Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise - Momenti difficili in Ecuador anche per la comunità lucana a Guayaquil, in Ecuador. Nel Paese sudamericano, è infatti in atto uno "stato di emergenza" a causa di un conflitto armato interno contro le bande di narcotrafficanti che hanno portato il Paese nel caos. A tal ragione, anche il Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, attraverso il suo presidente, Luigi Scaglione, ha espresso la sua solidarietà nei confronti della comunità lucana e italiana presente nel territorio, attivando al contempo gli aiuti necessari.
"Con Giuseppe Ticchio abbiamo sentito la cara Presidente Carla Caputi - ha spiegato Scaglione - che ci ha raccontato delle tensioni di quel Paese e della paura che regna sovrana nel caos delle bande armate. Auspichiamo un intervento di sostegno del Governo Italiano, di quello lucano, del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero - CGIE e del CIM - Confederazione Italiani nel Mondo ai nostri amici di origine italiana e lucana per tutelarli. Vi vogliamo bene".
Si è celebrato l’11 gennaio, il 33° anniversario del gemellaggio tra le città di Paranà in Argentina e di Leonforte in Italia, siglato nel lontano 1991. Per l’occasione i sindaci delle due città hanno indirizzato reciprocamente due lettere nelle quali rinnovano il “patto di amicizia e cooperazione” che lega le due realtà, come sottolinea in particolare Piero Livolsi, sindaco di Leonforte, in provincia di Enna, nella sua missiva.
Livolsi afferma di credere “molto nell'importanza del legame che ci unisce, nella cooperazione tra le istituzioni, negli scambi di esperienze, nelle partecipazioni che consentono di scoprire nuove prospettive e opportunità. Credo nello spirito di dialogo, di integrazione e confronto tra i nostri paesi, nei principi di democrazia e pace oggi più che mai discussi e minacciati”, prosegue il sindaco, che, sebbene eletto alla guida dell’amministrazione cittadina da soli 6 mesi, ha assicurato la volontà sua di “rinnovare, nel segno di continuità, il legame tra le nostre città, legame che ci accompagna da più di trent'anni e che assume un valore culturale identitario; ed è per questo che, oltre ai suddetti scambi a distanza, è mia intenzione consolidare ancor di più il nostro patto con la mia presenza nella vostra cittadina”, annuncia Livolsi. “In attesa di poterlo fare personalmente”, conclude porgendo i suoi “più sentiti auguri” al collega argentino e alla comunità di Paranà.
Immediata la risposta di Rosario Romero, sindaca del capoluogo di provincia di Entro Rios. Il suo, scrive, è “un saluto speciale all'intera comunità di Leonforte e della Regione Siciliana” e, di riflesso, “a tutti i concittadini residenti nella nostra città, discendenti degli emigrati leonfortesi e alla Famiglia Siciliana del Paranà e alla comunità italiana della nostra città”, che hanno contribuito a “mantenere vive le tradizioni che i nostri nonni ci hanno tramandato”. Tutto ciò è “testimonianza di questo percorso iniziato trentatrè anni fa, grazie ai cittadini leonfortesi e paranaesi discendenti dei siciliani, che continuano a realizzare attività culturali e ricreative che ogni giorno contribuiscono all’amicizia tra le città sorelle”. Si tratta, aggiunge Romero, di “persone laboriose e con valori che stanno lasciando una traccia, affinché le generazioni future possano conoscere la storia, vivere un presente pieno e progettare attività future che permettano a queste amicizie amichevoli durare nel tempo” e, in tal modo, conclude, “estendere le proprie radici e il legame con la comunità”.
Marika Biondo e Luca Giuliano, guidano la cucina del “Ristorante Sicilia”, ristorante di cucina tipica mediterranea, situato a Basilea, in Svizzera. Il ristorante ha conseguito la Certificazione ITA0039 by Asacert, con livello Gold. E proprio ad Asacert Marika e Luca, con una profonda conoscenza dell'Italia, hanno svelato i segreti dell'autentica cucina italiana, basata su prodotti genuini e semplici, condividendo la loro storia, cosa implica lavorare all'estero e come viene percepita la cucina italiana.
Di seguito il testo dell’intervista.
“D. Di quale città italiana siete originari, mantenete rapporti con l’Italia e con la vostra città d’origine?
R. Siamo originari della provincia di Enna, in Sicilia. Lì abbiamo le nostre famiglie, che ci sostengono con affetto anche da chilometri di distanza.
D. Raccontateci la vostra storia: com’è nata l'idea del ristorante?
R. Siamo Marika e Luca, una coppia molto giovane di 25 e 28 anni, ci siamo stabiliti in Svizzera ben 5 anni fa, abbiamo iniziato a lavorare in bar e ristoranti italiani, per poi maturare la consapevolezza di aprire qualcosa di nostro, dove finalmente le nostre idee riuscissero a prendere forma. Ed è così che è nato il Ristorante Sicilia. Un ristorante che, seppur a chilometri di distanza, riuscisse in qualche modo a farci sentire più vicini a casa, con i colori presenti nella sede e con un menù fedele alla nostra terra d'origine in una chiave più moderna.
D. Che tipo di cucina fate? Descriveteci un piatto particolarmente apprezzato dai clienti del vostro ristorante.
R. Come già accennato, la nostra cucina è tipicamente siciliana, con qualche accenno mediterraneo. Il piatto più iconico è un dolce, il “Tirami-Sud”, nome nato da uno scherzo con lo staff, dovuto al fatto che volevamo inserire un tiramisù al pistacchio nel menù, ma non essendo la ricetta originale non era corretto chiamarlo tiramisù. Si presenta come un semplice tiramisù, ma con una bagna al latte e una crema al mascarpone al gusto di pistacchio. Ciò che lo rende speciale è l'effetto che ha avuto sui clienti, all'inizio dovevamo spiegare in cosa consistesse, ma con il passare del tempo, erano i nostri clienti a richiederlo e, soprattutto, a chiamarlo Tirami-Sud. Così è l'unico piatto nato e rimasto sul nostro menù.
D. Qual è secondo voi il segreto del successo mondiale della cucina italiana?
R. Per noi i sapori, i profumi e le tradizioni della cucina italiana sono e rimarranno per sempre le fondamenta del successo mondiale della nostra cucina.
D. C'è qualche consiglio che dareste ai turisti che scelgono un ristorante italiano all'estero?
R. Purtroppo all'estero ci imbattiamo in continuazione in falsi ristoranti italiani. Quello che possiamo consigliare a tutti i turisti è di documentarsi bene sui ristoranti italiani nei luoghi che visitano.
D. Descrivici tre motivi per i quali un cliente dovrebbe entrare nel vostro ristorante.
R. Ce ne sono più di tre. La diversità: proponiamo un menù con prodotti differenti rispetto ai ristoranti della nostra zona. La nostra carta dei vini, incentrata perlopiù su vini e vigneti non ancora molto conosciuti della nostra terra d'origine. La nostra giovane età, seguita dalla nostra passione, che ci permette di dedicarci a tempo pieno al nostro progetto e ai nostri clienti, creando un connubio perfetto.
D. Cosa vi ha spinto a richiedere la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification?
R. Il voler comunicare alla clientela il nostro forte impegno e passione per offrire un ristorante italiano certificato al 100%”. (focus\ aise)