per favorire una migliore condivisione globale, come rete ospitante, dell’esperienza culturale proposta.
Per candidarsi è necessario inviare (in formato pdf o jpg) la documentazione di seguito indicata dal 1 gennaio al 28 febbraio 2024 all'indirizzo ufficio.partenariati@pec.provincia.tn.it: Modulo domanda di contributo per la partecipazione che include informativa privacy, ex art. 13 e 14 del Regolamento UE n. 679 del 2016, sottoscritti dall’interessato/i (disponibile su questa pagina dal 1 gennaio al 28 febbraio); Certificato medico, attestante lo stato aggiornato di salute psico-fisica; Copia documento di identità; L'elenco dei candidati ammessi al programma per l'edizione 2024/2025 sarà pubblicato il 2 aprile 2024. (focus\ aise)