La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – Il disegno di legge di Bilancio 2026 “non prevede nessuna forma di compensazione per i diritti lesi dei nostri emigrati”. Anzi, secondo quanto dichiarato da Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America, la manovra 2026 “introduce ulteriori misure penalizzanti come l’aumento dell’età pensionabile e l’eliminazione dei pensionamenti anticipati “Quota 103” e “Opzione donna””. Insomma, “sono stati e saranno risparmiati diversi milioni di euro da questo Governo sulle pensioni, già basse, dei nostri connazionali”. E questo, per il deputato eletto all’estero, è “ingiusto e immorale”.
“Dopo le pesanti penalizzazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 a danno degli italiani all’estero in materia socio-previdenziale – come ad esempio il blocco della perequazione automatica per le pensioni pagate all’estero e l’abolizione dell’indennità di disoccupazione per gli italiani emigrati che rientrano in Italia – speravamo che questo Governo con la Manovra 2026 in questi giorni presentata al Senato avrebbe in qualche modo equilibrato il maltolto ai nostri connazionali. Ma ci illudevamo”, ha spiegato Porta.
Ai pensionati residenti all’estero, secondo l’eletto all’estero, “non è stato arbitrariamente rivalutato l’importo pensionistico” e quindi “sono stati danneggiati permanentemente perché le future eventuali rivalutazioni saranno applicate ad un importo bloccato e quindi più basso”.
Per Porta è quindi “un atto ingiusto e immorale. Inoltre anche per i nostri pensionandi residenti all’estero aumenterà nel 2027 (di un mese) e nel 2028 (di altri due mesi) l’età pensionabile di vecchiaia che diventerà rispettivamente di 67 anni e un mese e poi di 67 anni e tre mesi (con un minimo di 20 anni di contribuzione perfezionabile con la totalizzazione dei contributi) mentre la pensione anticipata richiederà 42 anni e 11 mesi di contributi nel 2027 (un anno in meno per le donne) e 43 anni e un mese di contributi nel 2028 (un anno in meno per le donne) sempre perfezionabili con la totalizzazione”.
“La Manovra 2026 prevede delle eccezioni agli aumenti dell’età pensionabile per una platea ristretta di lavoratori gravosi e usuranti ma ovviamente non spiega (e probabilmente non lo farà neanche l’Inps nelle sue circolari) come tali condizioni e requisiti possono essere soddisfatti e dimostrati dai nostri lavoratori residenti all’estero” ha aggiunto ancora Porta prima di concludere ricordando che la Legge di Bilancio 2026 “prevede un incremento delle maggiorazioni sociali (prestazioni pagate anche ad alcune categorie di pensionati residenti all’estero) con un aumento da 8 (2025) a 20 euro mensili (2026). Si ricorda che la maggiorazione sociale costituisce un’integrazione della pensione base dei pensionati che possiedano redditi propri inferiori a determinate soglie fissate dalla legge, viene erogata per 13 mensilità e l'importo varia in base all’età, al reddito e alla tipologia di pensione”.
“Nonostante le nostre pressanti richieste a questo Governo, tramite interventi politici, mozioni ed interrogazioni non si muove nulla nel campo della stipula o del rinnovo delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale – ha chiosato il deputato dem -. Continuando ad escludere così decine di migliaia di nostri connazionali dalla tutela previdenziale in regime di convenzione internazionale”.
Grande partecipazione al Congresso MAIE che si è svolto sabato 1° novembre nella Patagonia argentina. Oltre cento connazionali, tra coordinatori e delegati del Movimento Associativo Italiani all’Estero, si sono ritrovati a Bahia Blanca per una giornata di confronto e condivisione.
L’evento è stato preceduto, venerdì 31 ottobre, da una grande riunione al teatro dell’Universidad Nacional del Sur, dove più di 150 connazionali hanno celebrato i venticinque anni di Ciao Italia, lo storico programma radiofonico che raggiunge l’intera Patagonia e la Pampa argentina, portato avanti da Cesare Puliafito, presidente del Comites locale e vice-coordinatore MAIE Patagonia.
Ad aprire i lavori del congresso, nella mattinata di sabato, è stato il presidente del MAIE, Ricardo Merlo, che ha voluto ribadire il contenuto politico del MAIE: “Non siamo un partito, siamo un movimento nato nell’associazionismo di volontariato cattolico. Quindi abbiamo la dottrina sociale della chiesa come punto di riferimento dei nostri valori e principi”.
Merlo ha ribadito con forza l’identità indipendente del MAIE, una vera e chiara terza posizione: "Non siamo né di destra né di sinistra, non ci interessano le logiche ideologiche dei partiti romani. La nostra missione è difendere gli interessi e i diritti degli italiani nel mondo. La nostra metodologia politica – ha proseguito - è che noi italiani all’estero dobbiamo lavorare uniti e organizzati con l’obiettivo di riuscire ad avere nel mondo una comunità italiana organizzata, per ottenere i risultati che cerchiamo”.
Al congresso hanno partecipato i coordinatori MAIE provenienti da tutta la Patagonia, oltre che da Uruguay, Brasile, Bolivia e diverse città dell’Argentina, tra cui Buenos Aires, Rosario, Mar del Plata, La Plata, Rio Negro, Ushuaia, Chubut e La Pampa.
Durante il suo intervento, Franco Tirelli, deputato MAIE, ha espresso una dura critica al cosiddetto “decreto Tajani”, che limita fortemente la trasmissione della cittadinanza italiana ius sanguinis. Sulla stessa linea Walter Petruzziello, che ha presentato argomenti molto solidi per contraddire il decreto che limita la trasmissione di cittadinanza ai discendenti di italiani nel mondo.
Marcelo Carrara e Mariano Gazzola hanno posto l’accento sull’importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni, mentre Luciana Laspro, coordinatrice MAIE Brasile, ha illustrato le iniziative del Movimento nel Paese sudamericano. Juan Carlo Paglialunga ha invece evidenziato il lavoro svolto dal MAIE Patagonia per rafforzare la comunità italiana locale e promuovere la cultura italiana nella regione.
Si è tenuto poi un interessante dibattito su tutte le tematiche degli italiani all’estero, al quale hanno partecipato tra gli altri Rosy Colamarino (Bolivia), Dario Signorini (Buenos Aires), Carlos Malacalza (La Plata), Jorge Sereni (CABA), Pablo Gianovich, Giorgina Paglialunga, Maria Palma Nazzaro, Marisa Pignatelli (Comites Bahia Blanca), Enrique Marotta (Ushuaia), Rafael Delo Russo (Punta Alta), Rodolfo Veronesi (Villa Regina), Marcela Pozzi, Jose Luis Angelucci e Silvia Crocheti della Pampa Argentina, tra gli altri.
Per l’occasione, hanno inviato i loro saluti in vari video molto apprezzati dai presenti il senatore Mario Borghese, il vicepresidente MAIE Vincenzo Odoguardi, il coordinatore MAIE delle Americhe Antonio Iachini, il Vicecoordinatore MAIE Argentina Claudio Zin e il coordinatore nazionale del MAIE in Uruguay, Aldo Lamorte. (focus\aise)