Venti d’Europa

Roma – focus/ aise - In vista delle elezioni europee in programma sabato 8 e domenica 9 giugno prossimi (all’estero i connazionali residenti in uno dei paesi dell’Unione voteranno venerdì 8 e sabato 9 giugno – ndr), il dipartimento per gli Affari interni e territoriali (Dait), direzione centrale per i Servizi elettorali, del Ministero dell’Interno ha pubblicato le istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature.
Il documento, consultabile online, tiene conto delle novità legislative introdotte con il decreto-legge 29 gennaio 2024, n. 7, convertito dalla legge 25 marzo 2024, n. 38. Nelle istruzioni è presente, tra l'altro, una specifica sezione sul deposito dei contrassegni di lista presso il ministero dell’interno, previsto nei giorni 21 e 22 aprile prossimi.
Il documento è disponibile qui.
La Commissione europea ha pubblicato la scorsa settimana la 9a relazione sulla coesione, da cui emerge che la politica di coesione sta adempiendo alla sua missione di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali in tutta l'Unione.
In particolare, evidenzia Bruxelles, sono stati compiuti grandi passi avanti per ridurre i divari esistenti tra gli Stati membri e le regioni, rafforzare il mercato unico dell'Ue e garantire che l'Ue continui a investire nel capitale umano e nello sviluppo sostenibile, sfruttare appieno il potenziale di ciascuna regione rafforza la competitività e la resilienza dell'Unione nel suo complesso.
Ogni tre anni la Commissione pubblica la sua relazione sulla coesione; obiettivo del documento è valutare lo stato attuale della coesione economica, sociale e territoriale dell'UE, presentare i progressi compiuti e gli insegnamenti tratti e illustrare il ruolo dell'Ue come motore dello sviluppo regionale.
Basata sui dati degli Stati membri, la relazione presenta l'evoluzione della coesione in base a un'ampia gamma di indicatori, quali la prosperità, l'occupazione, i livelli di istruzione e la governance. Inoltre analizza le tendenze e le sfide emergenti, consentendo di comprendere in che modo esse incidono sulle regioni dell'Ue.
Ad esempio, la relazione evidenzia che alla fine del 2022 i finanziamenti della politica di coesione tra il 2014 e il 2020 avevano sostenuto oltre 4,4 milioni di imprese e creato 370.000 posti di lavoro in tali imprese.
L’Unione europea, gli Stati Uniti e i membri del partenariato per la sicurezza dei minerali (PSM), cui hanno aderito Kazakhstan, Namibia, Ucraina e Uzbekistan, hanno annunciato lo scorso 5 aprile l'avvio del Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali. Il forum fungerà da nuova piattaforma di cooperazione nel settore delle materie prime critiche essenziali per la duplice transizione economica verde e digitale a livello globale.
Il Club per le materie prime critiche - preannunciato dalla Commissione europea - diventa ora parte integrante del Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali, dando vita a un'iniziativa congiunta più ampia e ambiziosa in congiunzione con il partenariato per la sicurezza dei minerali, in seno al quale la Commissione europea rappresenta l'Ue. Il forum riunirà paesi ricchi di risorse e paesi con un'elevata domanda di tali risorse.
"Il Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali è una pietra angolare della strategia dell'UE volta a garantire un approvvigionamento più sostenibile di materie prime critiche”, ha evidenziato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo e Commissario per il Commercio. “Sarà fondamentale per ridurre le nostre vulnerabilità e realizzare la duplice transizione verde e digitale, sia in Europa che altrove. Con questa iniziativa globale vogliamo garantire che la cooperazione internazionale sia all'altezza del compito di aumentare gli investimenti, diversificare le catene di approvvigionamento e apportare benefici sostenibili a tutte le parti. Insieme possiamo realizzare la transizione verso un futuro più sostenibile".
L'adesione al Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali sarà aperta ai partner che abbiano preso l’impegno di rispettare i principi fondamentali del Forum, dalla diversificazione delle catene di approvvigionamento globali all’elevato livello degli standard ambientali elevati, dalla buona governance all’equità delle condizioni di lavoro. A conferma della solidità della cooperazione transatlantica, l'UE e gli Stati Uniti guideranno congiuntamente il nuovo forum. (focus\ aise)