Le forme del Made in Italy (2)

ROMA – focus/ aise – Sostenere le imprese e consolidare la conoscenza e la presenza della Pera dell’Emilia-Romagna Igp sui mercati italiani e esteri, promuovendone la partecipazione a fiere e manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale e finanziando attività di valorizzazione del prodotto. Così, La Regione Emilia-Romagna vuole continuare a investire nella frutticoltura di qualità, destinando quasi 730mila euro a sostegno della promozione e della valorizzazione di una delle sue eccellenze più celebri e apprezzate: la pera dell’Emilia-Romagna Igp.
I fondi saranno assegnati tramite il nuovo bando approvato dalla Giunta regionale e sono destinati a consorzi di tutela, consorzi di promozione economica e associazioni rappresentative degli operatori.
“Il comparto della pericoltura è un asset di grande valore per la nostra agricoltura – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi– ma da troppo tempo questo settore affronta difficoltà senza precedenti. Gelate tardive, grandinate, fenomeni meteo estremi sempre più frequenti, gravi problemi fitosanitari, hanno messo a dura prova, in questi anni, le aziende agricole e gli operatori della filiera. Con questo bando vogliamo dare un segnale forte: la Regione è al fianco dei produttori, con interventi mirati che sostengono la competitività delle imprese e la promozione e la visibilità dei nostri prodotti sui mercati nazionali ed esteri. Un intervento che assume ancora maggiore rilevanza alla luce dei nuovi dazi e tariffe, destinati a incidere significativamente sull’agroalimentare”.
“La pera dell’Emilia-Romagna Igp - conclude l’assessore - non è solo un prodotto agricolo di qualità certificata: è parte integrante dell’identità e dell’economia del nostro territorio, un simbolo che intendiamo valorizzare e difendere. Lavoriamo per garantire futuro e prospettiva a un comparto strategico, alle imprese e ai lavoratori che ogni giorno ne assicurano continuità e qualità”.
Il bando
Le risorse saranno concesse sotto forma di contributi a fondo perduto fino al 70% della spesa ammessa, con un importo minimo dei progetti non inferiore a 250mila euro.
Le domande dovranno essere presentate entro le ore 15 del 20 settembre 2025 all’indirizzo Pec agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it, utilizzando la modulistica disponibile online.
Il bando completo e tutte le informazioni sono disponibili sul portale tematico Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
La pera dell’Emilia-Romagna Igp è tra i frutti simbolo della regione e un fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana. In Emilia-Romagna si coltiva circa il 60% della produzione nazionale, compresa la pregiata varietà settembrina Abate Fetel, di cui l’Italia è la prima produttrice a livello internazionale. Nel 1998 la pera emiliano-romagnola è stata tra i primi frutti ad ottenere dall’Unione europea il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (Igp).
La cucina italiana rimane un’eccellenza a livello globale e nel 2024 la ristorazione "made in Italy" ha raggiunto nel mondo un valore complessivo di 251 miliardi di euro, con una crescita del 4,5% su base annua.
Ad affermarlo è stato un report di Deloitte, nel quale si specifica che la cucina tricolore rappresenta il 19% del mercato globale dei ristoranti con servizio al tavolo (full service restaurant) ed è particolarmente rilevante negli Stati Uniti e in Cina, che insieme coprono oltre il 65% dei consumi globali per la cucina italiana.
L’Italia si conferma tra i principali mercati globali del foodservice, classificandosi al sesto posto per valore complessivo, al quarto per i full service restaurant e al quinto per quick service restaurant (quelli caratterizzati da servizio più rapido con ritiro al banco).
Nel 2024 il comparto in Italia ha raggiunto un valore di 83 miliardi di euro, segnando una crescita del 2% e superando stabilmente i livelli pre-pandemici.
Il mercato italiano rimane frammentato, come spiegato dal Report, ma le catene stanno crescendo rapidamente: la loro incidenza è passata dal 7% del 2019 al 10% attuale, con un’espansione trainata in particolare dal segmento quick service restaurant, che ha una reddittività 13,3% tra il 2019 e il 2024, contro il 7,6% generale.
A livello mondiale il mercato della ristorazione ha raggiunto un nuovo punto di equilibrio dopo la pandemia Covid, toccando un valore di 2.916 miliardi di euro nel 2024, "con una crescita moderata ma costante e dinamiche che riflettono un contesto economico in evoluzione", spiega la ricerca di Deloitte.
“I terrazzamenti della Costiera Amalfitana sono diventati patrimonio agricolo mondiale, e sono orgoglioso di questo riconoscimento della FAO. Il lavoro dell’uomo, intrecciato con la natura, genera paesaggi di straordinaria bellezza e valore universale. I limoni, gli uliveti, i vitigni, i muretti a secco e il paesaggio sono stati scolpiti dalla fatica e dalla sapienza contadina e raccontano la storia di una comunità che da secoli trasforma il sacrificio in armonia, la terra in cultura, l’agricoltura in patrimonio condiviso”. Così, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha commentato la notizia di questo importante riconoscimento che ha ricevuto il territorio costiero.
I limoneti, i vigneti e gli uliveti di Amalfi sono entrati quindi nel Pantheon dei paesaggi agricoli insieme a due località del Giappone: i frutteti di Mikan nella Prefettura di Wakayama, e la gestione sostenibile dell’acqua e sistema agricolo, forestale e zootecnico rielaborato dall’antica produzione di ferro Tatara nella regione di Okuizumo. Il direttore generale della FAO QU Dongyu si è congratulato con Roma e Tokyo dicendo che continuerà il “supporto della FAO alle comunità agricole nel mondo per salvaguardare il patrimonio agricolo e le soluzioni che offre per garantire a tutti un futuro alimentare migliore”.
Per l’Italia è il terzo riconoscimento dopo gli ulivi di Assisi e Spoleto e i vitigni del Soave, segno del valore non solo economico dell’attività agricola.
“Nel 2024 l’agricoltura italiana è tornata a crescere in maniera significativa, le radici della nostra civiltà continuano a dare frutto e le politiche del Governo Meloni vanno nella giusta direzione – ha concluso il Ministro Lollobrigida -. Non guardiamo soltanto al passato, ma costruiamo un futuro in cui i giovani siano protagonisti e scelgano di investire il proprio talento nella terra, perché essa è vita, identità, lavoro, bellezza. Da oggi abbiamo un motivo in più per essere al fianco delle eccellenze italiane che tanto successo riscuotono nel mondo”. (focus\aise)