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ROMA – focus/ aise - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 15 febbraio uno schema di disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione dell’Accordo di sede tra il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) e la Repubblica Italiana.
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha evidenziato che “con il rapido avvio del processo di ratifica di questo accordo facciamo un altro significativo passo in avanti per rafforzare la tutela della proprietà industriale, elemento fondamentale per promuovere la crescita e la produttività delle nostre imprese e di tutto il Sistema Paese”.
“Con l’Accordo di Sede, che è il primo in Europa da quando il Tribunale è entrato in funzione, l’Italia rafforza considerevolmente la cooperazione con il TUB”, ha aggiunto Tajani, “e si impegna ad assicurare che i suoi uffici su territorio italiano possano operare nelle migliori condizioni possibili dal punto di vista pratico e giuridico”.
L’Accordo di sede giunge dopo l’entrata in vigore del TUB nel giugno del 2023 e la decisione unanime del Comitato Amministrativo del TUB che ha istituito a Milano una sezione della divisione centrale del TUB. Il Tribunale Unificato dei Brevetti è uno strumento sovranazionale di risoluzione delle controversie in materia di brevetti europei, le cui sentenze dovranno essere riconosciute ed applicate in tutti i Paesi aderenti al sistema.
Buone notizie sul fronte del commercio estero: secondo gli ultimi dati Istat, nel 2023 l’Italia ha registrato un avanzo commerciale pari a 34,5 miliardi di euro, rispetto a un 2022 in cui lo stesso dato evidenziava un saldo negativo di 34 miliardi di euro. Nel 2023 l’Italia ha esportato beni per 626,2 miliardi di euro, con una crescita dei valori medi unitari del 5,3%: le aziende italiane aumentano il loro potere di mercato, sfidando le incertezze dei mercati internazionali e occupando nuovi spazi nei mercati in crescita.
“L’economia italiana si dimostra solida anche in un contesto internazionale molto difficile”, ha commentato il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, riferendosi in particolare “alle difficoltà del nostro principale partner economico, la Germania, che hanno un effetto diretto sulla contrazione del nostro export bilaterale. In generale però miglioriamo l’export e gestiamo le difficoltà del mercato dell’energia. Il Governo ha messo al centro delle sue politiche una strategia per l’export che viaggia di pari passo con ogni azione in politica estera che consolidi il ruolo dell’Italia nel mondo”.
A livello geografico, a fronte del rallentamento dei mercati europei, si registra un forte incremento nei Paesi extra-europei: Cina (+16,8%), Paesi OPEC (+12,3%), Oceania e altri territori (+11,9%), India (+7,6%), Turchia (+6,4%), Medio Oriente (+5,4%), Paesi ASEAN (+5,3%), Paesi MERCOSUR (+4,7%), Stati Uniti (+3,4%).
In termini settoriali, è stato molto positivo l’andamento delle vendite di macchinari e apparecchi (+8,8%), autoveicoli (+20,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,8%).
“Con un’economia altamente diversificata (siamo leader nell’esportazione di circa 1000 prodotti), l’Italia conferma la sua vocazione all’internazionalizzazione”, ha aggiunto Tajani, “anche grazie alla diplomazia della crescita: un’azione che ho voluto promuovere con forza, rafforzando la collaborazione tra ICE, SACE, SIMEST e rete diplomatica”.
Ha preso avvio il 13 febbraio lo sportello “Bonus Export Digitale Plus”, un nuovo programma di incentivi alle imprese promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE, con il supporto tecnico di Invitalia, dedicato all’internazionalizzazione digitale delle piccole e medie imprese italiane (PMI).
“Il Bonus Export Digitale Plus – ha spiegato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani – vuole offrire uno strumento concreto alle PMI per rafforzare il loro processo di digitalizzazione e renderle più capaci di rispondere alle sfide della competitività, con una particolare attenzione verso le aree più colpite dalle recenti alluvioni in Emilia Romagna, Marche e Toscana”.
Le tecnologie digitali, ha evidenziato il Presidente di ICE Agenzia Matteo Zoppas, “sono strumenti di immediata applicazione che consentono, in alcuni casi, risultati in breve tempo dando la possibilità di instaurare nuovi rapporti commerciali e creare valore. Auspichiamo che anche e soprattutto le aziende che hanno subito danni dagli eventi alluvionali possano sfruttare al meglio questa opportunità e porre le basi per uno sviluppo, grazie anche all’apertura verso i mercati internazionali”.
Con Bonus Export Digitale Plus sarà possibile finanziare consulenze digitali, realizzare sistemi di e-commerce, lanciare nuove strategie di comunicazione e digital marketing, migliorare le dotazioni dell’azienda.
Al servizio di micro e piccole aziende e relative reti e consorzi che operano nel settore manifatturiero, è uno strumento che prevede un contributo a fondo perduto di 10.000 euro, a fronte di spese ammesse di importo non inferiore a 12.500,00 euro (22.500 euro per reti e consorzi, a fronte di spese non inferiori a 25.000 euro).
La dotazione finanziaria prevede inoltre una riserva di 4,5 milioni di Euro a favore esclusivamente di aziende con sede nei Comuni di Emilia-Romagna, Marche e Toscana più colpiti dalle alluvioni che hanno decretato lo stato di emergenza.
La domanda può essere presentata fino alle 10:00 del 12 aprile 2024 sul portale dedicato. (focus\ aise)