La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – Avviare un “tavolo di confronto e lavoro” tra Farnesina enti gestori e i dirigenti scolastici in merito ai corsi di lingua italiana all’estero e “acquisire elementi utili non ultimo per la redazione di future circolari volte a risolvere le attuali criticità”. A chiederlo è Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, in una interrogazione a risposta immediata in Commissione indirizzata al Ministro degli esteri Tajani.
“I corsi di lingua e cultura italiana – evidenzia Onori nella premessa – rappresentano un tassello fondamentale della tutela e della cura dell'identità italiana nel contesto della comunità dei cittadini residenti all'estero così come della promozione del sistema-Paese nel mondo; ad aprile 2023, - ricorda – è stata depositata una interrogazione a risposta immediata in commissione (atto 5-00679) a prima firma Onori sul tema dei corsi di lingue e cultura italiana, portando all'attenzione del Governo anche una tendenza di difficoltà di ordine generale incontrate dagli enti gestori in tale ambito; al tempo erano state messe in luce anche problematiche di applicazione concernenti la circolare n. 4 del 2022: si sottolineava quanto il farraginoso iter concernente la richiesta di accesso ai contributi statali, così come previsto dalla menzionata circolare, avesse reso la situazione economico-finanziaria di un gran numero di enti gestori situati in diversi Paesi difficilmente sostenibile”.
“Già all'epoca, - continua Onori – molti enti gestori avevano dichiarato la propria impossibilità a proseguire le attività chiudendo definitivamente, mentre altri si erano trovati costretti a fare ricorso allo strumento del credito; nella risposta fornita alla citata interrogazione, si afferma che “La promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo è una priorità del Governo e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in particolare”. Tuttavia, nell'illustrare la posizione del Dicastero in merito a tale dossier partendo dal caso concreto prospettato, non è stato affrontato, ad avviso dell'interrogante, in maniera chiara e diretta il nodo del possibile aggiornamento e revisione della circolare n. 4 del 2022, oggetto di numerose critiche da parte degli enti gestori”.
La deputata, quindi, chiede al Ministro “se non si ritenga opportuno avviare un tavolo di confronto e lavoro tra i competenti uffici del Maeci e i principali attori interessati, inclusi gli enti gestori e i dirigenti scolastici della pubblica amministrazione italiana inviati dal Ministero per lo svolgimento di tali corsi, al fine di avviare un costruttivo confronto tra le parti e acquisire elementi utili non ultimo per la redazione di future circolari volte a risolvere le attuali criticità”.
Durante la riunione del Gruppo Interparlamentare di Amicizia Italia-Australia, Nuova Zelanda, Isole Oceania, avvenuta questo pomeriggio al Senato, il Presidente del Gruppo, il senatore eletto in Australia con il Pd, Francesco Giacobbe, ha incontrato l'Ambasciatrice neozelandese a Roma, Jacqueline Frizel.
Durante l'incontro, i parlamentari hanno esaminato dettagliatamente le possibilità di rafforzare i legami tra Italia e Nuova Zelanda.
Tra i temi affrontati, spiccano quelli relativi ai rapporti finanziari, culturali ed economici, evidenziando l'impegno reciproco per consolidare tali legami. Inoltre, sono stati discussi approfonditamente gli ostacoli burocratici attualmente presenti, con l'obiettivo di semplificare e agevolare gli spostamenti tra i due Paesi.
Il Gruppo di Amicizia ha espresso la sua determinazione nel promuovere una collaborazione sempre più stretta tra Italia e Nuova Zelanda, lavorando con impegno per superare le sfide e creare un ambiente favorevole alla crescita reciproca.
Il Senatore Giacobbe si è detto soddisfatto di quanto emerso dall’incontro soprattutto per il ruolo che la diplomazia parlamentare può aver nel creare un futuro di maggiore collaborazione fra due Paesi che sono, oggi, più vicino che mai e che possono collaborare su numerosi campi di interesse strategico reciproco.
Si è svolto sabato scorso il primo Congresso nazionale del MAIE Messico. Un appuntamento organizzato sotto la regia del coordinatore nazionale MAIE, Giovanni Buzzurro, a cui hanno partecipato tutti i dirigenti del Movimento Associativo Italiani all’Estero presenti in terra messicana, oltre ai coordinatori nazionali degli altri Paesi dell’America Centrale e dei Caraibi. Per l’occasione, erano presenti a Città del Messico anche Ricardo Merlo e Vincenzo Odoguardi, rispettivamente presidente e vicepresidente MAIE, e Giuseppe Cacace, coordinatore MAIE Centro America.
“È stata un’opportunità per confrontarci occhi negli occhi circa i temi che più da vicino interessano la nostra comunità, a cominciare da quello che riguarda i servizi consolari”, spiega Buzzurro, che aggiunge: “Tutti i presenti hanno portato il proprio importante contributo alla discussione e insieme al presidente Merlo e al vicepresidente Odoguardi abbiamo disegnato il futuro del Movimento”.
Da Caracas, è arrivato in Messico anche Antonio Iachini, coordinatore MAIE Venezuela e Paesi andini, il quale ha parlato del grande lavoro che si sta portando avanti come Movimento Associativo in quella zona del mondo, a stretto contatto con la collettività italiana, offrendo continua e costante assistenza ai connazionali, soprattutto ai più fragili e bisognosi. Iachini ha inoltre annunciato il Primo Congresso MAIE Cile, che si terrà il 27 aprile.
La giornata si è divisa in due momenti principali: nella mattinata, i lavori del Congresso vero e proprio; nel tardo pomeriggio, l’incontro con circa 200 connazionali, tutti in qualche modo rappresentativi della comunità italiana, di quel tessuto sociale italiano che in Messico è vivo, forte, organizzato.
Esponenti del mondo imprenditoriale, culturale, politico e sociale, oltre che istituzionale, hanno potuto confrontarsi direttamente con i vertici del MAIE, esporre i propri problemi, offrire dei suggerimenti, esprimere o condividere un’opinione.
Alcuni connazionali, poi, si sono avvicinati ai coordinatori MAIE per mostrare loro, con enorme orgoglio e commozione, il proprio albero genealogico, fieri discendenti di emigrati italiani. “Un momento davvero toccante”, riferisce Buzzurro.
“Sono molto soddisfatto per come si è svolto il Primo Congresso MAIE Messico. Ringrazio e faccio i complimenti al nostro Giovanni Buzzurro per averlo saputo organizzare al meglio”, commenta il presidente Merlo. “Stiamo costruendo un percorso politico per essere pronti alle sfide che verranno: obiettivo 2027”, dichiara l’ex Sottosegretario alla Farnesina, che conclude: “Continuiamo a lavorare in difesa dei diritti degli italiani nel mondo, dovunque essi siano”.
Vincenzo Odoguardi, vicepresidente del Movimento, da parte sua ha voluto evidenziare “l’importanza dei temi affrontati durante il dibattito tra i coordinatori: servizi consolari, cittadinanza, fisco, cultura, assistenza sanitaria. Un Congresso davvero ricco di contenuti. Siamo impegnati a individuare proposte e soluzioni per ognuno di questi argomenti”, assicura.
Quella di Città del Messico è stata una tappa fondamentale per il MAIE, che ora guarda verso gli Stati Uniti e il Canada: “Stiamo già lavorando a importanti iniziative da organizzare a Miami, Boston, New York, Toronto, Montreal”, fa sapere in conclusione Odoguardi. (focus\aise)