Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise - Si è svolta il 19 gennaio scorso in Ambasciata d’Italia a Parigi la cerimonia di consegna dell’onorificenza al grado di Ufficiale dell’Ordine del Merito della Repubblica a Joël Barre, delegato interministeriale per il Nuovo Nucleare, conferita dal presidente della Repubblica italiano, Sergio Mattarella, e consegnata dall’ambasciatrice italiana in Francia, Emanuela D’Alessandro.
Nel corso della cerimonia, che si è svolta alla presenza di numerosi esponenti di alto livello del mondo istituzionale e imprenditoriale francese, l’ambasciatrice ha sottolineato il contributo esemplare di Barre al rafforzamento della cooperazione bilaterale tra Italia e Francia in ambito politico e di sicurezza. “Il suo impegno”, ha detto D’Alessandro, “ha facilitato l’identificazione di soluzioni equilibrate e vantaggiose per i due Governi e le loro rispettive industrie nel settore, a vantaggio anche della qualità dei rapporti tra i due Paesi e del sistema di sicurezza europeo”, come nel caso, ha osservato, della firma della Lettera di intenti per il procurement nel quadro dei seguiti attuativi del Trattato del Quirinale.
Il delegato interministeriale Barre ha iniziato la sua carriera alla Délégation Générale à l’Armement nel 1979, per poi diventare direttore del programma Air-Sol Moyenne Portée nel 1987. Nominato direttore del programma Helios Optical Observation Satellite nel 1991, ha ricoperto poi il ruolo di vicedirettore dell’Ufficio Tecnico dei sistemi strategici e spaziali nel 1995. Due anni dopo ha intrapreso la prima esperienza professionale al Centre National d’Etude Spatiales (CNES), in qualità di direttore dei Programmi, dove è tornato nel 2007 come direttore del Centro Spaziale della Guyana. Nominato vicedirettore generale del CNES nel 2021, direttore generale dell’Armamento nel 2017 e, dal 2022, delegato interministeriale per il Nuovo Nucleare. Commendatore della Legione d’onore, commendatore dell’Ordine Nazionale del Merito e legionario di prima classe d’Onore, Barre è anche membro dell’Accademia Internazionale d’Astronautica e dell’Accademia dell’Aria e dello Spazio.
In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, l’ambasciatore d’Italia in Finlandia, Sergio Pagano, ha partecipato il 24 gennaio alla proiezione de “Gli studenti della Umberto Primo”, docu-dramma diretto da Alessandra Maioletti che narra le vicende di nove giovani ebrei che studiavano presso la scuola italiana Umberto I a Salonicco, in Grecia, durante il periodo dell’occupazione nazista.
La narrazione del docu-dramma è rafforzata dalle testimonianze di Alberto Modiano e Drita Giomo, che furono testimoni oculari di quegli eventi.
L’evento, ospitato presso la Eurooppasali di Helsinki, è stato co-organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki. La proiezione è stata introdotta dai saluti dell’ambasciatore Pagano e degli ambasciatori di Germania e di Grecia.
Nuovo Ambasciatore d’Italia a Quito, Giovanni Davoli è stato ricevuto presso la sede del Ministero degli Affari Esteri e della Mobilità Umana della Repubblica dell’Ecuador per la presentazione della copia delle Lettere Credenziali al Presidente della Repubblica dell'Ecuador, Daniel Noboa.
Nel corso di una sobria ma significativa cerimonia, riporta l'Ambasciata, la Ministra Gabriela Sommerfeld, assistita dal Vice Ministro Carlos Larrea, ha dato il benvenuto in Ecuador al nuovo Ambasciatore, sottolineando i profondi legami di amicizia e cooperazione esistenti tra i due paesi. Sommerfeld ha quindi espresso la convinzione che durante il mandato del Presidente Noboa questi legami si intensificheranno ulteriormente, essendo desiderio del Presidente stesso che venga data priorità alle relazioni con l’Italia.
L’Ambasciatore Davoli, dal canto suo, ha espresso gratitudine alla Ministra per essere stato ricevuto dopo pochissimi giorni dal suo arrivo nel paese, rimarcando come questo sia un segnale importante dell’amicizia tra Ecuador e Italia. Davoli ha quindi fornito assicurazione in merito al pieno appoggio dell’Italia al popolo e alle istituzioni democratiche dell’Ecuador nell’attuale situazione di conflitto interno, come già tempestivamente espresso dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a seguito dei violenti eventi delle scorse settimane. (focus\ aise)