Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Lunedì 22 dicembre 2025, ore 21,50 circa, l’arbitro ha appena sancito il termine della partita ed il Napoli ha vinto, con pieno merito, la Supercoppa Italiana che, per fare felici i padroni del calcio, si è disputata in Arabia Saudita in quel di Riad.
Le immagini televisive, come accade in questi casi, si soffermano sulle scene di gioia incontenibile di tutti i protagonisti dell’impresa e, quindi, sul calciatore che con due prodezze ha posto il suo sigillo alla vittoria: David Neres sorride.
Il suo non è il sorriso orgoglioso, quasi sprezzante, di chi ha appena fatto scrivere la storia alla squadra del Napoli - che dopo 35 anni realizza l’accoppiata vincente Scudetto + Supercoppa italiana -, il suo è il sorriso di un ragazzo felice.
Felice come può esserlo un nino paulista che con lampi di classe purissima ed una grande prestazione dà ragione a chi lo ha voluto al Napoli per sostituire Kvara.
David sorride e con lui sorride il Napoli e Napoli che riceve il trofeo in regalo per il suo 2.500 compleanno.
David sorride pensando, forse, che ora finalmente la nebbia di parole non dette, i retropensieri conditi da quella speciale vis autodistruttiva e autolesionistica tipicamente napoletana, che trova fertile humus in certa stampa sempre pronta a disfare e corrompere un ambiente, è stata dissipata definitivamente da una prestazione premiata con voti altissimi da giornalisti e commentatori.
David sorride, nel momento in cui gli passano il premio come MVP e contemporaneamente il suo sodale Spinazzola gli porge la Coppa appena conquistata e lui, con quella malizia da scugnizzo, dopo averla baciata e sollevata gliela ridà all’improvviso quasi fosse un fardello troppo pesante per le sue esili braccia.
David sorride, e mi piace pensare che nel suo sorriso vi siano custoditi i momenti di felicità di milioni di tifosi e simpatizzanti del Napoli che avranno goduto dello spettacolo fornito in campo dalla squadra azzurra.
David sorride: non è usuale per lui, che ci abituato ad un’espressione sempre assorta. David sorride e con lui sorridono il Presidente De Laurentis, il Mister Conte, il Ds Manna e tutto lo staff che festeggiano la conquista del Trofeo. E con loro sorrido anche io, orgoglioso di essere prima napoletano e poi tifoso, o il contrario fate voi, sorrido al pensiero che da domani sulla strada del Napoli e di Napoli ci saranno ostacoli nuovi e nuove sfide da affrontare, nello sport come nella vita di tutti i giorni, sempre con la forza e con la consapevolezza che nasce da un sorriso.
Anche quest’anno l’Associazione Carini IOD di Philadelphia ha saputo coniugare solidarietà, impegno civile ed eleganza in una serata che ha visto protagonisti cittadini, autorità e rappresentanti del mondo culturale.
Il Gala dell’associazione Carini “Ieri Oggi Domani” si è confermato un appuntamento di grande rilievo per la comunità carinese e per quanti, in Italia e all’estero, continuano a sostenere iniziative a favore dei più bisognosi.
Tra gli ospiti istituzionali, il console generale d’Italia a Philadelphia, Nico Frandi, ha portato il suo saluto a nome delle istituzioni, sottolineando l’importanza della collaborazione tra enti locali e realtà associative, e ribadendo il valore delle iniziative che uniscono la diaspora italiana sotto il segno della cultura e della solidarietà.
Non sono mancati inoltre i saluti di numerosi esponenti politici rappresentanti degli italiani all’estero, tra cui l’affettuoso messaggio dell’onorevole Andrea Di Giuseppe, che ha espresso “profonda stima e vicinanza verso l’impegno costante dell’associazione e dei suoi volontari”.
Come ricordato dallo stesso Di Giuseppe e da Salvatore Giambanco, responsabile del suo ufficio politico alla Camera dei Deputati, “iniziative come questa mantengono vivo il legame tra cultura, solidarietà e territorio, dimostrando che la comunità di Carini sa ancora fare squadra intorno ai valori dell’aiuto reciproco e della memoria storica”.
Un momento particolarmente sentito è stato dedicato al riconoscimento del valore delle attività culturali e sociali che l’associazione ha promosso nel corso dell’anno: l’associazione si è distinta non solo per il suo contributo solidale e per le attività di beneficenza, ma anche per il suo sostegno concreto alla ricerca.
Quest’ultima prosegue grazie al lavoro instancabile di Vito Badalamenti, scrittore e ricercatore originario di Carini, fondatore dell’associazione e già presidente, che ha lasciato un solco poi raccolto da Natale Amato e oggi dal nuovo presidente Federico Davì.
Badalamenti continua a portare avanti un importante percorso di ricerca dedicato alla storia del Castello di Carini e alla figura della leggendaria Baronessa Laura Lanza, patrimonio identitario e simbolo storico della città.
Il Gala dell’associazione Carini IOD si è così confermato non solo un evento di festa, ma anche un momento di riscoperta delle radici, di orgoglio civico e di speranza condivisa, in cui ricerca, arte e solidarietà si fondono per costruire un futuro più unito e consapevole per tutta la comunità carinese. (focus\aise)