La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – “Questo Governo continua a mancare di rispetto agli italiani all’estero ignorando costantemente le nostre questioni, puntualmente sollevate in alcune interrogazioni, come quella sul riconoscimento reciproco delle patenti di guida Italia-Québec, trattative che vanno avanti da anni, o come quella sulla stipula di convenzioni bilaterali di sicurezza sociale tra Italia e Messico. Il Viceministro Bignami (Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) e il Sottosegretario Silli (Sottosegretario agli Esteri con delega alle relazioni bilaterali con Canada e Messico e agli italiani nel Mondo), nonostante le mie numerose sollecitazioni, ancora non hanno formulato delle risposte”. Ad affermarlo è stata la Senatrice Francesca La Marca, eletta in Centro e Nord America con il Pd.
La Senatrice La Marca, lo scorso anno, ha presentato più volte un’interrogazione sul riconoscimento reciproco delle patenti di guida tra l’Italia e il Québec, a distanza di mesi, una in data 31 gennaio 2023 e l’altra il 29 novembre, ma non è ancora pervenuta nessuna risposta.
In merito alla convenzione di sicurezza sociale Italia-Messico, invece, la Sen. La Marca ha presentato un’interrogazione all’inizio dello scorso anno, il 28 febbraio 2023, ai Ministri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell'Economia e delle Finanze per comprendere quale sia la politica del Governo in relazione alla tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori italiani emigrati in Messico e dei lavoratori di tale Paese immigrati in Italia titolari di regolare permesso o carta di soggiorno.
“Dopo 11 mesi, il silenzio del Governo su questi due atti è assordante - ha concluso La Marca -. Caro Sottosegretario Silli, se lei ha veramente a cuore l’interesse degli italiani nel mondo, risponda al più presto alle mie due interrogazioni e dimostri di avere attenzione e interesse verso questa grande comunità che anche lei rappresenta”.
Federica Onori, deputata eletta in Europa, ha lasciato il Movimento 5 Stelle e si è unita ad Azione. Ad annunciarlo, in una conferenza stampa alla Camera, il leader di Azione, Carlo Calenda.
Onori, così come l'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo "hanno sempre mantenuto la barra dritta sull'Ucraina con coraggio e determinazione. Fino all'isolamento politico nel loro partito - ha spiegato Calenda -. Entrambi hanno sempre avuto ben chiaro che c'è un aggredito e un aggressore, come sanno da che parte stare tra Trump e Biden. Oggi entrano a far parte della comunità politica di Azione per questo: per la coerenza, l’assenza di ambiguità e la chiarezza sulle posizioni sulla politica estera e l’europeismo".
"La distanza dalla linea di politica estera del M5S, si è manifestata con i miei voti in aula, specie sui voti sull'Ucraina - ha spiegato Onori prendendo parola durante la Conferenza Stampa -. Mi sto riferendo ai voti durante la risoluzione sulla rifornitura di armi all'Ucraina di poche settimane fa, durante il quale ho convintamente votato per il supporto dell'Italia all'Ucraina. Non possiamo accettare una politica estera fatta con l'ambiguità".
"Perché Azione? Perché non ha mai tentennato, non è mai stata ambigua sui principi democratici, sui valori repubblicani, sull'importanza dell'Europa", ha chiarito la deputata eletta all'estero. "Perché - ha aggiunto ancora - non possiamo pensare ogni volta di arrivare alle elezioni europee con un crescente antieuropeismo un po' mascherato. Perché questa è un'ipocrisia che l'Italia non si può permettere e che una forza politica seria non si può permettere".
E infine, Onori ha spiegato di aver scelto il partito di Calenda "perché punta molto sui giovani, punta a un rapporto concreto con il mondo là fuori, le reti civiche, l'associazionismo, perché ha un'idea chiara di Europa e di politica estera. E noi saremo con entusiasmo, umiltà e serietà a disposizione di questo progetto politico. Ci rimbocchiamo le maniche".
"La dignità degli anziani è un indicatore del progresso sociale di una nazione. Le riforme delle pensioni sono un passo necessario per assicurare che nessun individuo debba affrontare la vecchiaia nell'insicurezza". Con questa frase di Alcide De Gasperi il Partito Democratico in Svizzera rilancia il suo sostegno alla campagna per la tredicesima rendita AVS per cui gli svizzeri voteranno il prossimo 3 marzo.
Tre, scrive Dario Natale, Coordinatore della segreteria Pd Svizzera, le ragioni per votare “sì”: “Crescente Costo della Vita: affitti, premi delle casse malati e generi alimentari diventano sempre più cari. Dobbiamo agire ora per garantire che gli anziani possano affrontare questi costi senza preoccupazioni; Diminuzione delle Rendite delle Casse Pensioni: non possiamo fare affidamento solo sul secondo pilastro. La tredicesima rendita AVS è la chiave per sostenere coloro che hanno contribuito per tutta la vita al nostro Paese; tutte le persone che hanno lavorato e contribuito alla propria pensione per tutta la vita meritano una pensione dignitosa”.
“Questa campagna – conclude Natale – è la nostra occasione per far sentire la nostra voce e garantire che tutti possano godere di una pensione che rifletta il loro impegno”.
In vista del voto saranno organizzati diversi incontri informativi in diverse località della Svizzera. (focus\aise)