L’eco dell’UE

ROMA – focus/ aise – Il Consiglio europeo della ricerca ha selezionato 478 ricercatori a inizio carriera provenienti da tutta Europa per le sovvenzioni di avviamento (Starting Grants) di quest’anno, per un totale di 761 milioni di euro a titolo del programma Orizzonte Europa dell’UE.
Le sovvenzioni sosterranno la ricerca di eccellenza in diversi campi, tra cui scienze fisiche e ingegneria, scienze della vita, scienze sociali e umanistiche.
I ricercatori riceveranno fino a 1,5 milioni di euro ciascuno per un periodo massimo di cinque anni per avviare i propri progetti, formare squadre di ricerca e approfondire idee promettenti.
“I vincitori e le vincitrici delle sovvenzioni di avviamento annuali rappresentano 51 nazionalità”, ha dichiarato la commissaria per le Start-up, la ricerca e l'innovazione, Ekaterina Zaharieva. “Faranno progredire le conoscenze in un’ampia gamma di settori, tra cui la ricerca sul cancro, sulla salute mentale e sulla scienza quantistica. Vediamo scienziati di spicco venire in Europa grazie a queste nuove sovvenzioni, e molti scelgono di rimanere qui proprio grazie a questo sostegno. Ciò dimostra il potenziale dell'Europa di attrarre e trattenere i migliori talenti in ambito scientifico”.
Si stima che questo ciclo di sovvenzioni creerà circa 3 000 posti di lavoro all'interno delle squadre dei nuovi beneficiari. I candidati prescelti svolgeranno i propri progetti presso università e centri di ricerca in 25 paesi, tra cui Germania (99 sovvenzioni), Regno Unito (60), Paesi Bassi (44) e Francia (41). Provenienti dall'Europa e non solo, i beneficiari rappresentano 51 nazionalità diverse, in particolare tedeschi (87 ricercatori), italiani (55), francesi (33), britannici e spagnoli (32 ciascuno). Poco più del 12% delle 3 928 proposte ricevute nell’ambito del concorso sarà finanziato.
I giovani europei sostengono fortemente l'allargamento dell'Ue: circa due terzi degli intervistati di età compresa tra i 15 e i 39 anni condividono l'opinione secondo cui i (potenziali) candidati dovrebbero aderire all'Ue, una volta soddisfatte le condizioni necessarie, mentre il 56% è favorevole a un ulteriore allargamento dell'Ue e lo ritiene vantaggioso per il proprio paese. Secondo gli intervistati, i principali vantaggi dell'ampliamento dell'adesione all'Unione sono legati alla sicurezza e alla difesa, a un'economia e a una competitività più forti e all'influenza globale dell'Ue nel mondo. Il 67% dei cittadini dichiara tuttavia di non sentirsi ben informato sul tema dell’allargamento. Questi i risultati di un nuovo sondaggio speciale dell’Eurobarometro pubblicato ieri dalla Commissione europea.
Il sondaggio è stato affiancato da indagini anche nei paesi candidati e potenziali candidati, che in genere mostrano un sostegno generale all'adesione all'Ue.
Nei Balcani occidentali il sostegno più elevato si registra in Albania (91%) e Macedonia del Nord (69%), mentre gli intervistati in Serbia mostrano il sostegno più basso nella regione con un 33%. Nel vicinato orientale, la Georgia e l'Ucraina mostrano rispettivamente un sostegno del 74% e del 68%.
Gli albanesi hanno anche l'immagine più positiva dell'Ue (82%), mentre in Serbia la percentuale è la più bassa (38%). In Moldova oltre la metà dei cittadini ha un'immagine positiva dell'Ue (55%), mentre la cifra è inferiore in Ucraina (49%) e Georgia (43%).
In Turchia un sondaggio analogo ha mostrato un sostegno all'adesione all'Ue pari al 49,9%, mentre il 50,7% dei cittadini vede positivamente l'Ue.
I risultati dell'indagine – annota Bruxelles – contribuiranno a orientare gli sforzi della Commissione volti a coinvolgere il pubblico sia nell'Ue sia nei paesi candidati e potenziali candidati in merito alla politica di allargamento dell'Unione. Saranno utili inoltre a indirizzare i lavori della Commissione su come comunicare meglio i progressi compiuti, anche nell'ambito del ciclo annuale di relazioni sull'allargamento.
La Commissione europea ha presentato al Consiglio le sue proposte per la firma e la conclusione dell’accordo di partenariato UE-Mercosur e dell’accordo globale aggiornato UE-Messico. Entrambi dovranno essere approvati formalmente, il primo, in particolare, con o senza il voto dell’Italia.
“I nostri accordi con il Mercosur e con il Messico costituiscono pietre miliari per il futuro economico dell’UE”, ha sottolineato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Continuiamo a diversificare i nostri scambi, a promuovere nuovi partenariati e a creare nuove opportunità di business. Le imprese dell’UE e il settore agroalimentare dell'UE beneficeranno immediatamente di dazi e costi più bassi, il che contribuirà alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro. L’UE è già il maggiore blocco commerciale del mondo, e questi accordi ne consolideranno la posizione”.
Tra gli obiettivi dei due partenariati quelli di generere opportunità di export per miliardi di euro per le imprese dell’Ue; contribuire alla crescita economica e alla competitività; sostenere centinaia di migliaia di posti di lavoro in Europa e promuovere gli interessi e i valori dell’Ue.
Grazie ai due accordi, sottolinea Bruxelles, l’Ue “rafforzerà le catene del valore” e potrà “ampliare la sua gamma di fonti affidabili di fattori produttivi critici e materie prime. In un momento di crescente instabilità geopolitica questi accordi ci legano più saldamente a importanti partner strategici, fornendo una piattaforma condivisa per rafforzare la fiducia reciproca e affrontare sfide globali condivise, compresa la modernizzazione del sistema commerciale globale basato su regole”.
Entrambi gli accordi riaffermano l’impegno comune “per i diritti umani, il multilateralismo e la pace e la sicurezza internazionali. Rafforzeranno anche i nostri sforzi su questioni chiave come le sviluppo sostenibile, la criminalità organizzata transnazionale e la migrazione”.
A commento di questo importante passaggio verso l’approvazione dell’accordo con il Mercosur, il Governo italiano ha voluto sottolineare l’importanza dell’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei.
“Tali salvaguardie aggiuntive prevedono, come attivamente chiesto negli scorsi mesi dall’Italia, - ricorda la nota di Palazzo Chigi – un meccanismo di monitoraggio e intervento rapido in caso di perturbazioni nei prezzi, anche a livello di singolo Stato membro, il rafforzamento dei controlli fito-sanitari sulle merci in ingresso per assicurarne il pieno rispetto di standard e regolamentazioni UE e l’impegno a prevedere compensazioni adeguate per le filiere agricole eventualmente danneggiate”.
In vista dei prossimi passaggi di approvazione formale dell’Accordo a Bruxelles, conclude la nota di Governo, “l’Italia valuterà, anche attraverso il coinvolgimento delle rilevanti associazioni di categoria, l’efficacia delle garanzie aggiuntive previste e la conseguente possibilità di sostenere o meno l’approvazione finale dell’Accordo UE-Mercosur”. (focus\aise)