La diplomazia della cultura

ROMA – focus/ aise - “Italianità plurale. Analisi e prospettive elvetiche” è il titolo del volume edito da Armando Dadò Editore e Coscienza Svizzera che verrà presentato il prossimo 8 febbraio nella Biblioteca Salita dei Frati di Lugano.
All’evento, in programma dalle 18.00, interverranno Marina Carobbio Guscetti, Consigliera di Stato, direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e presidente del Forum per l’italiano in Svizzera; Marco Marcacci, storico e curatore del volume; Pietro Montorfani, storico, responsabile della Biblioteca Salita dei Frati; Verio Pini, presidente del Gruppo di studio e di informazione Coscienza Svizzera e Aurelio Sargenti, presidente dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati.
La scheda dell’editore
Una lunga frontiera che mette in contatto Svizzera e Italia, la presenza di una comunità svizzera di lingua italiana; l’arrivo in Svizzera già dall’Ottocento di un’importante immigrazione dalle regioni italiane. Questa triplice dimensione porta ad interrogare l’italianità su suolo elvetico, intesa come immaginario legato a un popolo, alla sua storia e civiltà, alla sua lingua e letteratura e ai suoi costumi.
Se diversi e significativi sono stati negli ultimi anni gli approfondimenti sull’italianità, anche per quanto concerne la Svizzera, questo volume vuole fare un passo ulteriore e proporre una prima seppur non esaustiva panoramica che comprenda l’articolazione tra la presenza italiana in Svizzera e la Svizzera italiana, indagando anche qualche tema ancora poco conosciuto.
La politica linguistica, le espressioni culturali, il senso di appartenenza, le molteplici realtà del mondo associativo, le stratificazioni migratorie sono studiate anche con l’intento di ricordare come i fenomeni identitari siano complessi e le appartenenze multiple e a geometria variabile. La partecipazione culturale che vede fianco a fianco l’italianità istituzionale elvetica e l’italianità deterritorializzata delle diaspore interne e internazionali può così favorire un sentimento di appartenenza alla Svizzera polifonica, che consente a tutti gli italofoni di sentirsi come membri culturalmente riconosciuti di questa società.
Arricchiscono il volume i contributi di Paolo Barcella, Sabina Bellofatto, Renata Coray, Rosita Fibbi, Raniero Fratini, Anja Giudici, Micole Gotti, Claude Hauser, Mattia Lento, Lucia Leoni, Marco Marcacci, Jean-Jacques Marchand, Nicoletta Mariolini, Orazio Martinetti, Malik Mazbouri, Pietro Montorfani, Ariele Morinini, Franco Narducci, Nicola Navone, Guido Pedrojetta, Enea Pezzini, Verio Pini, Gabriele Rossi, Saffia Elisa Shaukat, Lorenzo Tomasin, Mara Travella e Nelly Valsangiacomo.
Dal 18 gennaio scorso Friburgo ospita “Fashion Panorama - The Italian New Wave“, una mostra itinerante che racconta la storia della moda italiana contemporanea attraverso il talento di dieci designer.
Il progetto, promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale e curato da Vogue Italia, è organizzato a Friburgo dal Consolato d’Italia in collaborazione con il team di FWTM. La mostra resterà in città fino al 14 marzo ed è aperta al pubblico dal mercoledì al sabato, dalle ore 12 alle 19, in Unterlinden 10.
Con l’utilizzo di metodi di comunicazione e produzione innovativi, una nuova generazione di stiliste e stilisti italiani reinterpreta le tematiche e le istanze della società odierna, mantenendo comunque un forte legame con la tradizione. Gli artisti di “Fashion Panorama - The Italian New Wave“ sono stati scelti proprio per la loro creatività e unicità di visione, per mostrare e raccontare al meglio la contemporaneità dell’artigianato italiano.
Nel suo discorso di apertura, durante l’inaugurazione della mostra, la console d’Italia a Friburgo, Francesca Toninato, ha ricordato che la moda è uno dei simboli dell’Italia nel mondo, “è identità, specchio della nostra comunità e del saper fare all’italiana”. L’esposizione racconta l’Italia di oggi tramite le opere di giovani stilisti che hanno saputo rielaborare la tradizione e coniugare passato e presente. Toninato ha poi sottolineato l’importanza di ospitare questa mostra italiana a Friburgo per due ragioni: da un lato, per la posizione strategica della città, al crocevia tra Germania, Francia e Svizzera in un luogo quindi in cui lo scambio creativo assume spontaneamente carattere internazionale e guarda naturalmente verso la nostra Italia, territorio molto amato e conosciuto appena al di là delle Alpi; dall’altro, Friburgo è una città giovane e frizzante nella quale il Consolato organizza molte iniziative per promuovere il patrimonio culturale italiano, farne conoscere la sua ricchezza e varietà e, al contempo, mettere in luce le giovani eccellenze italiane presenti sul territorio.
“Fashion Panorama” è, quindi, un’ulteriore occasione per dar voce e visibilità alle giovani generazioni che rappresentano il futuro in una città che proprio ai giovani appartiene.
Dopo Tirana, Detroit e Riga, la mostra è arrivata a Friburgo per l’unica tappa tedesca, grazie al sostegno della rete diplomatico-consolare, inserendosi perfettamente nel dinamico contesto cittadino grazie all’iniziativa congiunta di Consolato e FWTM – Freiburg Wirtschaft Touristik und Messe: le idee e la spinta creativa italiana unite alla conoscenza del territorio e alla pragmaticità tedesca permettono di diffondere la prospettiva dei designer anche in Germania.
ACT No°1, Gisèle, Cormio, Lessico familiare, Magliano, Marco Rambaldi, Medea, Panconesi, Niccolò Pasqualetti e SSHEENA sono i dieci talenti presenti in mostra. Creatività, ingegno, passione ed entusiasmo, ma anche alta qualità e raffinatezza sono gli ingredienti tipici della moda italiana che nel corso del 2023 ha visto crescere il proprio fatturato ulteriormente e che si conferma, ancora una volta, un settore chiave per l’economia del nostro Paese. (focus\ aise)
La diplomazia della cultura

ROMA – focus/ aise - “Italianità plurale. Analisi e prospettive elvetiche” è il titolo del volume edito da Armando Dadò Editore e Coscienza Svizzera che verrà presentato il prossimo 8 febbraio nella Biblioteca Salita dei Frati di Lugano.
All’evento, in programma dalle 18.00, interverranno Marina Carobbio Guscetti, Consigliera di Stato, direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e presidente del Forum per l’italiano in Svizzera; Marco Marcacci, storico e curatore del volume; Pietro Montorfani, storico, responsabile della Biblioteca Salita dei Frati; Verio Pini, presidente del Gruppo di studio e di informazione Coscienza Svizzera e Aurelio Sargenti, presidente dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati.
La scheda dell’editore
Una lunga frontiera che mette in contatto Svizzera e Italia, la presenza di una comunità svizzera di lingua italiana; l’arrivo in Svizzera già dall’Ottocento di un’importante immigrazione dalle regioni italiane. Questa triplice dimensione porta ad interrogare l’italianità su suolo elvetico, intesa come immaginario legato a un popolo, alla sua storia e civiltà, alla sua lingua e letteratura e ai suoi costumi.
Se diversi e significativi sono stati negli ultimi anni gli approfondimenti sull’italianità, anche per quanto concerne la Svizzera, questo volume vuole fare un passo ulteriore e proporre una prima seppur non esaustiva panoramica che comprenda l’articolazione tra la presenza italiana in Svizzera e la Svizzera italiana, indagando anche qualche tema ancora poco conosciuto.
La politica linguistica, le espressioni culturali, il senso di appartenenza, le molteplici realtà del mondo associativo, le stratificazioni migratorie sono studiate anche con l’intento di ricordare come i fenomeni identitari siano complessi e le appartenenze multiple e a geometria variabile. La partecipazione culturale che vede fianco a fianco l’italianità istituzionale elvetica e l’italianità deterritorializzata delle diaspore interne e internazionali può così favorire un sentimento di appartenenza alla Svizzera polifonica, che consente a tutti gli italofoni di sentirsi come membri culturalmente riconosciuti di questa società.
Arricchiscono il volume i contributi di Paolo Barcella, Sabina Bellofatto, Renata Coray, Rosita Fibbi, Raniero Fratini, Anja Giudici, Micole Gotti, Claude Hauser, Mattia Lento, Lucia Leoni, Marco Marcacci, Jean-Jacques Marchand, Nicoletta Mariolini, Orazio Martinetti, Malik Mazbouri, Pietro Montorfani, Ariele Morinini, Franco Narducci, Nicola Navone, Guido Pedrojetta, Enea Pezzini, Verio Pini, Gabriele Rossi, Saffia Elisa Shaukat, Lorenzo Tomasin, Mara Travella e Nelly Valsangiacomo.
Dal 18 gennaio scorso Friburgo ospita “Fashion Panorama - The Italian New Wave“, una mostra itinerante che racconta la storia della moda italiana contemporanea attraverso il talento di dieci designer.
Il progetto, promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale e curato da Vogue Italia, è organizzato a Friburgo dal Consolato d’Italia in collaborazione con il team di FWTM. La mostra resterà in città fino al 14 marzo ed è aperta al pubblico dal mercoledì al sabato, dalle ore 12 alle 19, in Unterlinden 10.
Con l’utilizzo di metodi di comunicazione e produzione innovativi, una nuova generazione di stiliste e stilisti italiani reinterpreta le tematiche e le istanze della società odierna, mantenendo comunque un forte legame con la tradizione. Gli artisti di “Fashion Panorama - The Italian New Wave“ sono stati scelti proprio per la loro creatività e unicità di visione, per mostrare e raccontare al meglio la contemporaneità dell’artigianato italiano.
Nel suo discorso di apertura, durante l’inaugurazione della mostra, la console d’Italia a Friburgo, Francesca Toninato, ha ricordato che la moda è uno dei simboli dell’Italia nel mondo, “è identità, specchio della nostra comunità e del saper fare all’italiana”. L’esposizione racconta l’Italia di oggi tramite le opere di giovani stilisti che hanno saputo rielaborare la tradizione e coniugare passato e presente. Toninato ha poi sottolineato l’importanza di ospitare questa mostra italiana a Friburgo per due ragioni: da un lato, per la posizione strategica della città, al crocevia tra Germania, Francia e Svizzera in un luogo quindi in cui lo scambio creativo assume spontaneamente carattere internazionale e guarda naturalmente verso la nostra Italia, territorio molto amato e conosciuto appena al di là delle Alpi; dall’altro, Friburgo è una città giovane e frizzante nella quale il Consolato organizza molte iniziative per promuovere il patrimonio culturale italiano, farne conoscere la sua ricchezza e varietà e, al contempo, mettere in luce le giovani eccellenze italiane presenti sul territorio.
“Fashion Panorama” è, quindi, un’ulteriore occasione per dar voce e visibilità alle giovani generazioni che rappresentano il futuro in una città che proprio ai giovani appartiene.
Dopo Tirana, Detroit e Riga, la mostra è arrivata a Friburgo per l’unica tappa tedesca, grazie al sostegno della rete diplomatico-consolare, inserendosi perfettamente nel dinamico contesto cittadino grazie all’iniziativa congiunta di Consolato e FWTM – Freiburg Wirtschaft Touristik und Messe: le idee e la spinta creativa italiana unite alla conoscenza del territorio e alla pragmaticità tedesca permettono di diffondere la prospettiva dei designer anche in Germania.
ACT No°1, Gisèle, Cormio, Lessico familiare, Magliano, Marco Rambaldi, Medea, Panconesi, Niccolò Pasqualetti e SSHEENA sono i dieci talenti presenti in mostra. Creatività, ingegno, passione ed entusiasmo, ma anche alta qualità e raffinatezza sono gli ingredienti tipici della moda italiana che nel corso del 2023 ha visto crescere il proprio fatturato ulteriormente e che si conferma, ancora una volta, un settore chiave per l’economia del nostro Paese. (focus\ aise)