La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – Nicola Carè, deputato PD eletto in Australia, ha partecipato il 1 marzo al convegno “Definanziare la disinformazione”, promosso dal Comitato Atlantico Italiano e dalla Balkan Free Media Iniative (BFMI), un’organizzazione internazionale impegnata nel campo della libertà di stampa e che si occupa del rapporto tra istituzioni politiche e media.
“Insieme ad esperti del settore e professionisti dei media, abbiamo discusso su come contrastare la diffusione della disinformazione e difendere i valori democratici”, racconta Carè, per il quale “è fondamentale costruire un sistema immunitario forte per proteggere la verità e promuovere una informazione di qualità. Insieme possiamo vincere questa battaglia e preservare la democrazia”.
I lavori moderati dal giornalista Andrea Bonanni (La Repubblica), sono stati introdotti dal presidente Lorenzo Cesa e hanno visto la partecipazione di Antoinette Nikolova (Balkan Free Media Initiative), Giacomo Lasorella (Autorità Garanzie nelle Comunicazioni AGCOM), Peter Horrocks CBE (Ofcom, già direttore della BBC), Gianni Riotta (LUISS Data Lab), Sarah Kay Wiley (Check My Ads Institute), Alessio De Giorgio (Il riformista), Stefano Mele (Comitato Atlantico Italiano), Alex Orlowski (Associazione Stophate&fake e Metatron Analytics) e Alberto Barachini (sottosegretario di Stato con delega all’informazione e all’editoria).
Il coordinatore del MAIE Messico, Giovanni Buzzurro, ha condiviso tramite il portale del MAIE Nord America “una storia di resilienza e impegno che porterà a significativi miglioramenti nel settore sanitario messicano”. Come riporta l’articolo pubblicato dal portale, “attraverso una serie di collaborazioni e partenariati con istituzioni italiane di eccellenza, Buzzurro ha dimostrato come sia possibile superare le sfide e realizzare cambiamenti positivi.
La Sfida della Salute
Un anno e mezzo fa, la vita di Giovanni Buzzurro è stata sconvolta da un grave problema di salute che ha richiesto un intervento chirurgico delicato. In Messico, le soluzioni sembravano essere limitate, ma grazie alla sua determinazione e alla ricerca di alternative, Buzzurro ha trovato supporto in Italia, dove l’operazione è stata eseguita con successo.
La Collaborazione con l’Ismett di Palermo
Il dottor Rosario Lombardo, direttore del personale dell’Ismett di Palermo, ha giocato un ruolo chiave nell’aiutare Buzzurro a realizzare il suo obiettivo. Attraverso una collaborazione mirata, medici messicani avranno l’opportunità di formarsi presso questa struttura di eccellenza, apprendendo le migliori pratiche nel campo dei trapianti di fegato e pancreas.
L’Accordo con l’Università BUAP di Puebla
Grazie anche al sostegno del prof. Giuseppe Lo Brutto, coordinatore MAIE Stato di Puebla e direttore di facoltà presso l’Università BUAP di Puebla, è stato possibile formalizzare un accordo che prevede lo scambio di conoscenze e la formazione di medici e infermieri messicani in Italia. Questa partnership rappresenta un passo significativo verso il miglioramento delle risorse umane nel settore sanitario messicano.
Progetti Futuri
Il primo affiancamento tra medici messicani e italiani è previsto per marzo, seguito da ulteriori fasi che coinvolgeranno infermieri e altri professionisti della salute. Buzzurro sottolinea che questo è solo l’inizio di una serie di progetti volti a rafforzare i legami tra Italia e Messico nel campo della sanità, dimostrando il potenziale della collaborazione internazionale.
Conclusioni
Il racconto di Giovanni Buzzurro è un esempio di determinazione e successo nel superare le sfide nel settore sanitario. Attraverso la sua esperienza personale e le collaborazioni instaurate con istituzioni italiane di eccellenza, Buzzurro ha dimostrato come sia possibile realizzare cambiamenti positivi e migliorare la qualità della vita dei cittadini in Messico”.
“Era il 1° marzo 1961 quando giunsero sulla base aerea di Rivolto (Udine) i primi sei velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante” e nacque così il nucleo originario delle nascenti Frecce Tricolori che sono conosciute, apprezzate e portano in tutto il mondo il nostro Tricolore”. Così Nicola Carè, deputato del Pd eletto all’estero, componente della commissione Difesa e vicepresidente della sottocommissione Difesa e Sicurezza dell’Assemblea parlamentare NATO, nel 63° anniversario delle Frecce Tricolore.
“Sono un simbolo di italianità e senso di appartenenza”, ha osservato Carè, “ma anche dei valori e della professionalità di tutte le forze armate, nonché l’espressione delle capacità dell’industria nazionale e di tutto il sistema Paese”. (focus\aise)