Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise – L’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, insieme al Ministro degli Esteri, Gabriela Sommerfeld, nel corso di un evento ospitato presso il Ministero degli Esteri dell’Ecuador, ha annunciato i termini del quarto bando di gara del FIEDS (Fondo Italo Ecuadoriano per lo Sviluppo Sostenibile).
Il bando – spiega l’Ambasciata – si rivolge ad autorità locali e organizzazioni non governative che desiderano presentare progetti a beneficio della popolazione, particolarmente nell’ambito della creazione di opportunità per i giovani ecuadoriani.
Davoli ha sottolineato che nella situazione di “conflitto interno” che il Presidente della Repubblica, Daniel Noboa, ha dichiarato per far fronte alla sfida posta dal crimine organizzato alla democrazia ecuadoriana, è fondamentale dare ai giovani alternative che non siano il crimine o l’emigrazione dal Paese. L’Italia, essendo uno dei migliori amici dell’Ecuador, appoggia Quito in questa sfida tramite il FIEDS, oltre che con i diversi programmi già in atto di cooperazione nel campo giuridico, giudiziario e di pubblica sicurezza.
“La lotta al crimine transnazionale è una lotta comune di tutti gli stati democratici”, ha detto l’Ambasciatore ricordando come l’Italia sia riuscita a far fronte, nei decenni passati, alla sfida posta dalle mafie allo Stato.
Il Ministro Sommerfeld ha ringraziato Davoli per il sostegno dell’Italia in questo momento drammatico della storia del Paese. Il FIEDS è stato istituito nel 2016 tramite un accordo bilaterale di conversione del debito in progetti di sviluppo.
Si è tenuto nei giorni scorsi a Sarajevo il workshop “Green Talks: tracciare il turismo sostenibile in Bosnia ed Erzegovina”, il primo dei tre appuntamenti conclusivi nell’ambito dell’iniziativa NaturBosniaHerzegovina, finanziata da AICS e implementata dall’OSC italiana CISP (Comitato internazionale per lo Sviluppo dei Popoli).
L’evento ha riunito attori chiave del settore, incluse autorità istituzionali della BiH, partner internazionali come la Delegazione dell’Unione Europea ed espressioni della società civile. Nell’occasione, il CISP e i suoi partner e collaboratori di progetto, tra cui il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Agenda 21, hanno avuto l’opportunità di presentare risultati-chiave, condividere buone pratiche e delineare percorsi innovativi per uno sviluppo socioeconomico che promuova la tutela dell’ambiente attraverso il turismo.
Durante il suo indirizzo inaugurale, l’ambasciatore d’Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza, ha sottolineato come l’iniziativa “NaturBosniaHerzegovina” incorpori l’impegno congiunto, in un’ottica di gioco di squadra, a favorire l’elevazione degli standard ambientali della Bosnia Erzegovina in linea con quelli europei e a promuovere un turismo sostenibile nel Paese, valorizzandone le splendide bellezze naturali e la biodiversità. “La nostra Ambasciata”, ha detto Di Ruzza, “è orgogliosa di essere un catalizzatore di questa iniziativa che coinvolge una vasta rete di attori del “Sistema Italia”, comprendente l’AICS, organizzazioni della società civile ed eccellenze italiane come i nostri prestigiosi parchi nazionali, università e istituzioni di ricerca. Il successo di questa iniziativa e di altri paralleli progetti che sviluppiamo in tale settore in partenariato con UNDP, quali Via Dinarica, Bridge e Green Network, dimostra che l’Italia è all’avanguardia nella diplomazia verde in Bosnia Erzegovina con un’azione costante, incisiva e capillare”.
Letizia Fischioni, vice titolare di AICS Tirana, Sede regionale con competenza sui Balcani Occidentali, ha messo in luce come “NaturBosniaHerzegovina” rappresenti non solo un’importante iniziativa di tutela ambientale ed un esempio in termini di ownership, ma anche un tassello essenziale dell’approccio regionale della cooperazione italiana nei Balcani occidentali, insieme ad alcune iniziative gemelle in altri Paesi dell’area. “Questo progetto”, ha osservato, “contribuisce concretamente all’integrazione regionale all’interno dei Balcani Occidentali e verso l’Unione Europea, in linea con il Processo di Berlino e gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Da parte sua, Deborah Rezzoagli, direttrice area dell’Est del CISP, ha ricordato che dal 2016 il CIPS ha rafforzato il suo impegno in Bosnia Erzegovina, con un’attenzione particolare all’inclusione e al coinvolgimento dei principali attori del territorio e fungendo da ponte tra le eccellenze italiane e la società locale. “Grazie ad AICS e all’Ambasciata d’Italia in BiH”, ha affermato Rezzoagli, “sono stati raggiunti nell’ambito di NaturBosniaHerzegovina risultati concreti e duraturi, addirittura al di là di quanto pianificato”.
L’ambasciatrice d’Italia in Slovacchia, Catherine Flumiani, ha partecipato lo scorso 4 maggio alla cerimonia che si è svolta presso il Mausoleo dedicato al generale Milan Rastislav Štefánik, nella località di Brezová pod Bradlom, in commemorazione del tragico incidente aereo nel quale perse la vita assieme agli aviatori italiani tenente Giotto Mancinelli Scotti, sergente Umberto Merlino e soldato Gabriele Aggiunti, avvenuto il 4 maggio 1919 nei pressi di Bratislava.
Alla cerimonia hanno preso parte il primo ministro Robert Fico e il presidente della Repubblica eletto Peter Pellegrini, oltre agli ambasciatori di Italia, Francia e Repubblica Ceca.
Nel suo intervento l’ambasciatrice Flumani ha voluto richiamare in tale occasione i profondi legami che hanno legato il generale Stefanik all’Italia, primo Paese a riconoscere nel 1918 le legioni ceco-slovacche da egli istituite. (focus\ aise)