Le vie del commercio estero

ROMA – focus/ aise - Un impegno congiunto per promuovere iniziative a favore dello sviluppo sostenibile del territorio e delle Pmi albanesi. È questo l’obiettivo principale del Protocollo d’intesa sottoscritto il 6 febbraio dall’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco, dall’Amministratrice Delegata di SIMEST Regina Corradini D’Arienzo e dal Segretario generale del National Economic Council Arben Shkodra, che segna l’avvio del processo per il riconoscimento del ruolo di CDP in Albania quale Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.
La sigla è avvenuta durante la visita a Tirana di una delegazione di Cassa Depositi e Prestiti nel corso della quale l’AD di CDP ha incontrato il Premier albanese Edi Rama, il Ministro per l’Imprenditorialità Delina Ibrahimaj, il Ministro delle Finanze Ervin Mete e il Vice Ministro del Turismo e Ambiente Vilma Bello. Gli incontri – riporta Cdp in una nota – sono stati un’occasione per illustrare la strategia che Cassa Depositi e Prestiti intende perseguire per sostenere il settore pubblico e privato del Paese in favore di una crescita sostenibile e inclusiva.
“Il protocollo sottoscritto con il National Economic Council – ha dichiarato Dario Scannapieco, Amministratore Delegato di CDP – è un primo passo di un processo significativo che consentirà a Cassa Depositi e Prestiti di operare in Albania come Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e contribuire alla crescita sostenibile di un’economia che attraversa una fase di grande vitalità. Dopo l’inaugurazione della nostra sede di Belgrado, questo è un altro momento importante del nostro lavoro nel Balcani occidentali che vede anche un nuovo atto concreto nel finanziamento concesso a Intesa Sanpaolo Bank Albania per sostenere le Pmi del territorio. Ringrazio tutte le autorità albanesi incontrate oggi per l’accoglienza e la disponibilità dimostrate a sviluppare efficacemente la nostra collaborazione”.
“I legami fra l’Italia e l’Albania – ha aggiunto l’Amministratrice Delegata di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo – sono stretti, non solo per la vicinanza geografica ma anche per una sostanziale somiglianza nella composizione del contesto industriale. SIMEST è già presente sul territorio dei Balcani Occidentali, offrendo alle imprese la propria gamma di prodotti, dalla finanza agevolata agli investimenti partecipativi, alla consulenza strategica. Con la firma odierna, ci impegniamo a rafforzare la nostra attività nel Paese, al fine di facilitare nuove opportunità di cooperazione col settore produttivo e di consolidare le relazioni commerciali fra le imprese italiane e quelle locali”.
Tra le finalità dell’accordo anche l’individuazione di aree di interesse comune per cogliere opportunità di finanziamento di progetti in Albania in grado di facilitare il raggiungimento degli Sustainable Development Goals (“SDGs”) delle Nazioni Unite con impatto positivo sul clima; lo sviluppo di iniziative congiunte per promuovere la collaborazione tra Pmi, facendo leva sugli strumenti finanziari a disposizione di CDP e SIMEST, anche tramite la piattaforma di Business Matching; supportare gli investimenti bilaterali e condividere informazioni sulle opportunità in aree e settori di reciproco interesse.
Per Cassa Depositi e Prestiti la tappa di Tirana è parte di una “più ampia strategia per rafforzare la propria attività di sostegno alle iniziative di crescita sostenibile delle imprese nelle economie emergenti dopo l’inaugurazione della prima sede extra UE a Belgrado negli uffici di Banca Intesa Beograd”.
Nei prossimi mesi è in programma l’apertura di due nuove sedi di rappresentanza in Nord Africa, al Cairo in Egitto e a Rabat in Marocco.
Nel corso della giornata, inoltre, Scannapieco ha sottoscritto un contratto di finanziamento per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro con Intesa Sanpaolo Bank Albania, rappresentata alla cerimonia di firma dal suo Amministratore Delegato Alessandro D’Oria. L’iniziativa fa parte di un programma di finanziamento articolato in più tranche che interesserà altri Paesi dove è presente Intesa Sanpaolo.
I fondi, resi disponibili da Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito dell’iniziativa Western Balkans Investment Framework promossa dall’Unione Europea, destinati da Intesa Sanpaolo Bank Albania, la sola banca italiana operante nel Paese (attraverso prestiti erogati direttamente), a favore della crescita delle piccole e medie imprese albanesi con tassi di interesse favorevoli.
Le risorse di CDP potranno generare un effetto leva pari ad almeno il doppio dell’importo del finanziamento, per un totale complessivo non inferiore a 20 milioni di euro. L’iniziativa permetterà di sostenere almeno 50 imprese locali, creare nuovi posti di lavoro e contribuire al raggiungimento di cinque Sustainable Development Goals (“SDGs”) delle Nazioni Unite.
“L’export rimane sempre la strategia vincente per la crescita dei consumi di Grana Padano anche nel 2024. Quest’anno le risorse dedicate alla promozione, come è stato annunciato all’Assemblea generale di dicembre 2023, saliranno a 43,3 milioni, di cui 21 milioni destinati all’estero. Il target principale degli sforzi e degli investimenti del Consorzio del Grana Padano rimane sempre l’Europa, ma la crescita arriverà anche dai nuovi mercati oltreoceano”. Lo ha sottolineato il direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, Stefano Berni, a commento dei dati sull’export riferiti all’ottobre 2023, ultimo dato disponibile, che indicano come le vendite siano cresciute del 17,11% in particolare negli Usa, in Polonia, Spagna e Cina.
“Da gennaio a ottobre 2023 – ha aggiunto il direttore generale – le spedizioni all’estero sono aumentate complessivamente del 6,44% per un totale di 2.068.000 forme esportate. È, quindi, stata superata la soglia dei 2 milioni di forme consumate oltreconfine”.
Entrando nel dettaglio, nei primi 10 mesi del 2023 la Germania ha confermato il suo ruolo di mercato leader per il Grana Padano all’estero con 504.528 forme e ha doppiato la Francia, che si è collocata al secondo posto con 247.308 forme.
Al terzo posto si sono posizionati gli Stati Uniti con 163.118 forme, al quarto posto la Spagna con 121.719 forme che ha superato il Regno Unito con 117.571 forme. Il Paese si è collocato appena davanti alla Svizzera che ha acquistato 115.972 forme.
Il settimo posto se lo è guadagnato il Belgio con 87.158 forme, davanti ai Paesi Bassi con 82.255 forme. L’Austria si è posizionata, invece, al nono posto con 64.310 forme e a decima della classifica è la Svezia con 53.623 forme.
“Se il trend sull’export venisse confermato nei prossimi due mesi – ha sottolineato Berni – la crescita dei consumi globali, composta dall’estero più l’Italia, si avvicinerebbe al 4%. Considerando, inoltre, un incremento dei prezzi al dettaglio di Grana Padano superiore al trend dell’inflazione, l’incremento della spesa mondiale di Grana Padano sarebbe di circa il 15%. Un risultato in controtendenza, quindi, con quello di altri settori del food che hanno visto crescere i volumi solo a fronte di crescita dei prezzi al consumo al di sotto il trend dell’inflazione, quindi a valori inferiori. Questo straordinario traguardo raggiunto da Grana Padano rappresenta un incoraggiante segnale per il futuro, perché denota un apprezzamento costante da parte dei consumatori in tutto il mondo e un ottimo rapporto qualità prezzo del nostro formaggio”.
È necessario, però, ha precisato il direttore generale, che non si esageri nelle produzioni: “nel 2024 potranno crescere ancora, ma – ha concluso – a un ritmo decisamente inferiore rispetto al 4,84% di incremento osservato nel 2023”. (focus\ aise)