Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise – L’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Alessandro Cortese, esprime la propria “vicinanza e solidarietà” alle Autorità e alla popolazione dello Stato del Rio Grande do Sul, regione di grande immigrazione italiana, colpita nuovamente da una grave catastrofe naturale, a pochi mesi dalla precedente.
“Sto seguendo, con viva apprensione e commozione, in costante contatto con il Consolato Generale in Porto Alegre, le tragiche notizie che giungono dal Rio Grande do Sul, terra meravigliosa che ho avuto il piacere di visitare alcune settimane fa e a cui l’Italia è molto legata, per gli indissolubili vincoli storici, linguistici e di tradizioni, grazie a una Comunità italo-brasiliana che, negli ultimi 150 anni, ha dato - e continua a dare - un contributo fondamentale alla crescita della società gaúcha”, le parole dell’Ambasciatore.
Il Consolato Generale in Porto Alegre, in collaborazione con la protezione civile locale, ha avviato una raccolta di donazioni di beni di prima necessità nella sua sede, Rua José de Alencar 313, da devolvere alle vittime dell’alluvione.
Per qualsiasi necessità, è disponibile un numero di emergenza (0055 51) 981871503.
L’ambasciatrice d’Italia a Bratislava, Catherine Flumiani, ha incontrato nei giorni scorsi il ministro degli Interni della Repubblica Slovacca, Matúš Šutaj Eštok.
Il cordiale incontro ha consentito di fare un punto di situazione sull’eccellente livello di cooperazione bilaterale in diversi settori, in primis con riferimento alla cooperazione di polizia e alla lotta ai crimini finanziari, ambiti nei quali è stata riaffermata la volontà di promuovere uno scambio di buone pratiche tra le competenti istituzioni.
Forte soddisfazione è stata espressa dall’ambasciatrice sulla crescente collaborazione nell’ambito della protezione civile, da ultimo in occasione dell’intervento dei vigili del fuoco slovacchi durante l’alluvione che ha colpito lo scorso anno l’Emilia Romagna. L’ambasciatrice ha illustrato al Ministro ulteriori progetti di collaborazione in tale settore.
L’ambasciatrice d’Italia negli USA, Mariangela Zappia, ha ospitato il primo maggio a Villa Firenze la tappa di Washington del tour “Changed by Women”, progetto dell’Università Bocconi sull’empowerment femminile promosso attraverso una pubblicazione dell’università dedicata a 99 alumnae role model, una raccolta di fondi per studentesse e un programma di mentoring.
Intervenuta in apertura, l’ambasciatrice ha valorizzato le qualità e il costante impegno dell’Università Bocconi nel mantenere un livello di eccellenza, riconosciuto anche negli USA, nella formazione universitaria, rilevando come l’approccio ispirato alla complessità scelto dall’ateneo sia imprescindibile nell’attuale scenario geopolitico ed economico. Nel soffermarsi sulla sfida della parità di genere, “ancora mai raggiunta in nessun Paese, in nessun settore” e sul potenziale economico e politico dell’empowerment femminile, l’ambasciatrice Zappia ha espresso pieno sostegno al progetto “Changed by Women”, evidenziando che “incoraggiare le giovani donne ad essere audaci, a osare in tutti i campi, dalla finanza alla politica, dalla sicurezza alle discipline STEM, è importante, ma offrire loro testimonianze dirette di donne che hanno inseguito i propri sogni e hanno avuto successo ha un potenziale formidabile per aiutarle a infrangere tutti i tetti di cristallo che incontrano lungo il cammino”.
All’evento, cui hanno partecipato il rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari, il consigliere delegato dell’università, Riccardo Taranto, circa cento alumni dell’ateneo ed esponenti della comunità di affari italiana a Washington, sono intervenute, in un panel moderato dal rettore Billari, le tre alumnae, role model protagoniste del libro: Chiara Scotti, vice direttrice generale e membro del Direttorio della Banca d’Italia; Francesca Daverio, Head of Office del Vice President and Group General Counsel della Banca Mondiale; e Silvia Paruzzolo, managing director Evidence for Impact di Save The Children.
La Sindaca di Sarajevo Benjamina Karić ha ospitato nei giorni scorsi, nella sede del Municipio, un ricevimento per i militari italiani, francesi e romeni della Forza di Riserva Strategica della missione Eufor-Althea.
All’evento erano presenti gli ambasciatori in Bosnia-Erzegovina dei tre Paesi coinvolti: Marco Di Ruzza per l’Italia, Francois Delmas per la Francia e Anton Pacuretu per la Romania. I militari dei tre Paesi resteranno in Bosnia-Erzegovina per circa un mese per esercitazioni, che verranno effettuate anche congiuntamente con le Forze armate bosniache. “Consideriamo il vostro arrivo a Sarajevo e in Bosnia-Erzegovina come un prezioso sostegno per il nostro obiettivo comune: preservare e garantire una pace duratura, un ambiente sicuro e stabile per tutti i residenti nel nostro Paese e nell’intera regione”, ha detto la Sindaca Karić.
“La crescente partecipazione dell’Italia nella missione Eufor in termini sia di effettivi sia di rilevanza degli incarichi – ha commentato l’Ambasciatore Di Ruzza – conferma eloquentemente l’impegno italiano a sostegno della stabilità e dell’integrità della Bosnia-Erzegovina, nonché del suo percorso europeo”. (focus\ aise)