La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise - Il 16 gennaio è iniziato in Senato l’esame del Disegno di Legge Calderoli che prevede “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione”. Nella stessa giornata la senatrice PD eletta in Nord America Francesca La Marca ha partecipato in Piazza del Pantheon a Roma a una delle varie iniziative di protesta, a cui il Partito Democratico ha aderito insieme alle altre forze di opposizione.
“Il suddetto Disegno di Legge prevede l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”, spiega La Marca. “Le Regioni che lo riterranno potranno presentare la richiesta di attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia che le porterebbe ad avere una legislazione esclusiva su materie aggiuntive come le norme generali sull’istruzione, la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, la tutela della salute, la produzione, il trasporto e distribuzione nazionale dell’energia e tante altre. Inoltre, il provvedimento stabilisce anche i principi per il trasferimento delle relative risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie a far fronte alla gestione delle nuove materie. Il rischio concreto consiste nella possibilità che si vengano a creare venti ordinamenti diversi che causerebbero uno svuotamento della legislazione nazionale, causando una relativa disparità nella gestione dei servizi regione per regione”.
Oggi La Marca ha dunque annunciato che voterà “convintamente contro questo provvedimento perché è un progetto che mira a spaccare l’Italia. L’idea che si possa concedere maggiore autonomia su materie di competenza concorrente come la definizione delle norme generali sull’istruzione, sui trasporti, sulle politiche energetiche”, sottolinea la senatrice, “significa perseguire nella strategia folle di questo Governo di dividere il Paese. Inoltre, il testo sull’autonomia arriva in Aula quando in Commissione inizia l’esame del ddl sul Premierato. Una strana coincidenza”, osserva concludendo La Marca, “che sembra un vero e proprio scambio elettorale tra Fratelli d’Italia e Lega che evidentemente sono ai ferri corti per la mancata intesa sui prossimi candidati governatori”.
“Intervenendo in Aula ho richiesto un opportuno periodo transitorio per regolarizzare l’iscrizione AIRE dei connazionali che non si siano ancora registrati, pur risiedendo all’estero”. Così Simone Billi deputato della Lega eletto in Europa e presidente del Comitato per gli Italiani all’Estero, che il 16 gennaio è intervenuto in Aula alla luce delle nuove regole e sanzioni previste dalla Legge di bilancio.
La Legge di Bilancio 2023, ha ricordato Billi, “ha introdotto una sanzione di massimo 1.000 euro per ogni anno di mancata iscrizione, fino ad un massimo di 5 anni. L’iscrizione all’AIRE è un dovere ma anche un diritto del cittadino, permette di usufruire dei servizi consolari, dà diritto al voto all’estero. È pertanto necessario a mio avviso concedere più tempo ai connazionali all’estero, prima di poter applicare queste nuove sanzioni, per dar loro modo di conoscere la norma e procedere alla regolarizzazione della propria iscrizione all’AIRE”.
Nel suo intervento, Billi ha anche richiesto di “sospendere le eventuali multe già fatte. Questo perché per i cittadini all’estero è più difficile informarsi puntualmente delle nuove leggi varate in Italia”.
"Oggi (il 17 gennaio – ndr) si è svolto il primo incontro tra una delegazione della neocostituita Unione interparlamentare Italia-Spagna e l'ambasciatore di Spagna a Roma, sua eccellenza Miguel Ángel Fernández Palacios, che ringraziamo per l'invito”. A darne notizia è Federica Onori, deputata 5 Stelle eletta in Europa, segretaria della Commissione Affari esteri della Camera e presidente dell'Unione interparlamentare Italia-Spagna.
“Nel corso di questo prezioso esercizio di diplomazia parlamentare, - riporta Onori – la nostra delegazione ha portato all'attenzione dell'ambasciatore temi di primaria importanza, a partire da quello degli accordi bilaterali sulla doppia cittadinanza per i nostri connazionali residenti in Spagna, sottolineando il contributo che il Parlamento può dare al rafforzamento dei rapporti bilaterali tra i due paesi". (focus/aise)