La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – Deputato Pd eletto in Sud America, Fabio Porta ha presentato un’interrogazione al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sulla messa in vendita della Casa d’Italia di Salvador (Bahia), bene tutelato di alto valore storico-culturale.
Nell’interrogazione, Porta chiede al Ministro se sia a conoscenza dei termini della procedura e delle implicazioni per il patrimonio e la comunità italo‑brasiliana; se intenda attivare, tramite Ambasciata e Consolato, un tavolo con le autorità brasiliane e con la proprietà per garantire preservazione integrale e continuità d’uso culturale; se ritenga opportuno promuovere clausole vincolanti che scongiurino esiti meramente speculativi con adeguati presidi di monitoraggio; se valuti strumenti di cooperazione e partenariati per una gestione sostenibile in linea con la diplomazia culturale italiana; e se possa riferire sui contatti con la collettività locale e sugli esiti delle interlocuzioni già avviate.
“Difendere la Casa d’Italia di Salvador – sottolinea Porta - significa difendere la memoria e il futuro della nostra comunità: chiediamo che ogni scelta escluda la speculazione e garantisca tutela integrale e uso culturale pubblico”.
“È inaccettabile che fondi europei e del PNRR possano finire, anche indirettamente, a soggetti riconducibili a oligarchi russi sottoposti a sanzioni internazionali. Eppure, secondo quanto riportato da un’inchiesta di Irpimedia, sembra che sia quello che succede per alcune vigne in Toscana”. Lo ha dichiarato la deputata di Azione eletta in Europa, Federica Onori, che sull’argomento ha depositato un’interrogazione a Tommaso Foti, Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR.
Nell’interrogazione, l’eletta all’estero ha chiesto all’esponente del Governo “quali misure concrete intenda prendere per evitare che i fondi pubblici finiscano a imprese e persone sottoposte a sanzioni. Ogni euro dei fondi europei deve essere speso in modo trasparente e nel pieno rispetto dei valori dell’Unione”.
Il Partito Liberaldemocratico ha partecipato all’inaugurazione della Liberal House a Bruxelles. L’evento, che si è tenuto il 4 novembre, ha segnato l’apertura ufficiale di uno spazio innovativo dedicato al dialogo, alla collaborazione e alla promozione dei valori liberali in Europa. Per il PDL vi ha preso parte il coordinatore del Belgio, Luca Boccardo.
La Liberal House riunisce sotto lo stesso tetto l’ALDE Party, l’European Liberal Forum, la Friedrich Naumann Foundation Europe e LYMEC, creando un punto di riferimento unico per il movimento liberale europeo. Durante la serata, i partecipanti hanno potuto assistere a interventi ispiratori, momenti di networking e attività interattive, in un clima di entusiasmo e apertura.
Per il PDL, la loro partecipazione ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare il legame con le principali realtà liberali europee e per portare il contributo delle idee e delle proposte del partito all’interno di una rete internazionale.
Durante l’evento, è stato particolarmente significativo “poter discutere e scambiare idee con esponenti di partiti liberali di diversi Paesi europei, tra cui Belgio, Polonia, Paesi Bassi e Regno Unito, a testimonianza dell’importanza di una rete internazionale sempre più coesa”.
“Siamo pronti a collaborare per costruire insieme un futuro più liberale e inclusivo per l’Europa”, ha concluso il PDL. (focus\aise)