Italiani nel mondo e dove trovarli

Roma – focus/ aise - Mancano due settimane al primo “Sabato musicale italiano” organizzato il prossimo 25 maggio, a Lione, da Radio Fuori Campo, la radio che si rivolge agli italiani e amanti della lingua italiana residenti a Lione o nella regione Auvergne-Rhônes-Alpes.
L’emittente, che dà voce alle associazioni italiane presenti sul territorio, nonché alle generazioni di italiani emigrati in Francia, trasmette notizie locali, interviste di approfondimento, programmi di intrattenimento, programmi di intrattenimento musicale, programmi sportivi e miniserie su diversi argomenti di cultura generale.
Per festeggiare il nostro primo anno come Associazione LOI 1901 e ringraziare tutti i membri iscritti per l’affetto ricevuto negli ultimi mesi, la direzione della Radio ha deciso di organizzare una serata di musica italiana LIVE, a Lione, all’insegna del buon cibo e della buona musica.
Appuntamento dalle 18.30 alla Taverne de l’Orque assassine di Lione.
La Giornata dell'Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l'unità in Europa.
La data segna l'anniversario della storica dichiarazione in cui l'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l'idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l'atto di nascita di quella che oggi è l'Unione europea.
"La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano".
"L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto".
"La fusione delle produzioni di carbone e di acciaio... cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime".
Questi sono alcuni dei passi più significativi della dichiarazione di Schuman, che il Generale della Guardia di Finanza Alessandro Butticé, dirigente per oltre vent’anni della Commissione europea, e primo militare ad aver prestato servizio, dal 1990, presso le Istituzioni Ue, ha voluto ricordare il 9 maggio. E l’ha fatto, nella sua qualità di Presidente del Comitato Internazionale della Fondazione Insigniti OMRI, attraverso un messaggio agli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana che vivono all’estero.
“In un momento in cui venti di guerra soffiano minacciosamente ai fianchi Est e Sud del nostro continente, dobbiamo ricordare le previsioni di uno dei grandi padri fondatori dell’Unione europea. Che in gran parte abbiamo visto concretizzate. Nel bene e, rispetto ai lunghi tempi di realizzazione, anche nel male. Senza rischiare, vittime anche di una propaganda che fa parte delle cosiddette minacce ibride che provengono da paesi terzi, che hanno tutto l’interesse a sgretolare l’unità europea, di dimenticare che essa era nello spirito anche dei Padri costituenti della Repubblica Italiana. Come sanno gli insigniti OMRI, molti dei quali hanno giurato almeno una volta fedeltà alla Repubblica italiana, ma anche osservanza della Costituzione italiana. L’articolo 11 della quale sancisce che l’Italia “consente alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Niente, meglio della costruzione europea, da oltre sette decenni, pur con tanti limiti ancora da superare, ha garantito pace e giustizia tra le nazioni europee della costruzione europea, oggi chiamata Ue”, ha ricordato il Generale Butticé.
Precisando che “tante cose sono certamente migliorabili, e devono essere migliorate, in questa nostra Unione europea. Come dovrebbero essere migliorate tante cose anche nel nostro Paese. Ed abbiamo il diritto ed il dovere, come cittadini, di concorrere a questo miglioramento, secondo le nostre idee personali, partecipando attivamente alle prossime elezioni, indicando da chi vorremo essere rappresentati al Parlamento europeo. Ma non possiamo e non dobbiamo mai mettere in discussione, gettando il bambino assieme all’acqua sporca, quell’unità che, alle nostre generazioni, ha offerto gratuitamente – al prezzo anche di sangue pagato dai nostri padri, nonni e bisnonni - un lunghissimo periodo di pace, sicurezza e libertà in un continente da sempre dilaniato da guerre e anche tirannie”.
“Si possono pertanto legittimamente discutere e criticare le singole politiche, europee e nazionali”, ha proseguito, “ma non si deve mai mettere in discussione l’unità europea, come non deve discutersi l’unità nazionale. Se si tiene davvero al nostro Paese, la nostra Patria, ed alla sua sopravvivenza di fronte alle minacce globali provenienti dai giganti economici, demografici e militari Del XXI Secolo”.
Ed é stato questo il messaggio che ha pure lanciato, lo stesso 9 maggio, agli studenti del Liceo Scientifico Cipolla, di Castelvetrano (Tp), cui ha portato i saluti anche del Presidente Nazionale della Fondazione Insigniti OMRI, Prefetto Francesco Tagliente, parlando, assieme ai responsabili di un bene confiscato alla mafia, dei diritti e delle libertà che l’Ue garantisce ai cittadini. Diritti e libertà che fanno sognare i cittadini di altri Paesi, come l’Ucraina o la Georgia, che vorrebbero unirsi a noi. “Diritti e libertà che sono come l’aria. Ci accorgiamo della loro esistenza, che diamo erroneamente per scontata, quando cominciano a mancare”. (focus\ aise)