La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – "Un forte messaggio a difesa della libertà di stampa e dei diritti fondamentali". Così, Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, ha commentato l'assegnazione del Premio Sakharov 2025 alla giornalista georgiana Mzia Amaglobeli e al reporter bielorusso Andrzej Poczobut.
"Entrambi sono detenuti per aver esercitato il diritto di informare e di dissentire, simboli di un giornalismo che non si piega alla censura e alla paura - ha commentato su X -. L’Europa deve continuare a sostenere chi, come loro, rischia la propria libertà per difendere quella di tutti".
Promuovere una “revisione delle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali” per “assicurare un trattamento fiscale equo tra pensionati pubblici e privati residenti all'estero”. A chiederlo è Toni Ricciardi, deputato Pd eletto in Europa, che ha presentato in merito una interrogazione ai Ministri dell'economia Giorgetti, degli affari esteri Tajani e del lavoro Calderone.
“In base alla Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Germania ratificata con legge del 24 novembre 1992, n. 459 i pensionati italiani residenti all'estero sono soggetti a regimi fiscali differenti a seconda della natura della pensione percepita”, ricorda il deputato nella premessa. “In particolare, - evidenzia Ricciardi – ai sensi dell'articolo 19 della citata Convenzione, le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale sono imponibili soltanto in questo Stato quindi se la pensione è corrisposta per servizi resi allo Stato italiano come le pensioni derivanti da lavoro pubblico (ex Inpdap o gestione pubblica Inps) l'Italia mantiene il diritto esclusivo di tassare tale pensione, anche se il beneficiario risiede in Germania”.
“Diversamente, - precisa il parlamentare dem – le pensioni derivanti da lavoro privato (gestione Inps ordinaria) sono tassate esclusivamente nel Paese di residenza del beneficiario ai sensi dell'articolo 18 della stessa Convenzione il quale stabilisce, fatte salve le disposizioni del citato articolo 19, che le pensioni e altre remunerazioni analoghe sono imponibili soltanto nello Stato di residenza”.
“Tale distinzione, frutto della normativa pattizia internazionale e delle regole fiscali interne, - osserva Ricciardi – produce una evidente disparità di trattamento tra contribuenti che hanno svolto carriere lavorative diverse, ma che oggi risiedono stabilmente all'estero; così alcuni pensionati pubblici italiani residenti in altri Stati membri dell'Unione europea si trovano a dover versare l'Irpef in Italia, pur non beneficiando dei servizi pubblici nazionali e senza poter usufruire dei regimi agevolativi o delle detrazioni previste nel Paese di residenza”.
Il deputato, quindi, ricorda che “diversi enti di tutela dei connazionali all'estero e associazioni di pensionati hanno più volte segnalato l'iniquità della disciplina chiedendo un intervento legislativo volto a ristabilire una condizione di equità tra i percettori di redditi pensionistici anche in considerazione della crescente mobilità dei lavoratori europei e del principio di non discriminazione fiscale sancito dall'articolo 45 del Trattato sul funzionamento dell'Unione, europea”.
Ai Ministri, Ricciardi chiede di sapere “se intendano promuovere, anche in sede internazionale, una revisione delle convenzioni contro le doppie imposizioni e adottare iniziative normative per modifiche della disciplina volte ad assicurare un trattamento fiscale equo tra pensionati pubblici e privati residenti all'estero, evitando disparità non più coerenti con i principi di uguaglianza e con l'attuale quadro europeo della mobilità dei lavoratori”.
“Il 20 ottobre, presso la prestigiosa Union League di Philadelphia, è stato premiato il Generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, giunto negli Stati Uniti con la sua famiglia. L’evento è stato un successo, con circa 500 presenti, italiani e americani onorati dalla presenza del Generale”. A darne notizia è Simone Billi, deputato eletto in Europa e capogruppo della Lega in Commissione Esteri, oltreché presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo.
“L’artefice di questo evento – continua il deputato – è stato l’On. Amato Berardi, tra i fondatori della NIAPAC (National Italian American Political Action Committee), coadiuvato dall’avvocato Scott Sigman, che ha fatto anche da Maestro di Cerimonie, e dal prestigioso aiuto dell’avvocato Massimiliano Tommasiello. Presenti molte autorità locali tra cui il senatore Vincent Fumo, l’avvocato Larry Farnese, il congressman Curt Weldon, Leo Holt del porto di Philadelphia, i giudici Garcia, Girossi, De Cicco e Furlong, i rappresentanti della polizia (Capitani Colombo e LaSalle, Ispettore Bologna, First City Troop Jack Tomarchio), AJ Mattia della AMC Corporation e Action Manufacturing, più tanti altri che sarebbe troppo lungo elencare, e coi quali mi scuso”.
“Il Generale – riporta Billi – nel suo discorso ha riconosciuto l’importanza della Union League di Philadelphia, fondata nel 1862. Ha ringraziato l’Onorevole Berardi perché vede in lui una persona instancabile nel mantenere e incrementare i rapporti tra l’Italia e gli Stati Uniti. Ha letto parole dette dal Presidente Trump che descrivono il legame tra le due nazioni. Il presidente della Union League Bob Cavalier ha presentato il premio “Union League Bowl” e ha invitato il Generale a tornare alla Union League in futuro. Il Congressman Curt Weldon ha premiato il Generale Masiello con un premio della S.M.A.R.T.”, conclude Billi che infine invia il suo “ringraziamento al Generale Masiello e all’On. Berardi per questo magnifico evento”. (focus\aise)