La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – “Nonostante il lodevole impegno profuso dall'Ambasciata d'Italia a Santo Domingo, nonostante gli sforzi di funzionari e impiegati - che ringraziamo per il loro lavoro -, continuiamo a raccogliere non poche lamentele da parte di alcuni connazionali, per ciò che riguarda i servizi consolari in Repubblica Dominicana“. A dichiararlo in una nota alla stampa è Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE.
“Sappiamo che le criticità esistenti sono dovute soprattutto alla mancanza di personale”, afferma Odoguardi, “proprio per questo come Movimento Associativo Italiani all’Estero abbiamo sollecitato più volte maggiori risorse umane ed economiche da destinare all'Ambasciata d'Italia in Repubblica Dominicana. Lo abbiamo fatto attraverso interrogazioni parlamentari e colloqui formali con i responsabili amministrativi e politici competenti per le questioni che riguardano gli italiani nel mondo”, ricorda il vicepresidente MAIE. “Ogni volta ci hanno rassicurato sull'invio di nuovo personale; tuttavia ad oggi la sede diplomatica in RD è ancora sotto organico”.
“Insisteremo, continueremo a sollecitare, a fare pressione“, assicura Odoguardi, sottolineando che “la priorità del MAIE è sempre stata la battaglia a favore di servizi consolari rapidi ed efficienti. Lo abbiamo dimostrato anche con l'importante lavoro svolto durante la presenza del nostro presidente Ricardo Merlo nel governo italiano, come sottosegretario alla Farnesina”, rammenta. “Gli italiani della RD, come quelli di tutto il mondo, hanno diritto di ricevere servizi degni di un Paese civile quale l'Italia si vanta di essere", conclude infine Odoguardi.
Intervenendo a Napoli al Meet-Forum sul turismo delle radici organizzato da “Destination Italia”, il deputato eletto all’estero con il Pd, Fabio Porta, ha rivendicato il ruolo delle comunità estere e della loro rappresentanza nell’ideazione e proposizione del progetto: “Da almeno dieci anni parliamo di “viaggi delle radici”, e dall’inizio del mio mandato sono stato impegnato direttamente nel dimostrare come gli italiani all’estero vadano considerati per quanto possono apportare al sistema Italia e non più per rappresentare un “problema consolare””.
A conferma di ciò, il deputato del Pd ha citato la sua legge approvata nel 2016 che restituisce ai consolati il 30% di quanto riscosso con le pratiche di cittadinanza, “un esempio concreto di quanto le nostre grandi collettività costituiscano una risorsa e non un problema, anche per la nostra rete consolare”.
Sul progetto in corso, ossia sul “turismo delle radici”, l’On. Porta ha ricordato di essere sempre stato “un grande sostenitore del progetto e proprio per questo un altrettanto severo critico delle debolezze o incongruenze dello stesso”. Il parlamentare eletto in Sudamerica, primo firmatario di una risoluzione presentata in commissione affari esteri della Camera dei Deputati sottoscritta da altri deputati del Partito Democratico, ha confermato a Napoli “le sue preoccupazioni per alcune evidenti criticità del progetto del MAECI, a partire dallo scarso coinvolgimento delle maggiori collettività italiane nel mondo”.
“Un anniversario ricco di significato per l'Alleanza Atlantica”. A dirlo è stato Nicola Carè, deputato del Pd eletto nell’assemblea parlamentare della NATO e vicepresidente della sottomissione difesa e sicurezza, unendosi alla celebrazione dei 75 anni di impegno per la pace e la sicurezza globale.
Carè ha dunque voluto realizzare un tributo “alla determinazione e alla solidarietà che hanno caratterizzato questa straordinaria alleanza, ispirando speranza e collaborazione per un futuro luminoso. Insieme - conclude- possiamo superare le sfide e costruire un mondo migliore per tutti”.
“Questa lunga strada percorsa insieme, caratterizzata da determinazione e unità, ci ispira a guardare al futuro con ottimismo. Con la collaborazione e il sostegno reciproco, possiamo affrontare le sfide che ci attendono e costruire un mondo migliore per le generazioni future”, ha chiosato infine il deputato dem. (focus\aise)