Parlando di esteri

ROMA – focus\ aise – Con i continui mutamenti geopolitici e le sfide alla sicurezza che ridefiniscono le dinamiche regionali, il concetto di Mediterraneo allargato emerge come elemento cruciale per comprendere l'ambiente strategico dell'Italia. Dalle dottrine di difesa agli sforzi odierni dell'Italia in Medio Oriente e in Africa, come il Piano Mattei, un'esplorazione delle eredità storiche, delle complessità regionali e delle iniziative politiche aiuta a contestualizzare e a comprendere il ruolo in evoluzione di Roma nella regione.
Questi i temi al centro della discussione online sul “Mediterraneo allargato: dai retaggi storici alle complessità contemporanee” in programma sulla piattaforma Zomm il 20 febbraio prossimo a partire dalle 17.00.
Fabio De Ninno e Federica Cavo tracceranno il contesto storico del concetto a partire dal loro volume “Il Mediterraneo allargato e l’Italia”, mentre Maria Luisa Fantappiè esaminerà i dilemmi mediorientali traendo spunto dal volume IAI “Mediterranean Transitions from the Gulf to the Sahel”.
Tra i relatori anche Filippo Simonelli che presenterà spunti sull'Africa e il Piano Mattei dal Rapporto IAI sulla politica estera italiana 2024. Insieme, analizzeranno l'evoluzione del significato geopolitico del Mediterraneo allargato e le sue implicazioni per la politica estera e di sicurezza dell'Italia.
Modera l’incontro Leo Goretti, Responsabile del Programma Politica estera dell'Italia, IAI.
Per partecipare occorre registrarsi qui.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato a Palazzo Piacentini il ministro delle Finanze, degli Affari Economici e degli Investimenti del Kuwait, Noora Sulaiman Al-Fassam.
Al centro del colloquio, riporta il Mimit, la collaborazione tra imprese italiane e kuwaitiane nei settori strategici, con particolare attenzione al digitale, alle nuove tecnologie, alle energie rinnovabili, alla difesa, nonché ai comparti farmaceutico e agroalimentare.
L’Italia rappresenta una destinazione ideale per gli investimenti, ha sostenuto Urso confermando, al tempo stesso, l’interesse delle imprese italiane a contribuire all’ambizioso piano di sviluppo ‘Kuwait Vision 2035’, volto a diversificare le risorse e a trasformare il Paese in un hub commerciale e finanziario globale.
Al termine dell’incontro, a conferma della solidità dei rapporti industriali bilaterali, i due Ministri hanno concordato l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto per l’attrazione degli investimenti in Italia, anche in vista della prossima missione istituzionale del ministro Urso in Kuwait.
"La via dell'Europa è quella antropocentrica, anche l'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo, sicura e inclusiva". Al Vertice internazionale per l’Azione sull’Intelligenza Artificiale in corso a Parigi, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha riaffermato la visione dell’Italia per la realizzazione in Europa di un’intelligenza artificiale etica, regolamentata e orientata alla crescita inclusiva, in linea con la “terza via” evocata dal Presidente francese Macron, alternativa ai modelli degli altri grandi attori globali come gli Stati Uniti e la Cina. A Parigi, Urso ha potuto anche incontrare il Ministro dell’economia francese, Éric Lombard, per un confronto sulle relazioni bilaterali tra i due Paesi e sulle strategie europee per la competitività.
“L’Europa ha il dovere di costruire un modello di sviluppo dell’IA che segua una strada autonoma, equilibrata e sicura, secondo la propria visione antropocentrica, in cui la scienza resta sempre al servizio dell'uomo - ha affermato Urso nel corso del panel sulle migliori applicazioni dell’IA nel mondo produttivo -. È questa la strada indicata dall'Italia nel disegno di legge del governo Meloni che anticipa il Regolamento UE definito proprio su impulso del nostro Paese. In questo contesto si è caratterizzata anche la presidenza italiana del G7 che ha dato avvio all'AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, in linea con il Piano Mattei promosso dal Presidente Meloni”.
L’Italia, ha ricordato, sta già costruendo un ponte tra Europa e Africa attraverso il Piano Mattei, che punta a una cooperazione basata sul partenariato pubblico-privato, investimenti e innovazione. “L’IA non deve essere uno strumento di diseguaglianza, ma un motore di crescita inclusiva. Per questo abbiamo creato l’AI Hub for Sustainable Development, lanciato insieme all’UNDP sotto la nostra presidenza del G7”.
L’AI Hub è un’iniziativa pionieristica che mira a favorire l’adozione dell’IA nei Paesi emergenti, con un’attenzione particolare all’Africa, che opererà in sei settori chiave: energia, agricoltura, salute, acqua, istruzione e infrastrutture.“Vogliamo accompagnare le piccole e medie imprese africane verso un utilizzo sicuro e produttivo dell’intelligenza artificiale, che risponda alle loro esigenze locali” ha aggiunto il ministro.
Urso ha inoltre evidenziato la leadership italiana nei supercalcolatori e nelle tecnologie quantistiche, pilastri fondamentali per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e la gestione sicura dei dati. “L’Italia è consapevole che il controllo dell’IA passa dalla capacità di processare grandi quantità di dati in modo rapido e sicuro. Per questo, abbiamo due tra i più potenti supercalcolatori al mondo: il Cineca a Bologna e, soprattutto, il Davinci di Genova, che oggi è il terzo più performante a livello globale”.
L’importanza dei supercalcolatori, secondo Urso, non riguarda solo la ricerca scientifica, ma anche la sicurezza dei dati e l’autonomia digitale dell’Europa. “I data center sono le miniere del futuro, e l’Italia è al centro della connettività globale, con una posizione strategica tra Europa, Africa, Penisola Arabica e Indo-Pacifico. Investire in supercalcolo significa garantire che i nostri dati e il nostro know-how rimangano sotto il controllo dell’Europa, senza dipendere da altri attori globali”.
L’AI Act europeo ha segnato un passo importante, anche se secondo Urso “non bastano le regole ma sono necessari gli strumenti utili ad abilitare gli investimenti e dare all’Europa un ruolo di primo piano a fronte dell’azione degli altri grandi attori a livello globale”.
Concludendo il suo intervento, il Ministro ha ribadito la visione italiana per un’intelligenza artificiale antropocentrica, ispirata ai principi del genio rinascimentale Leonardo da Vinci. “Non a caso, l’Uomo Vitruviano è il simbolo del Made in Italy. Così come Leonardo cercava il perfetto equilibrio tra scienza e umanesimo, noi dobbiamo garantire che l’IA sia al servizio dell’uomo, e non il contrario. La chiave per il futuro è una collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, per costruire un’intelligenza artificiale che sia uno strumento di progresso e non di esclusione”.
Con il Ministro Lombard, invece, Urso ha posto al centro della discussione la necessità di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e ridurre le dipendenze da attori globali in settori chiave. “L’Europa deve agire con coesione e unità di intenti, sia nel confronto con gli Stati Uniti sia nel contrastare l’egemonia cinese”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Abbiamo bisogno di una risposta forte e immediata sulla competitività, per garantire il futuro della nostra industria”.
Urso e Lombard hanno condiviso una visione comune sulle priorità industriali europee. L’Italia ha già presentato alle istituzioni europee documenti strategici per rafforzare la competitività del continente, tra cui proposte sulla semplificazione normativa (con i Paesi Bassi), la revisione del CBAM (con la Polonia), il settore automotive (con la Repubblica Ceca, sostenuto da 15 Paesi), lo spazio (con la Germania) e la microelettronica (con i Paesi Bassi). Parallelamente, il governo italiano sta valutando l’adesione a iniziative promosse dalla Francia nei settori della siderurgia e della chimica. “Italia e Francia condividono la stessa visione su molte delle sfide che l’industria europea sta affrontando”, ha aggiunto Urso. “Stiamo lavorando insieme, anche con il ministro per l’industria francese Marc Ferracci, a soluzioni comuni, perché solo con una strategia coordinata l’Europa potrà competere con le grandi potenze globali”.
Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il ritardo europeo nel settore spaziale, con particolare riferimento alla realizzazione del programma IRIS². “Quando IRIS² sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa, mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40.000”, ha sottolineato Urso. “Serve un cambio di passo: l’Europa deve accelerare lo sviluppo della propria infrastruttura spaziale se vuole restare competitiva”.
I ministri hanno anche discusso delle sfide del settore della microelettronica e della produzione energetica nucleare anche per la competitività delle industrie energivore, come siderurgia e chimica.
L’incontro è stato inoltre l’occasione per fare un punto sui risultati dei gruppi di lavoro del Trattato del Quirinale, la cui prossima riunione sulle tematiche industriali si terrà a Parigi. (focus/ aise)
Parlando di esteri

ROMA – focus\ aise – Con i continui mutamenti geopolitici e le sfide alla sicurezza che ridefiniscono le dinamiche regionali, il concetto di Mediterraneo allargato emerge come elemento cruciale per comprendere l'ambiente strategico dell'Italia. Dalle dottrine di difesa agli sforzi odierni dell'Italia in Medio Oriente e in Africa, come il Piano Mattei, un'esplorazione delle eredità storiche, delle complessità regionali e delle iniziative politiche aiuta a contestualizzare e a comprendere il ruolo in evoluzione di Roma nella regione.
Questi i temi al centro della discussione online sul “Mediterraneo allargato: dai retaggi storici alle complessità contemporanee” in programma sulla piattaforma Zomm il 20 febbraio prossimo a partire dalle 17.00.
Fabio De Ninno e Federica Cavo tracceranno il contesto storico del concetto a partire dal loro volume “Il Mediterraneo allargato e l’Italia”, mentre Maria Luisa Fantappiè esaminerà i dilemmi mediorientali traendo spunto dal volume IAI “Mediterranean Transitions from the Gulf to the Sahel”.
Tra i relatori anche Filippo Simonelli che presenterà spunti sull'Africa e il Piano Mattei dal Rapporto IAI sulla politica estera italiana 2024. Insieme, analizzeranno l'evoluzione del significato geopolitico del Mediterraneo allargato e le sue implicazioni per la politica estera e di sicurezza dell'Italia.
Modera l’incontro Leo Goretti, Responsabile del Programma Politica estera dell'Italia, IAI.
Per partecipare occorre registrarsi qui.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato a Palazzo Piacentini il ministro delle Finanze, degli Affari Economici e degli Investimenti del Kuwait, Noora Sulaiman Al-Fassam.
Al centro del colloquio, riporta il Mimit, la collaborazione tra imprese italiane e kuwaitiane nei settori strategici, con particolare attenzione al digitale, alle nuove tecnologie, alle energie rinnovabili, alla difesa, nonché ai comparti farmaceutico e agroalimentare.
L’Italia rappresenta una destinazione ideale per gli investimenti, ha sostenuto Urso confermando, al tempo stesso, l’interesse delle imprese italiane a contribuire all’ambizioso piano di sviluppo ‘Kuwait Vision 2035’, volto a diversificare le risorse e a trasformare il Paese in un hub commerciale e finanziario globale.
Al termine dell’incontro, a conferma della solidità dei rapporti industriali bilaterali, i due Ministri hanno concordato l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto per l’attrazione degli investimenti in Italia, anche in vista della prossima missione istituzionale del ministro Urso in Kuwait.
"La via dell'Europa è quella antropocentrica, anche l'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo, sicura e inclusiva". Al Vertice internazionale per l’Azione sull’Intelligenza Artificiale in corso a Parigi, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha riaffermato la visione dell’Italia per la realizzazione in Europa di un’intelligenza artificiale etica, regolamentata e orientata alla crescita inclusiva, in linea con la “terza via” evocata dal Presidente francese Macron, alternativa ai modelli degli altri grandi attori globali come gli Stati Uniti e la Cina. A Parigi, Urso ha potuto anche incontrare il Ministro dell’economia francese, Éric Lombard, per un confronto sulle relazioni bilaterali tra i due Paesi e sulle strategie europee per la competitività.
“L’Europa ha il dovere di costruire un modello di sviluppo dell’IA che segua una strada autonoma, equilibrata e sicura, secondo la propria visione antropocentrica, in cui la scienza resta sempre al servizio dell'uomo - ha affermato Urso nel corso del panel sulle migliori applicazioni dell’IA nel mondo produttivo -. È questa la strada indicata dall'Italia nel disegno di legge del governo Meloni che anticipa il Regolamento UE definito proprio su impulso del nostro Paese. In questo contesto si è caratterizzata anche la presidenza italiana del G7 che ha dato avvio all'AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, in linea con il Piano Mattei promosso dal Presidente Meloni”.
L’Italia, ha ricordato, sta già costruendo un ponte tra Europa e Africa attraverso il Piano Mattei, che punta a una cooperazione basata sul partenariato pubblico-privato, investimenti e innovazione. “L’IA non deve essere uno strumento di diseguaglianza, ma un motore di crescita inclusiva. Per questo abbiamo creato l’AI Hub for Sustainable Development, lanciato insieme all’UNDP sotto la nostra presidenza del G7”.
L’AI Hub è un’iniziativa pionieristica che mira a favorire l’adozione dell’IA nei Paesi emergenti, con un’attenzione particolare all’Africa, che opererà in sei settori chiave: energia, agricoltura, salute, acqua, istruzione e infrastrutture.“Vogliamo accompagnare le piccole e medie imprese africane verso un utilizzo sicuro e produttivo dell’intelligenza artificiale, che risponda alle loro esigenze locali” ha aggiunto il ministro.
Urso ha inoltre evidenziato la leadership italiana nei supercalcolatori e nelle tecnologie quantistiche, pilastri fondamentali per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e la gestione sicura dei dati. “L’Italia è consapevole che il controllo dell’IA passa dalla capacità di processare grandi quantità di dati in modo rapido e sicuro. Per questo, abbiamo due tra i più potenti supercalcolatori al mondo: il Cineca a Bologna e, soprattutto, il Davinci di Genova, che oggi è il terzo più performante a livello globale”.
L’importanza dei supercalcolatori, secondo Urso, non riguarda solo la ricerca scientifica, ma anche la sicurezza dei dati e l’autonomia digitale dell’Europa. “I data center sono le miniere del futuro, e l’Italia è al centro della connettività globale, con una posizione strategica tra Europa, Africa, Penisola Arabica e Indo-Pacifico. Investire in supercalcolo significa garantire che i nostri dati e il nostro know-how rimangano sotto il controllo dell’Europa, senza dipendere da altri attori globali”.
L’AI Act europeo ha segnato un passo importante, anche se secondo Urso “non bastano le regole ma sono necessari gli strumenti utili ad abilitare gli investimenti e dare all’Europa un ruolo di primo piano a fronte dell’azione degli altri grandi attori a livello globale”.
Concludendo il suo intervento, il Ministro ha ribadito la visione italiana per un’intelligenza artificiale antropocentrica, ispirata ai principi del genio rinascimentale Leonardo da Vinci. “Non a caso, l’Uomo Vitruviano è il simbolo del Made in Italy. Così come Leonardo cercava il perfetto equilibrio tra scienza e umanesimo, noi dobbiamo garantire che l’IA sia al servizio dell’uomo, e non il contrario. La chiave per il futuro è una collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, per costruire un’intelligenza artificiale che sia uno strumento di progresso e non di esclusione”.
Con il Ministro Lombard, invece, Urso ha posto al centro della discussione la necessità di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e ridurre le dipendenze da attori globali in settori chiave. “L’Europa deve agire con coesione e unità di intenti, sia nel confronto con gli Stati Uniti sia nel contrastare l’egemonia cinese”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Abbiamo bisogno di una risposta forte e immediata sulla competitività, per garantire il futuro della nostra industria”.
Urso e Lombard hanno condiviso una visione comune sulle priorità industriali europee. L’Italia ha già presentato alle istituzioni europee documenti strategici per rafforzare la competitività del continente, tra cui proposte sulla semplificazione normativa (con i Paesi Bassi), la revisione del CBAM (con la Polonia), il settore automotive (con la Repubblica Ceca, sostenuto da 15 Paesi), lo spazio (con la Germania) e la microelettronica (con i Paesi Bassi). Parallelamente, il governo italiano sta valutando l’adesione a iniziative promosse dalla Francia nei settori della siderurgia e della chimica. “Italia e Francia condividono la stessa visione su molte delle sfide che l’industria europea sta affrontando”, ha aggiunto Urso. “Stiamo lavorando insieme, anche con il ministro per l’industria francese Marc Ferracci, a soluzioni comuni, perché solo con una strategia coordinata l’Europa potrà competere con le grandi potenze globali”.
Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il ritardo europeo nel settore spaziale, con particolare riferimento alla realizzazione del programma IRIS². “Quando IRIS² sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa, mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40.000”, ha sottolineato Urso. “Serve un cambio di passo: l’Europa deve accelerare lo sviluppo della propria infrastruttura spaziale se vuole restare competitiva”.
I ministri hanno anche discusso delle sfide del settore della microelettronica e della produzione energetica nucleare anche per la competitività delle industrie energivore, come siderurgia e chimica.
L’incontro è stato inoltre l’occasione per fare un punto sui risultati dei gruppi di lavoro del Trattato del Quirinale, la cui prossima riunione sulle tematiche industriali si terrà a Parigi. (focus/ aise)