Le vie del commercio estero

ROMA – focus/aise - Nell’ambito della Posidonia International Shipping Exhibition, giovedì scorso, 6 giugno, si è tenuto ad Atene il seminario “The Digitalization Process in the Maritime Sector: The Italian Experience”, organizzato dall’ufficio ICE di Atene col supporto dell’Ambasciata d’Italia in Grecia.
Il seminario, dopo i saluti introduttivi dell’Ambasciatore Paolo Cuculi, ha avuto come relatori Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Ricerca, Tecnica e Affari Internazionali di Confindustria Nautica, Dimitris Zisimopoulos, Sales Manager RINA Digital Solutions e Francesco Bandinelli, Chairman di MOVYON South East Europe, moderati da Panaiotis Korakas (Naftika Chronika & Isalos.net). Gli interventi hanno permesso di approfondire l’esperienza italiana nella digitalizzazione del settore marittimo, spaziando tra servizi smart per le infrastrutture ed evoluzione del settore nautico ricreativo, evidenziando buone pratiche, sfide e opportunità per gli stakeholder italiani, nonché potenziali occasioni di sviluppo delle competenze a livello globale.
A far da cornice, l’edizione 2024 di Posidonia, una delle più importanti fiere del settore nautico a livello mondiale, con più di duemila espositori da tutto il mondo e un volume di presenze stimato superiore ai quarantamila, per un seminario, quello italiano, che ha riscosso notevole interesse, registrando la partecipazione di importanti figure in rappresentanza di autorità portuali, shipping e yatching.
“L'Italia vanta una lunga e ricca tradizione marittima - sottolinea Fabrizio Camastra, direttore dell’ufficio ICE ateniese – oltre a giocare un ruolo di primo piano nella navigazione mediterranea. L’incontro con player di rilievo internazionale in un contesto di altissimo prestigio e competitività come quello ellenico rappresenta un’importante occasione di promozione e crescita, oltre che di networking strategico”.
In un settore di grandissimo rilievo per Italia e Grecia e per il commercio internazionale – evidenzia l’Αmbasciatore Cuculi - la costante ricerca di soluzioni innovative è fondamentale per rispondere alle nuove sfide globali e alla transizione digitale e ambientale.
Potenziare la presenza dei vini toscani sui mercati esteri, in particolare su quelli extraeuropei. Per ottenere questo risultato la Regione Toscana ha aperto un bando da oltre 10 milioni e 800mila euro che saranno così ripartiti: 9 milioni circa per i progetti presentati per la campagna 2024/2025 e poco meno di 2 milioni per la liquidazione dei saldi dei progetti relativi alle precedenti campagne.
Le aziende del settore vitivinicolo interessate a far conoscere e promuovere il vino toscano nei Paesi non europei avranno tempo dalle ore 10 di domani, lunedì 10 giugno, fino alle ore 13 di lunedì 15 luglio per presentare domanda, relativamente all’intervento settoriale della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi, inserito nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo.
Le imprese interessate potranno presentare un proprio progetto di promozione e richiedere fino al 50% delle spese sostenute. Il contributo non sarà cumulabile con altri aiuti pubblici. Le domande dovranno pervenire alla Regione Toscana tramite il sito di Sviluppo Toscana S.p.A.
Al bando potranno partecipare le organizzazioni professionali ed interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino o loro associazioni di organizzazioni di produttori di vino, i consorzi di tutela, le imprese di produttori singole o associate, i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli (ad esclusione delle amministrazioni come Regioni, Province Autonome e Comuni), le associazioni (anche temporanee) di imprese, i consorzi, le federazioni e le società cooperative e le reti di impresa.
Il limite massimo di contributo pubblico per ciascun progetto non potrà superare i 500.000 euro.
Saranno ammesse a finanziamento le azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità che mettano in rilievo gli elevati standard delle produzioni vitivinicole regionali, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; le campagne di informazione (in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica); gli studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione intraprese. (focus\aise)