Vento d’Europa

ROMA – focus/aise - “Il 24 febbraio 2022 sarà un giorno che vivrà per sempre nell'infamia. Oggi ci uniamo a voi in ricordo dei caduti ucraini e di quanti ancora combattono in prima linea”. Così la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che è intervenuta all'International Summit a Kiev, cui stanno partecipando anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il segretario generale dell'Osce Feridun Sinirlioglu e alcuni leader europei, tra i quali i primi ministri o i capi di Stato di Spagna, Finlandia, Lituania, Lettonia, Svezia, Norvegia, Islanda, Danimarca ed Estonia, oltre a Justin Trudeau, primo ministro del Canada che ha assunto la presidenza del G7.
“Una nazione pacifica è stata invasa, senza motivo se non l'ossessione imperialista di Putin”, ha proseguito von der Leyen. “Ma noi crediamo in un'Ucraina libera e sovrana nel suo cammino verso l'Unione Europea. E ci uniamo a voi per dare forma a questo futuro insieme”.
La guerra in Ucraina “rimane la crisi più centrale e che più conseguenze comporta per il futuro dell'Europa. Putin sta cercando di vincere questa guerra sul campo come non mai. Il suo obiettivo rimane la capitolazione dell'Ucraina. E poi sappiamo cosa potrebbe succedere dopo. Perché è già successo in passato”. Per questo, ha ribadito von der Leyen, “non è solo il destino dell'Ucraina ad essere in gioco” ma quello “dell'Europa”. Quindi “la nostra prima priorità rimane quella di rafforzare la resistenza dell'Ucraina. Finora, la nostra Unione e gli Stati membri hanno sostenuto l'Ucraina per un importo pari a 134 miliardi di euro. Più di chiunque altro”, ha sottolineato la presidente della Commissione, confutando a distanza le false affermazioni del Presidente Trump sugli aiuti americani. “Grazie al nostro strumento per l'Ucraina e al prestito del G7, abbiamo colmato il divario di bilancio dell'Ucraina per l'intero anno 2025. Allo stesso tempo, dobbiamo accelerare la consegna immediata di armi e munizioni. E questo sarà al centro del nostro lavoro nelle prossime settimane”, ha confermato von der Leyen.
“Oggi sono qui con il Collegio della Commissione europea. Un'Ucraina libera e sovrana non è solo nell'interesse europeo, ma anche nell'interesse del mondo intero. Gli autocrati di tutto il mondo stanno cercando di capire se c'è impunità se invadi il tuo vicino e violi i confini internazionali. O se c'è una vera deterrenza. E questo – ha ribadito ancora la presidente della Commissione Ue – non è solo fondamentale per l'Europa. È importante anche per l'Asia, per l'Africa ed entrambe le sponde dell'Atlantico. Un investimento nella sovranità dell'Ucraina è un investimento nella prevenzione di guerre future”.
L'Europa “è qui per rafforzare l'Ucraina in questo momento critico. Posso annunciare che un nuovo pagamento di 3,5 miliardi di euro per l'Ucraina arriverà già a marzo”, ha annunciato. “Abbiamo preparato un ambizioso pacchetto sulla sicurezza energetica” per “garantire un sistema energetico resiliente, sicuro e competitivo per l'Ucraina. Entro la fine dell'anno prossimo integreremo completamente il mercato elettrico dell'Ucraina e della Moldavia con il nostro mercato elettrico. E coglieremo l'intero potenziale dei vasti depositi di gas dell'Ucraina, di cui l'80% si trova vicino agli Stati membri dell'Ue”.
“Nessuno desidera più pace del popolo ucraino, ma una pace giusta e duratura arriva solo se si è forti”, ha sottolineato von der Leyen. “Ecco perché rafforziamo la vostra economia. Ecco perché aumentiamo la resilienza del vostro approvvigionamento energetico. Ecco perché continueremo ad addestrare ed equipaggiare le vostre truppe. Oggi stiamo adottando il nostro 16° pacchetto di sanzioni” verso la Russia. “Aumenteremo le sanzioni punitive contro la Russia, a meno che – ha concluso – non dimostrino una vera volontà di raggiungere un accordo di pace duraturo. Slava Ukraini”.
L’Ucraina “può contare su di noi”, ha confermato il Presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. Tre anni fa, la Russia ha iniziato una guerra “immotivata, ingiustificata e illegale”, che “viola la sovranità dell'Ucraina, la sua integrità territoriale, i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e i principi fondamentali del diritto internazionale sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite”.
La presenza a Kiev “è una dimostrazione della nostra solidarietà con il popolo ucraino e con te, Presidente Zelenskyy”, ha aggiunto Costa. “Siamo stati qui con te dal primo giorno. Siamo e saremo con te, fianco a fianco, spalla a spalla. Nella guerra, nei futuri negoziati di pace, nella ricostruzione e come stato membro dell'Unione Europea. Vogliamo tutti che questa guerra finisca. E che la sofferenza e la distruzione finiscano. Ecco perché questo momento è così importante”.
La Russia “è una minaccia all'ordine internazionale basato sulle regole. Putin vuole dividerci. Oggi mostriamo qui che il nostro sostegno è forte, unito e immutato. Non ci sarà nessuna negoziazione credibile e di successo, nessuna pace duratura, senza l'Ucraina e senza l'Unione Europea. Solo l'Ucraina può decidere quando sono soddisfatte le condizioni per avviare una negoziazione di pace”.
La pace, ha detto Costa, “non può essere un semplice cessate il fuoco. Deve essere un accordo duraturo. La pace non dovrebbe premiare l'aggressore. Dobbiamo imparare le lezioni dal passato, dagli accordi di Budapest e Minsk. Solo garanzie di sicurezza concrete e forti assicureranno una pace completa, giusta e duratura in Ucraina e in Europa nel suo insieme”.
L'Unione Europea, ha ribadito, “è pronta a fare tutto il necessario per la sua sicurezza e per continuare a sostenere l'Ucraina. Ecco perché convocherò un Consiglio europeo speciale, la prossima settimana, il 6 marzo, per sostenere l'Ucraina e rafforzare la difesa dell'Europa. Lavorando a stretto contatto con la Commissione Europea e con Ursula von der Leyen, siamo pronti a realizzare efficacemente le nostre capacità di difesa e a investire in modo significativo su di esse. Siamo pronti ad aumentare il nostro supporto finanziario e militare all'Ucraina. E siamo pronti a costruire il futuro dell'Ucraina all'interno dell'Unione Europea. Ucraina, puoi contare su di noi. Slava Ukraini!”.
La Commissione europea ha aperto le candidature per premiare gli attori della catena del valore biologica che sviluppano progetti stimolanti che migliorano la produzione e il consumo di alimenti biologici. Fino al prossimo 27 aprile qualsiasi attore o istituzione dell'Ue con un grande progetto che contribuisce ad aumentare l’accessibilità e migliorare i prezzi dei prodotti biologici nell'Unione può candidarsi nelle sei categorie del Premio: miglior agricoltore biologico (donna e uomo), migliore regione biologica/biodistretto, migliore città biologica, migliore PMI di trasformazione alimentare biologica, miglior rivenditore di alimenti biologici, miglior ristorante/servizio di ristorazione biologico.
"L'agricoltura biologica è un anello essenziale per una produzione alimentare sostenibile e resiliente”, sottolinea Christophe Hansen, Commissario per l'Agricoltura e l'alimentazione. “I premi dell'Ue per la produzione biologica celebrano il lavoro e l'innovazione di coloro che guidano questa trasformazione. Invito gli appassionati del settore biologico a candidarsi e far conoscere i loro progetti. I risultati che premieremo quest'anno ispireranno sicuramente a continuare a contribuire al futuro dell'agricoltura biologica nell'Unione europea”.
Nell'ambito dei lavori dell'UE volti a promuovere la trasparenza e l'equità fiscale a livello mondiale, gli Stati membri hanno aggiornato la lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali. L'aggiornamento – sottolinea Bruxelles – dimostra gli effetti positivi del dialogo costruttivo e della cooperazione tra l'UE e i suoi partner internazionali: non sono infatti state aggiunte nuove giurisdizioni all'elenco, che contiene 11 giurisdizioni di paesi terzi: Anguilla, Figi, Guam, Isole Vergini degli Stati Uniti, Palau, Panama, Russia, Samoa, Samoa americane, Trinidad e Tobago e Vanuatu. L'aggiornamento registra una serie di sviluppi positivi in diverse di queste giurisdizioni, che riflettono gli sforzi in corso per affrontare i settori che destano preoccupazione.
Inoltre, 8 giurisdizioni hanno attualmente in sospeso impegni per migliorare il loro quadro di governance fiscale. I paesi interessati, ovvero Antigua e Barbuda, Belize, Isole Vergini britanniche, Brunei Darussalam, Eswatini, Seychelles, Turchia e Vietnam, sono elencati nella lista comprendente le giurisdizioni cooperative. L'UE monitorerà attentamente tali impegni per assicurarsi che sia dato loro seguito entro i termini previsti.
L'obiettivo principale della lista UE è incoraggiare le giurisdizioni ad attuare norme di buona governance fiscale per contrastare la frode, l'evasione e l'elusione fiscali in tutto il mondo. Si basa su un processo approfondito di screening, valutazione e monitoraggio secondo criteri oggettivi, chiari e accettati a livello internazionale. A seguito di un impegno senza precedenti, molte giurisdizioni hanno adottato misure importanti per porre fine alle pratiche fiscali dannose e migliorare la trasparenza fiscale globale.
La lista UE viene aggiornata due volte l'anno per riflettere i cambiamenti nelle politiche fiscali e nei livelli di cooperazione delle giurisdizioni. Ciò garantisce che rimanga pertinente e accurata nel tempo. (focus\aise)