Vita da ambasciatore/ambasciatrice (2)

ROMA – focus/aise – Una straordinaria partecipazione – circa 800 ospiti – ha accompagnato il ricevimento dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo celebrativo della Festa della Repubblica, anche quest’anno ospitato nel palazzo storico della “Casa delle Forze Armate”. Il successo e l’apprezzamento suscitato dall’evento, anche in chiave mediatica, ha confermato la piena centralità della presenza italiana in Bosnia Erzegovina, ulteriormente amplificata dalla costante azione di sostegno svolta dall’Italia a favore delle prospettive europee del Paese balcanico. Presenti al ricevimento tutte le diverse articolazioni del panorama istituzionale della Bosnia Erzegovina. Di particolare significato anche la partecipazione della capo negoziatore dell’UE per la Bosnia Erzegovina, Valentina Superti.
Nel suo intervento, l’ambasciatore Di Ruzza ha auspicato un compatto impegno delle forze politiche del Paese nell’implementare l’agenda riforme europee, sulla scia della decisione del Consiglio europeo del 21 marzo favorevole all’apertura dei negoziati di adesione: “è un’opportunità storica”, ha detto, “non coglierla sarebbe un grave errore, soprattutto guardando alle nuove generazioni”. L’ambasciatore ha inoltre valorizzato le varie componenti del Sistema Italia in Bosnia Erzegovina, esprimendo un particolare ringraziamento ai militari della missione EUFOR per l’impegno a mantenere nel Paese un ambiente sicuro e protetto. Sottolineata anche l’importanza delle comunità italiane di storico insediamento nel in Bosnia Erzegovina - omaggiato per il suo pluriennale impegno il signor Bruno Palestra -, dei rapporti economici bilaterali, dei progetti di cooperazione allo sviluppo e della società civile, nonchè del ruolo dei funzionari italiani stabilmente residenti per coordinare progetti o twinning europei, tra i quali è stata menzionata in particolare l’iniziativa EU4FAST di contrasto all’immigrazione clandestina. L’ambasciatore Di Ruzza ha inoltre ribadito il valore fondamentale della diplomazia culturale italiana, anche in chiave di sostegno ai percorsi di riconciliazione nazionale, come testimonia l’impegno al rilancio del progetto “Ars Aevi”.
Anche quest’anno peraltro le celebrazioni della Festa della Repubblica sono state abbinate a un ricco pacchetto di eventi culturali, concepito per ribadire il ruolo dell’Italia quale consolidato partner culturale di riferimento della Bosnia Erzegovina. Dopo il grande concerto dei Filarmonici di Roma nell’ambito del Maggio Musicale Italiano, è stata inaugurata presso la Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina la mostra fotografica “Mario Cresci. L’oro del tempo”, frutto di una collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) di Roma. La tradizione rinascimentale italiana è stata invece al centro della mostra “Il Perugino. Lo meglio maestro d’Italia”, i cui pannelli sono stati esposti in occasione dello stesso Ricevimento. Il 5 giugno Mostar ha poi ospitato uno spettacolo degli Sbandieratori di Arezzo, accompagnati da una presenza istituzionale della città aretina, mentre il prossimo 13 giugno a Banja Luka verrà aperta la mostra multimediale “States of Statelessness” dell’artista contemporaneo Niccolò Masini.
Il Consiglio accademico dell’Università Mayor di San Andres (UMSA) di La Paz ha insignito l’ambasciatore d’Italia in Bolivia, Fabio Messineo, con la Medaglia “Mariscal Andres de Santa Cruz”, il più alto riconoscimento del maggior ateneo pubblico boliviano, per i 25 anni di cooperazione dell’Ambasciata d’Italia in Bolivia in favore dell’Unità di Biologia Cellulare della Facoltà di Medicina dell’UMSA.
Nel corso della cerimonia svoltasi a La Paz, il direttore dell’Unità, Ricardo Amaru, ha raccontato di essersi specializzato in ematologia a Bergamo e al suo rientro in Bolivia di aver ricevuto il supporto dei colleghi dell’Università di Milano Bicocca, dell’Associazione di lotta contro la leucemia “Paolo Belli” di Bergamo nonché dell’Ambasciata italiana per costituire a La Paz il primo laboratorio in grado di diagnosticare la leucemia.
Grazie ad una costante attività di cooperazione con i centri di ricerca italiani, l’Unità di Biologia Cellulare di La Paz è così diventata il centro di riferimento per la lotta alla leucemia in Bolivia, in grado di offrire diagnosi gratuite ai bambini o a bassi costi per adulti. Da pochi anni presso l’Unità vengono inoltre effettuati anche trapianti autologi di midollo osseo, permettendo in questo modo di salvare molte vite umane.
L’Ambasciata d’Italia ad Atene ha celebrato il 4 giugno scorso il 78° anniversario della nascita della Repubblica Italiana con un ricevimento presso il prestigioso complesso dello Zappeion, al quale sono intervenuti numerosi rappresentanti di Governo, Parlamento, e istituzioni civili e militari della Repubblica Ellenica, nonché esponenti di spicco della Comunità Italiana, del mondo della cultura e dell’economia, e del locale Corpo Diplomatico.
Circa 1500 ospiti – riporta l’Ambasciata – sono stati accolti da alcune delle più famose arie del grande compositore Gioacchino Rossini, eseguite dall’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival di Pesaro, la città che quest’anno è Capitale Italiana della Cultura. Nel contesto delle celebrazioni della Festa Nazionale, gli artisti si sono esibiti in Grecia in altre due tappe: ieri presso il teatro di Papagou Cholargos e oggi presso il Museo Olimpico di Salonicco.
Dopo gli inni nazionali, nel suo discorso l’Ambasciatore Cuculi ha valorizzato i legami millenari tra Italia e Grecia, tutt’oggi unite da politiche e valori condivisi, improntati ai principi della democrazia, dei diritti umani e della cooperazione internazionale, in linea con le priorità della Presidenza Italiana del G7. In uno scenario globale sempre più complesso e reso instabile da un arco di crisi e conflitti che dal Sahel giunge al Mar Baltico, l’Ambasciatore ha sottolineato che i due paesi continuano a rafforzare il loro partenariato strategico nei principali fori multilaterali, sulla scia della comune appartenenza all’Unione Europea e alla NATO, così come in operazioni quali la Missione ASPIDES, con le Marine Militari italiana e greca impegnate a difendere il traffico marittimo internazionale attraverso il Mar Rosso.
Cuculi ha quindi ricordato la solida cooperazione bilaterale tra i due Paesi. L’Italia si conferma principale partner commerciale della Grecia (e ha recentemente riaperto un Ufficio ICE ad Atene), e numerose e qualificate aziende italiane continuano ad investire in settori strategici dell’economia greca.
“Non è una coincidenza se Atene ospita dal 1909 l’unica Scuola Archeologica Italiana all’estero, un centro di eccellenza che coordina 13 missioni archeologiche nel paese, e una delle sette Scuole Statali Italiane all’estero”, ha poi aggiunto, enfatizzando l’importante ruolo che l’Istituto Italiano di Cultura di Atene svolge nel promuovere la nostra lingua e cultura. L'Ambasciatore ha infine rivolto un caloroso saluto e ringraziamento ai numerosi connazionali presenti e alle loro associazioni, ponendo l’accento sul prezioso contributo che essi offrono quotidianamente all’ulteriore sviluppo dei legami tra Italia e Grecia.
Durante la serata, gli invitati hanno potuto apprezzare le eccellenze enogastronomiche italiane e scoprire i prodotti e le soluzioni tecnologiche delle molte aziende che hanno generosamente contribuito all’organizzazione del ricevimento. (focus\aise)