La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – "Nel corso della prossima visita in Brasile del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario dei 150 anni di emigrazione italiana nel Paese sudamericano, la nostra collettività non solo si stringerà intorno ad uno dei Presidenti più amati della storia repubblicana ma coglierà anche l’occasione per ricordare e sollecitare la soluzione di alcune importanti problematiche che riguardano i loro diritti sociali, previdenziali e fiscali". A dirlo è stato il deputato del Pd eletto in Sud America, Fabio Porta.
Porta ha spiegato come il suo primo auspicio è che finalmente possa essere annunciato "il rinnovo dell'accordo bilaterale sul riconoscimento delle patenti di guida; un importante accordo che dopo anni di rivendicazioni e trattative fu approvato nel 2017 e la cui vigenza è scaduta da un anno e mezzo causando pesanti disagi alle comunità brasiliane in Italia ed italiana in Brasile".
Ma ci sono altri due importantissimi accordi tra Italia e Brasile che attendono da anni un aggiornamento ed un rinnovo, spiega il deputato dem: "proprio in questi giorni ho presentato infatti una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia e delle Finanze dove ho evidenziato la necessità di riaprire i negoziati con il governo brasiliano per porre fine finalmente – dopo più di 20 anni di palesi ingiustizie, equivoci, incomprensioni tra i due Stati – all’iniquo e molesto fenomeno della doppia imposizione fiscale delle pensioni italiane pagate in Brasile che quando superano un certo importo vengono tassate in maniera concorrente dai due Paesi con l’aggravante che i titolari pensionati italiani non usufruiscono del credito di imposta da parte del Brasile (così come previsto invece dalla Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali attualmente in vigore) a causa di una interpretazione discordante da parte delle autorità competenti dei due Paesi contraenti di alcuni articoli della stessa convenzione. È un problema annoso le cui conseguenze le pagano i nostri pensionati in Brasile soggetti a doppia tassazione, a volte inconsapevolmente, delle loro già misere pensioni".
Porta ha dunque spiegato di ritenere utile e necessario ribadire "l’improrogabile esigenza di procedere in tempi possibilmente brevi al rinnovo della Convenzione di sicurezza sociale con il Brasile che risale addirittura al 1977 (Protocollo aggiuntivo dell’Accordo di emigrazione del 1965) e che quindi a quasi cinquanta anni dalla sua entrata in vigore, è oramai diventato un accordo obsoleto che nonostante i numerosi negoziati tra i due Paesi avvenuti negli anni ‘90 per realizzare il necessario aggiornamento, non è stato ad oggi ancora rivisto e rinnovato. E' utile evidenziare che l’Accordo bilaterale attualmente in vigore esclude dal campo di applicazione soggettivo, e quindi da ogni tutela previdenziale, sia i dipendenti pubblici che i liberi professionisti i quali, tra l’altro, non possono totalizzare i periodi di contribuzione versati nei due Paesi al fine di maturare un diritto previdenziale, creando così una intollerabile disparità di trattamento con i dipendenti privati. Inoltre, l’Accordo in vigore non prevede la totalizzazione multipla, cioè la possibilità di totalizzare i contributi versati in Paesi terzi; non contempla nel campo di applicazione 'ratione materiae' i trattamenti di disoccupazione e le prestazioni familiari; è un accordo disorganico e a volta ambiguo per quanto riguarda l’applicabilità della tutela sanitaria, mentre invece servirebbero disposizioni più complete e chiare in materia di assistenza medica, farmaceutica, protesica, odontoiatrica, ambulatoriale e ospedaliera".
Porta ha assicurato dunque di "far presente alle autorità competenti dei due Paesi che è oramai improcrastinabile - alla luce della evoluzione dei sistemi previdenziali italiano e brasiliano dal 1977 ad oggi, dello sviluppo di nuove mobilità internazionali di soggetti postulanti nuovi diritti e tutele nonchè delle carenze dell’accordo di sicurezza sociale attualmente in vigore tra Italia e Brasile in materia di soggetti e rischi tutelati, nei settori previdenziale, assistenziale e sanitario – l’avvio dei negoziati per il rinnovo dell’accordo", ha concluso.
Si terrà oggi, 1° luglio, alle ore 14.30, nella sala stampa della Camera dei Deputati, la presentazione del progetto “Nuovi Radicamenti. Tra Identità Individuale e Patrimonio Comune”. L’iniziativa è promossa dai deputati del Pd eletti all'estero, Fabio Porta e Nicola Carè.
Il progetto vede coinvolti 18 comuni calabresi vincitori del “Bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in occasione del “2024 – Anno delle Radici Italiane” del MAECI.
Durante l'evento interverranno Gianluca Gallo - Assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare e alle Politiche sociali e per la famiglia della Regione Calabria; Giuseppe Sommario - ricercatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e direttore del Festival delle Spartenze; il sociologo Giuseppe Petrucci; Claudia Carbone - Avvocata a New York; Rosaria Anele - Rappresentante della comunità calabrese a Porto Alegre; Parlamentari della Repubblica italiana; Rappresentanti delle comunità italiane all’estero e i Sindaci dei 18 comuni protagonisti dei ‘Nuovi Radicamenti’. Modera l’incontro: Gianni Lattanzio, segretario generale ICPE.
Il progetto “Nuovi Radicamenti. Tra Identità Individuale e Patrimonio Comune” ha l’obiettivo di raccontare l’emigrazione antica e nuova che ha colpito i 18 comuni calabresi che si sono aggregati per fare rete, per permettere ai viaggiatori di riconnettersi con le proprie origini e, allo stesso tempo, valorizzare i patrimoni naturali e culturali unici dell’intera Calabria. Nuovi Radicamenti si propone di offrire strumenti che permettano ai viaggiatori delle radici di ritornare in modo pieno nel luogo d’origine, di riconnettersi in modo totale con una storia, spezzatasi in seguito alle tante partenze.
La costituzione di una forma aggregata favorisce il riposizionamento competitivo delle destinazioni attrattive, attraverso la valorizzazione integrata di risorse di competenza territoriale. Mare, montagna, e collina delineano scenari diversi, luoghi che non sono semplicemente destinazioni “tipiche”, ma testimoni viventi delle storie e delle tradizioni plasmate da tante generazioni.
L’obiettivo è creare un viaggio, in cui ogni passo rivela leggende, storie, tradizioni, antichi percorsi di migranti.
I comuni aggregatisi con delibera di giunta sono: Badolato, Isca, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (Provincia di Catanzaro); Aieta, Morano, Paludi (Provincia di Cosenza); Brognaturo, Cardinale, Mongiana, Monterosso Calabro, Fabrizia, Nardodipace, Polia, San Nicola da Crissa, Spadola, Simbario, Vallelonga, Zaccanopoli (Provincia di Vibo Valentia).
L'Italia sta vivendo una rilevante crisi demografica, scendendo sotto la soglia psicologica dei 60 milioni di abitanti. Questo dato, certificato dall'Istat e da altri centri di ricerca, è solo parzialmente mitigato dalla presenza di stranieri, che rappresentano l'8,7% della popolazione. La situazione è ulteriormente aggravata dalla diminuzione della popolazione giovane, un fenomeno attribuibile anche alla crescente attrattività dell'estero per opportunità di realizzazione professionale e personale. Secondo i dati forniti da Eures, ad esempio, tra il 2011 e il 2021, ben 18.000 "cervelli" hanno lasciato il paese.
In questo contesto, l’on. Fabio Porta, eletto nella circoscrizione dell’America Meridionale, e il coordinatore nazionale del "Comitato 11 ottobre di iniziativa sugli italiani all’estero", Aldo Aledda, hanno espresso soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno del CGIE che chiede la sollecita approvazione della proposta di legge tesa a semplificare l'ingresso in Italia dei discendenti degli italiani all'estero con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di spopolamento e denatalità.
Elaborata con il contributo del "Comitato 11 ottobre" e presentata dal deputato Porta nel settembre 2023, la proposta - sottoscritta da diversi parlamentari - mira alla semplificazione delle procedure di ingresso tramite un apposito visto consolare, che potrà essere convertito in permesso di soggiorno permanente dal Comune di residenza, una volta ottenuta la certificazione delle competenze linguistiche e culturali e depositata la documentazione per il riconoscimento dei titoli di studio e professionali. La proposta, inoltre, prevede una serie di agevolazioni fiscali per chi decide di ospitare i giovani che rientrano in Italia.
Gli attori coinvolti nella realizzazione delle misure previste dalla proposta sono: lo Stato, che garantirà sconti fiscali alle famiglie ospitanti; le istituzioni locali (regioni ed enti locali), che promuoveranno politiche di contrasto allo spopolamento e agevoleranno il ritorno dei corregionali; l’associazionismo di emigrazione, che svolgerà un ruolo fondamentale di promozione e informazione sulle possibilità e modalità di rientro; i patronati, i sindacati, gli istituti culturali e gli enti di formazione professionale all’estero, che contribuiranno a formare e a preparare l’arrivo in Italia.
Il "Comitato 11 ottobre di iniziativa per gli italiani nel mondo", come ha spiegato Aledda, proporrà nei prossimi mesi una serie di incontri con tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di sostenere l’iter parlamentare della proposta di legge che rappresenta uno strumento efficace per contrastare la crisi demografica italiana e lo spopolamento delle aree interne del nostro Paese. (focus\aise)