La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – “Una delle pagine più buie della storia italiana, purtroppo strumentalizzata da tutte le forze politiche. Il 10 febbraio è una data simbolo che fa da monito per non dimenticare gli orrori del nostro passato”. Così Francesca La Marca, senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, in occasione del Giorno del ricordo che si celebra domani, 10 febbraio.
“Più di 250.000 italiani furono costretti a lasciare le proprie terre per emigrare altrove, più di 5,000 persone vennero uccise brutalmente dai movimenti di liberazione Jugoslavi, italiani ed italiane gettati nelle foibe vivi o morti solo perché considerati diversi, solo perché avevano tradizioni differenti o perché parlavano un dialetto sconosciuto”, ricorda la parlamentare. “Cacciati dalle proprie terre e mal visti in Italia. Una delle pagine più buie della nostra storia che va riletta di volta in volta per non dimenticare, per non ripetere”.
“In questa giornata così importante, - conclude – il mio pensiero va alla grandissima comunità giuliano-dalmata nel mondo, comunità che con la sua capacità creativa, il caratteristico saper fare, lo spiccato senso di famiglia e la grande resilienza maturata, ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del tessuto sociale di ogni società della quale sono entrati a far parte”.
“Spiace constatare che, da quanto risulta, tutti i gruppi parlamentari presenti in Commissione Finanze della Camera abbiano ieri concordato l’adozione del testo base presentato dal collega Toni Ricciardi sulla fiscalità degli italiani residenti all’estero. Il testo riguarda infatti soltanto l’Imu, mentre esclude la Tari, che dovrà essere inclusa in un altro iter legislativo, allungando i tempi in maniera notevole”. Così Federica Onori, deputata di Azione-Per-Renew Europe, in una nota a commento quanto accaduto mercoledì in Commissione Finanze.
“Per l’ennesima volta, - accusa Onori, che aveva presentato una proposta di legge in merito – a rimetterci saranno gli italiani all’estero: se si fosse voluto veramente aiutare questa categoria di contribuenti, sarebbe bastato adottare la proposta di legge che avevo presentato, la prima in questa legislatura in materia di fiscalità per gli italiani all’estero. Quel testo aveva a oggetto sia l’Imu che la Tari e, per quest’ultima, proponevo di fissare un tetto massimo esigibile dai Comuni”.
“Curiosamente, questa mia proposta di legge era stata anche sottoscritta dal collega Ricciardi che, evidentemente, ne condivideva impostazione e contenuto. Peccato osservare – conclude – che ora il collega abbia cambiato idea: a rimetterci saranno solo i nostri concittadini all’estero”
Istituire un Fondo per la creazione in Italia di start-up innovative da parte di cittadini italiani residenti all’estero e dei loro discendenti. Questo il contenuto di un emendamento al Disegno di Legge “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti” depositato dalla senatrice Pd Francesca La Marca.
Il ddl approderà nell’Aula di Palazzo Madama nelle prossime settimane.
L’emendamento permetterebbe di includere nelle agevolazioni previste dal Disegno di Legge anche ragazzi italiani che risiedono all’estero ma che intendano avviare una start-up innovativa sul territorio italiano, prevedendo la concessione a fondo perduto di un importo fino ad un massimo di 250.000 euro.
“Ho voluto presentare questo emendamento al DDL per la promozione e lo sviluppo di start-up innovative – spiega La Marca - perché ritengo che possa essere doppiamente utile, utile ai tanti ragazzi, oriundi italiani nel mondo, a permettere loro di conoscere meglio il Paese d’origine per cui nutrono un grande affetto e dall’altro lato, contribuire, con le loro competenze e creatività maturate all’estero, allo sviluppo economico dell’Italia”.
“Voglio sperare - conclude La Marca - che questa maggioranza riconosca il valore della misura proposta e che voglia approvare l’emendamento nel momento in cui si presenterà in Aula, più per il bene e lo sviluppo economico dell’Italia stessa che degli italiani nel mondo”. (focus\aise)