Le vie del commercio estero

ROMA – focus/ aise – Si terrà il 2 e 3 febbraio 2026 a Belgrado il Business Forum "Energy & Infrastructure, Italy Western Balkan and Central Europe" organizzato da Confindustria Serbia e Confindustria Est Europa, in collaborazione con OICE e GreenHillAdvisory.
Il Forum, che ha ricevuto il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si terrà presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Serbia a Belgrado.
L'iniziativa rappresenta un’importante opportunità per avviare collaborazioni con Partner locali, Pubblici e Privati, nei settori della Transizione Energetica e delle Infrastrutture.
A settembre, l’export torna a crescere su base mensile, trainato dalle maggiori vendite verso i mercati extra Ue, mentre quelle verso l’area Ue sono in contenuta riduzione. È quanto emerge dai dati sul commercio estero diffusi oggi dall’Istat, da cui emerge che la dinamica congiunturale è in parte influenzata da vendite ad elevato impatto di mezzi di navigazione marittima, al netto delle quali si stima un aumento congiunturale meno ampio (da +2,6% a +0,7%).
Su base annua, - rileva l’Istituto nazionale di statistica – la forte crescita dell’export, – determinata dall’aumento delle vendite verso entrambe le aree, Ue ed extra Ue – è diffusa a quasi tutti i settori (più sostenuta per farmaceutica, altri mezzi di trasporto e metalli) e coinvolge quasi tutti i principali paesi partner.
Il lieve calo congiunturale dei prezzi all’import si deve ai ribassi dei prezzi di alcuni prodotti energetici (petrolio greggio e gas naturale); su base annua, la loro flessione si attenua.
I DATI
A settembre 2025 si stima una crescita congiunturale più ampia per le importazioni (+4,1%) rispetto alle esportazioni (+2,6%). L’aumento su base mensile dell’export si deve alle maggiori vendite verso l’area extra Ue (+6,4%), mentre l’export verso l’area Ue registra una riduzione dello 0,8%.
Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,0%, l’import è pressoché stazionario (+0,1%).
A settembre 2025 l’export cresce su base annua del 10,5% in termini monetari e del 7,9% in volume. La crescita tendenziale dell’export riguarda entrambe le aree, Ue (+10,2%) ed extra Ue (+10,9%). L’import registra un incremento tendenziale del 9,9% in valore, che coinvolge in misura più marcata i mercati extra Ue (+13,7%) rispetto a quelli Ue (+7,2%); in volume, le importazioni crescono dell’11,9%.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+39,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+19,0%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+29,6%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a) (+7,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,9%). Si riduce su base annua soltanto l’export di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a (-7,5%) e sostanze e prodotti chimici (-1,5%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell’export nazionale sono Stati Uniti (+34,7%), Francia (+19,5%), Spagna (+14,7%), paesi OPEC (+24,2%), Svizzera (+10,4%), Germania (+4,2%) e Polonia (+15,0%). Soltanto Turchia (-32,8%), paesi MERCOSUR (-3,1%) e Belgio (-0,6%) forniscono contributi negativi.
Nei primi nove mesi del 2025, l’export registra una crescita tendenziale del 3,5%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+35,0%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+14,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+6,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,0%). Stazionarie le vendite di articoli in gomma e materie plastiche mentre per tutti gli altri settori si rilevano riduzioni: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-13,5%) e autoveicoli (-9,9%).
Il saldo commerciale a settembre 2025 è pari a +2.852 milioni di euro (era +2.318 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-3.392 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.255 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da +6.573 milioni di settembre 2024 a +6.244 milioni di settembre 2025.
A settembre 2025 i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 2,5% su base annua (da -3,0% di agosto).
Prosegue l’impegno del Sistema Italia nel rafforzare le relazioni economiche con il continente africano. Martedì prossimo, 18 novembre, presso la sede SACE di Roma, sarà presentata la seconda edizione dell'Africa Champion Program, un’iniziativa che si inserisce nel quadro del Piano Mattei e che mira a sostenere la crescita delle imprese italiane interessate a operare nei Paesi africani prioritari.
Il programma, promosso da SACE con il contributo della Struttura di Missione Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dei principali partner istituzionali del Sistema Paese – tra cui CDP, SIMEST, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Assocamerestero – unisce formazione, networking e business development per favorire nuove opportunità di collaborazione tra Italia e Africa.
Durante l’incontro saranno illustrati i risultati raggiunti nella prima edizione e le novità del programma in partenza a gennaio 2026, con un focus sulle strategie e gli strumenti pensati per accompagnare le imprese nei mercati africani emergenti.
La giornata prevede gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte e una tavola rotonda dedicata al ruolo dell’ecosistema Italia nel rafforzamento del partenariato economico con l’Africa, alla quale prenderà parte anche Assocamerestero. (focus\ aise)