La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise - Il 10 febbraio è stata celebrata a Buenos Aires, al Santuario Nuestra Señora Madre de los Emigrantes, una Messa commemorativa di Padre Sante Cervelin in occasione del Giorno del Ricordo.
Diversi gli italo-discendenti che hanno parlato durante la cerimonia, tra cui Ana María Marinkovich, esule giuliano dalmata e rappresentante della Federazione dei Circoli Giuliani, e il Console Generale, Carmelo Barbera, che ha letto il discorso del Presidente Mattarella, e il Presidente di FdI Argentina, Ezequiel Toti, che ha letto un messaggio del Senatore Roberto Menia, padre della legge per il Giorno del Ricordo.
Presenti all'iniziativa anche Franco Arena, punto di riferimento storico della comunità italiana, collaboratore di Mirko Tremaglia, Leonardo Schifani, segretario generale di FdI Argentina e Presidente di Identitalia, Gianfranco Tuzzi, Presidente Onorario della Federazione dei Circoli Giuliani Argentina, Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini – Sezione Argentina e membro del Consiglio Direttivo di Feditalia, Jose Laurino, Rita Lembo e Antonio Nesci della FACIA, il consigliere Michele di Biasi del coro degli alpini, e i membri di una delegazione della Gioventù Nazionale arrivati dall'Italia.
Giuseppe Incarbone è stato nominato nuovo vice-coordinatore della Lega in Romania. A complimentarsi con lui, il deputato della Lega eletto in Europa, Simone Billi: "sono certo che saprà svolgere con dedizione e competenza il suo compito".
La sua nomina, secondo Billi, "è un forte segnale della crescita della Lega Salvini Premier in Romania". Assieme al coordinatore Michelangelo Rosso, Incarbone "saprà come farla crescere e rafforzare ulteriormente.
Giuseppe è infatti una persona capace e determinata che saprà rappresentare al meglio gli interessi degli italiani in Romania".
Billi ha infine augurato a Incarbone "un proficuo lavoro e un mandato pieno di successi".
“Una delle pagine più buie della storia italiana, purtroppo strumentalizzata da tutte le forze politiche. Il 10 febbraio è una data simbolo che fa da monito per non dimenticare gli orrori del nostro passato”. Così Francesca La Marca, senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, in occasione del Giorno del ricordo che si celebra domani, 10 febbraio.
“Più di 250.000 italiani furono costretti a lasciare le proprie terre per emigrare altrove, più di 5,000 persone vennero uccise brutalmente dai movimenti di liberazione Jugoslavi, italiani ed italiane gettati nelle foibe vivi o morti solo perché considerati diversi, solo perché avevano tradizioni differenti o perché parlavano un dialetto sconosciuto”, ricorda la parlamentare. “Cacciati dalle proprie terre e mal visti in Italia. Una delle pagine più buie della nostra storia che va riletta di volta in volta per non dimenticare, per non ripetere”.
“In questa giornata così importante, - conclude – il mio pensiero va alla grandissima comunità giuliano-dalmata nel mondo, comunità che con la sua capacità creativa, il caratteristico saper fare, lo spiccato senso di famiglia e la grande resilienza maturata, ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del tessuto sociale di ogni società della quale sono entrati a far parte”. (focus/aise)