Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise - È iniziato da Mascate il percorso di avvicinamento alla 12a FIFA Beach Soccer World Cup, che si è aperta il 15 febbraio, a Dubai, con gli Azzurri a giocare la gara inaugurale della manifestazione contro gli Stati Uniti. Gara vinta 3 a 1.
L’Italia, che ha affrontato una prima parte della preparazione in Oman, è arrivata il 30 gennaio nella capitale Mascate, dove pè stata accolta dal benvenuto dell’ambasciatore d’Italia in Oman, Pierluigi D’Elia. Incontrando la Nazionale, D’Elia ha parlato di una “occasione utile per rinsaldare l’amicizia tra Italia e Oman, che sono sicuro ospiterà al meglio i nostri Azzurri. La presenza della Nazionale inoltre rafforza le iniziative di diplomazia sportiva che portiamo avanti per rafforzare la cooperazione italo-omanita”.
Chiuso il ciclo di amichevoli in Oman, il 4 febbraio la Nazionale si è spostata a Dubai, sede del Mondiale.
Una delegazione di SIMEST S.p.A. ha effettuato una missione esplorativa in Bosnia-Erzegovina in stretta collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, che ha organizzato un intenso programma di incontri e affiancato la delegazione nel corso dei lavori.
Obiettivo della visita: sondare opportunità di collaborazione in un mercato dell’area balcanica dalle prospettive interessanti, anche alla luce del percorso di integrazione europea del Paese, e che vede l’Italia con un ruolo di consolidata importanza – primo Paese esportatore e secondo partner commerciale globale – anche in virtù di una rilevante ed articolata presenza imprenditoriale.
La vasta platea dei colloqui ha incluso importanti segmenti del Sistema Italia in Bosnia-Erzegovina, segnatamente il management locale di Unicredit e di Intesa San Paolo, gruppi ai quali fa riferimento più del 30 per cento del mercato bancario della Bosnia-Erzegovina e che sono entrambi membri della recentemente istituita Associazione delle imprese italiane in BiH (AIIBH). Gli incontri hanno poi coinvolto numerosi autorevoli attori del panorama economico-finanziario del Paese, inclusi membri di governo, in particolare il Vice Ministro statale delle Finanze e del Tesoro, Muhamed Hasanović. I rappresentanti di SIMEST si sono poi interfacciati con la Camera di commercio estero della BiH, con l’Agenzia per la promozione degli investimenti stranieri (FIPA) e con il Foreign Investment Council, un’associazione rappresentativa di interessi di investitori stranieri e che svolge anche un’azione di consulenza verso organi istituzionali della BiH in materia economica. Approfondite conversazioni hanno avuto luogo anche con la Delegazione Europea e con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS).
Dal ciclo di incontri è emersa conferma che la missione di SIMEST di sostegno alla crescita delle imprese italiane all’estero può trovare proficui spunti in Bosnia-Erzegovina, assecondando l’ulteriore espansione del Sistema Italia in loco. Concorde la valutazione, pienamente condivisa con gli interlocutori locali, che il prossimo Business Forum Italia-BiH possa costituire una propizia occasione per individuare nuovi progetti al servizio dell’ulteriore rafforzamento del partenariato economico bilaterale, anche in relazione alla costituzione di nuove joint venture.
Presente ai colloqui, l’ambasciatore Marco Di Ruzza ha espresso soddisfazione per l’esito della missione, che “ha dimostrato la sussistenza di spazi interessanti per l’azione di SIMEST in Bosnia-Erzegovina a supporto della già significativa presenza economica italiana nel Paese”.
Proprio all’ambasciatore Di Ruzza la delegazione SIMEST ha rivolto un “sentito” ringraziamento per “l’opportunità di presentare l’attività di SIMEST in numerosi incontri con attori chiave del Paese. Il tessuto imprenditoriale della Bosnia ed Erzegovina si conferma brillante e dinamico con diverse possibilità di sviluppo sul territorio per le imprese italiane”.
Nuovo Ambasciatore italiano in Georgia, Massimiliano D’Antuono ha visitato la linea di demarcazione amministrativa (ABL). Ad accompagnare il diplomatico c’erano Tibor Kozma, Capo dell'European Union Monitoring Mission in Georgia e il personale della sede di Mtskheta dell’EUMM.
Nel ringraziare gli osservatori della Missione, riporta l’Ambasciata, D’Antuono ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’EUMM nella vigilanza della sicurezza nella regione e si è soffermato sul contributo dell’Italia, fortemente impegnata nel sostegno alla stabilità del Paese.
La missione di vigilanza dell’Unione in Georgia (EUMM) è una missione di vigilanza civile non armata.
Il 12 agosto 2008, l’Unione ha mediato l’accordo in sei punti, firmato dalla Georgia e dalla Russia, che ha posto fine al conflitto tra i due paesi. L’8 settembre 2008 è stata introdotta una serie di misure di esecuzione dell’accordo in sei punti per riaffermare gli impegni assunti nell’accordo. L’EUMM è stato istituito dall’Unione il 15 settembre 2008.
Due gli obiettivi specifici della missione: contribuire alla stabilità a lungo termine in tutta la Georgia e nella regione circostante; stabilizzare a breve termine la situazione per giungere a un rischio ridotto di ripresa delle ostilità, nel pieno rispetto dell’accordo in sei punti e delle misure di esecuzione. (focus\ aise)