Le forme del Made in Italy

ROMA – focus/ aise – Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna a Salerno “Panettone d’Artista”, il festival che celebra il panettone artigianale e le eccellenze della pasticceria d’autore del Sud Italia.
La terza edizione si terrà sabato 29 e domenica 30 novembre 2025 alla Stazione Marittima di Salerno, uno dei luoghi simbolo dell’incontro tra architettura, mare e cultura.
Sostenuto dalla Camera di Commercio e dal Comune di Salerno, l’evento si conferma come uno degli appuntamenti più attesi del calendario gastronomico campano, capace di unire gusto, artigianalità e valorizzazione del territorio.
Anche quest’anno, Panettone d’Artista accoglierà maestri pasticcieri provenienti da tutta la Campania e dal Mezzogiorno, protagonisti di un percorso esperienziale che unisce degustazione, vendita e formazione.
Dalle versioni classiche alle creazioni più innovative, i visitatori potranno scoprire un universo di sapori, ingredienti selezionati e tecniche artigianali, in un continuo dialogo tra tradizione e contemporaneità.
I FOCUS 2025
Degustazione & Vendita: itinerario del gusto dedicato al panettone artigianale di qualità.
I Maestri Pasticceri: protagonisti del made in Italy dolciario, tra creatività e innovazione.
Gluten Free Corner: area dedicata ai panettoni senza glutine, stessa eccellenza artigianale.
Eco Friendly: riduzione della plastica e gestione sostenibile dell’evento.
Km 0: valorizzazione delle materie prime locali e della filiera campana.
Sociale & Territorio: iniziative con scuole e associazioni per promuovere inclusione e solidarietà.
AWARDS “MAESTRI PASTICCERI”
Durante il festival tornerà la cerimonia dei Premi “Maestri Pasticceri”, un riconoscimento alle eccellenze del mondo dolciario che si distinguono per qualità, ricerca e capacità di innovare la tradizione. A presiedere il comitato di selezione sarà il giornalista Luciano Pignataro, garanzia di competenza, passione e rigore professionale.
MASTERCLASS, TALK E DEGUSTAZIONI
Nel corso delle due giornate sono previste masterclass tematiche con abbinamenti tra panettone e vini o prodotti del territorio, talk dedicati ai professionisti e momenti di incontro con stampa e operatori del settore. Il programma completo con ospiti, orari e protagonisti sarà pubblicato a breve sui canali ufficiali dell’evento.
Lo scorso anno, “Panettone d’artista” è stato visitato da più di cinquemila persone. 2.500 i panettoni venduti in due giorni.
Asti si prepara ad accogliere in Piazza Alfieri la seconda edizione del Barbera D’Asti Wine Festival, promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, in collaborazione con Go Wine. In programma dal 7 al 10 novembre 2025, l'evento è pensato come un evento diffuso che celebra le eccellenze enologiche del territorio in un percorso esperienziale che coniuga tradizione, innovazione e sostenibilità.
Dopo il successo della prima edizione, il Festival torna con un programma ricco e articolato, pensato per coinvolgere operatori del settore, stampa, wine lovers e nuove generazioni.
“Il Barbera D’Asti Wine Festival – racconta Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio – rappresenta per noi una manifestazione capace di attirare sul nostro territorio e sul vitigno Barbera un pubblico variegato e internazionale. Questo appuntamento ci permette di promuovere l’identità e la visibilità della Barbera d’Asti e delle nostre denominazioni – 4 Docg e 9 Doc – elevandone il prestigio a livello mondiale. Si tratta di un’occasione unica per tutti gli amanti del vino, oltre che per stampa e operatori del settore, di approfondire la loro conoscenza dei vini del Monferrato e di far conoscere il nostro meraviglioso territorio a partire dal valore dal suo valore vinicolo”.
La manifestazione si apre nel pomeriggio di venerdì 7 novembre e si inaugura ufficialmente alle ore 18:00 con un talk istituzionale, con un taglio orientato alla sostenibilità.
L’evento vedrà la partecipazione di relatori esperti, rappresentanti del Consorzio, stampa specializzata, autorità e opinion leader del settore.
Sabato 8 novembre è previsto uno show cooking esclusivo a cura di un resident chef di un ristorante stellato. In seguito, si aprirà il grande Banco Istituzionale con le etichette delle aziende partecipanti all’evento con il loro banco aziendale e le varie denominazioni.
Nel corso della serata dalle 18:30 alle 21:00 sarà proposto un originale aperitivo sensoriale con degustazioni alla cieca di alcune tra le denominazioni tutelate dal Consorzio (Barbera, Albarossa, Albugnano, Freisa, Grignolino, Ruchè), per un’esperienza educativa e coinvolgente. Ad accompagnare i calici, una selezione gastronomica che valorizza le eccellenze stagionali del territorio.
Domenica 9 novembre il pubblico e i wine lovers saranno i benvenuti in Piazza Alfieri, dove dalle 11:00 alle 18:00 per il pubblico sarà possibile incontrare le cantine in due turni di degustazione.
I consumatori potranno assaporare i vini in presenza diretta dei produttori o tramite banchi d’assaggio guidati da sommelier, scoprendo tutte le sfumature delle denominazioni del Consorzio. Sia il sabato che la domenica, dalle 18.30 in poi il Banco Istituzionale sarà gestito da sommelier con le etichette delle aziende partecipanti con a fianco proposte gastronomiche.
Non mancheranno le masterclass tematiche tenute da nomi prestigiosi del giornalismo vitivinicolo, momenti di approfondimento riservati alla stampa e agli appassionati.
Il Festival si conclude con la giornata di lunedì 10 novembre interamente dedicata agli operatori del settore (ristoratori, enotecari, buyer, sommelier) e alla stampa che completerà l’esperienza con visite in cantina focalizzate su aziende sostenibili e gestite da giovani imprenditori. Vi aspettiamo a questo evento speciale per vivere insieme un’esperienza indimenticabile.
Il cibo è diventata la prima ricchezza del Paese, con una filiera agroalimentare allargata che vale 707 miliardi, dai campi all’industria fino alla ristorazione e alla grande distribuzione, un valore pari a quello di oltre venti manovre finanziarie. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti diffusa il 14 ottobre, in occasione dell’inaugurazione del XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti, a Roma, al Casino dell’Aurora Pallavicini di Palazzo Rospigliosi.
QUATTRO MILIONI DI OCCUPATI E 700MILA IMPRESE AGRICOLE
Il Made in Italy a tavola dà lavoro a 4 milioni di occupati ed è sostenuta dall’impegno quotidiano di 700mila imprese agricole e da un’agricoltura da record.
L’Italia vanta il primato nella Ue per valore aggiunto con oltre 42 miliardi di euro nel 2024 ed è al primo posto in Europa anche per valore generato per ettaro, quasi 3.000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più dei tedeschi. Non a caso la Fao stima che per ogni euro investito in agricoltura si abbia un ritorno in sviluppo di quattro euro
PRIMATI EUROPEI: QUALITÀ, DOP/IGP E BIOLOGICO
Leadership anche nella qualità con 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5.547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica: la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Senza dimenticare il primato continentale per il biologico, con 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale.
La superficie agricola utilizzata ammonta a 12,5 milioni di ettari, pari al 42% del territorio nazionale. In altre parole, quasi la metà dell’Italia è gestita dagli agricoltori, secondo Coldiretti.
EXPORT AGROALIMENTARE: VERSO I 100 MILIARDI NEL 2030
A trainare i record dell’agroalimentare nazionale è anche l’export che ha raggiunto nei primi sette mesi del 2025 il valore di 42,5 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat. Se l’andamento positivo dovesse proseguire, si prospetta un nuovo record storico dopo quello già registrato nel 2024 con 69,1 miliardi.
Un patrimonio dell’economia nazionale che ha tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo di portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030.
GLI EFFETTI DEL MALTEMPO E SICCITÀ
Gli effetti di maltempo e siccità continuano a colpire le produzioni tricolori, con gravi danni che di anno in anno pesano sui vari settori. Un esempio è la frutta, con la produzione di nocciole che nel 2025 è stata praticamente dimezzata.
Ma al clima si aggiungono anche gli effetti delle speculazioni come nel caso del grano, i cui prezzi pagati agli agricoltori sono crollati quest’anno sotto i costi di produzione a causa dell’azione di veri e propri trafficanti. Un fenomeno contro il quale ventimila agricoltori della Coldiretti sono scesi in piazza in tutta Italia per portare proposte concrete per risolvere la crisi, proposte condivise dal Governo per voce del ministro Lollobrigida.
Tensioni anche per il vino dove ai primi contraccolpi dei dazi americani si combinano profondi mutamenti strutturali, dinanzi ai quali il settore è chiamato a mettere in campo efficaci strategie di rilancio. (focus\aise)