La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise – “Non possiamo permettere che incertezze legislative o ritardi amministrativi si traducano in penalizzazioni per cittadini che hanno agito in buona fede e secondo le regole. La rete consolare deve essere un presidio di certezza e non di disorientamento”. Così Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, annunciando la presentazione di un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sull’applicazione della nuova legge sulla cittadinanza.
La segnalazione, proveniente anche dall’Assemblea Continentale dell’America Latina del CGIE, conferma che centinaia di cittadini presso i consolati di Buenos Aires, La Plata e Mar del Plata, con appuntamenti fissati tra il 28 marzo e il 24 maggio 2025 per il riconoscimento della cittadinanza, si sono trovati nell’impossibilità di presentare la domanda. La normativa in fase di conversione avrebbe infatti comportato il rigetto automatico delle richieste, con perdita della tassa consolare e della documentazione depositata.
Una gestione disomogenea della rete consolare italiana ha aggravato la situazione: mentre in Paesi come il Brasile gli appuntamenti sono stati sospesi e riprogrammati in modo coordinato, in Argentina si sono registrate prassi divergenti tra sedi diverse, con conseguenti disparità di trattamento e incertezza per gli utenti.
Nell’interrogazione, Porta chiede al MAECI di spiegare l’assenza di una direttiva chiara e uniforme, di intervenire per riprogrammare gli appuntamenti fissati nel periodo critico e di adottare misure strutturali per garantire trasparenza, equità e coerenza operativa in tutta la rete diplomatica e consolare.
“Il rispetto dei cittadini passa attraverso un’amministrazione che funziona, parla con una voce sola e tutela chi si affida alle nostre istituzioni”, conclude il deputato. “È necessario un intervento rapido e credibile per ristabilire fiducia e garantire che episodi di questo tipo non si ripetano”.
“Grazie al nostro emendamento approvato questa mattina in Commissione Finanze, si va a correggere un provvedimento che sarebbe risultato altrimenti zoppo: oltre all’esenzione IMU, infatti, sarà dimezzata anche la TARI (la tassa sui rifiuti) per i cittadini che si sono trasferiti all’estero e che possiedono immobili, non locati o concessi in comodato d’uso, nei piccoli comuni in Italia”. Lo dichiara la deputata Federica Onori, responsabile di Azione per gli italiani all’estero e componente della commissione Esteri di Montecitorio.
“Un passo avanti importante per riconoscere concretamente il legame che i nostri connazionali mantengono con il Paese”, commenta la parlamentare eletta in Europa. “Molte di queste case vengono utilizzate solo durante le vacanze o le festività, rimanendo chiuse per la maggior parte dell’anno. Eppure i loro proprietari continuavano a pagare per intero la tassa sui rifiuti, come se quegli immobili generassero produzione ordinaria di rifiuti. Una stortura che chiedevamo di correggere da tempo”.
“Questa è una battaglia che portiamo avanti da tempo: già nel 2023 – ricorda Onori - una proposta di legge a mia prima firma chiedeva di estendere ai cittadini AIRE sia l’esenzione IMU sia la riduzione della TARI. Oggi, grazie alla tenacia del lavoro di Azione, durato quasi due anni, il provvedimento arriva in aula completo. Con l’approvazione del nostro emendamento, siamo riusciti ad ottenere un risultato concreto e atteso che rende il sistema più equo per tutti. Era fondamentale evitare che il beneficio dell’esenzione IMU fosse vanificato dai costi della TARI. Continueremo a lavorare – conclude – affinché i diritti dei nostri connazionali all’estero siano riconosciuti pienamente perché la loro relazione con l’Italia non sia mai penalizzata ma valorizzata”.
È entrata in vigore in Australia la legge che vieta l’accesso ai social media ai minori di 16 anni. Una norma che il Senatore del Pd eletto proprio in Australia, Francesco Giacobbe, ha accolto con grande soddisfazione e che secondo lui “dimostra concretamente che un modello alternativo all’uso indiscriminato dei social e dello smartphone tra i più giovani è possibile”.
“L’esperienza australiana – ha affermato Giacobbe – ci dice chiaramente che quando c’è volontà politica si possono introdurre misure efficaci per proteggere i nostri ragazzi. La legge è ora operativa e rappresenta un punto di riferimento internazionale: non un freno alla tecnologia, ma un modo per garantire che la tecnologia non condizioni negativamente lo sviluppo umano e sociale delle nuove generazioni”.
Il Senatore dem ha quindi sottolineato come il successo del percorso australiano, sostenuto da una larga convergenza parlamentare, sia la prova che su temi di tutela dei minori è possibile costruire una solida alleanza bipartisan, mettendo al centro il benessere delle famiglie e delle comunità, non gli interessi delle piattaforme digitali.
“È arrivato il momento di accelerare anche in Italia su una proposta condivisa, seria e credibile – ha evidenziato quindi Giacobbe –. Il Parlamento deve assumersi la responsabilità di approvare una riforma che, sull’esempio australiano, introduca limiti chiari, strumenti di controllo efficaci e una cornice educativa che accompagni bambini, adolescenti e famiglie nell’uso equilibrato del digitale.”
Giacobbe ha inoltre ribadito che la tutela dei minori non può essere demandata esclusivamente ai genitori o alle scuole, ma richiede una piena assunzione di responsabilità anche da parte delle aziende tecnologiche: “Le piattaforme devono collaborare con i governi e non ostacolare processi che hanno come unico obiettivo la protezione dei giovanissimi. La transizione digitale deve essere sostenibile e rispettosa della vulnerabilità dei minori.”
Il Senatore eletto all’estero ha dunque confermato il proprio impegno a promuovere un dibattito politico maturo e costruttivo sul tema anche in Italia, lavorando insieme ai colleghi che già condividono la necessità di un intervento legislativo forte e unitario. “L’esperienza australiana – ha concluso – ci offre una strada percorribile. Ora sta a noi avere il coraggio di seguirla”. (focus\aise)