Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/aise – L’Ambasciatore d’Italia a Tblisi, Massimiliano D’Antuono, insieme al Direttore del Museo Nazionale Georgiano, David Lordkipanidze, ha inaugurato a Vani la mostra “Il mondo etrusco. Tesori dai Musei di Chiusi, Chianciano e Firenze”, realizzata in Georgia dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Toscana e con il supporto organizzativo della Società Glocal Project Consulting e del Museo Nazionale Georgiano. Inizialmente, la mostra è stata presentata al Museo S. Janashia della Georgia nella capitale del Paese e trasferita poi al Museo archeologico Otar Lordkipanidze di Vani, dove resterà aperta al pubblico fino al 31 agosto 2024.
La straordinaria selezione di preziosi reperti provenienti dal Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, il Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stata inaugurata alla presenza del Governatore di Imereti Zviad Shalamberidze, del Sindaco della Municipalità di Vani Aleksandre Gogorishvili e degli ospiti speciali dall’Italia: il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Dott. Mario Iozzo, il Direttore del Museo di Chiusi, Dott. Fabrizio Vallelonga, la Dott.ssa Antonella Magagnini, curatrice della mostra e Alessia Autuori, amministratore di Glocal Project Consulting.
Inaugurata il 21 maggio, a Sarajevo un’importante iniziativa ad alta valenza sociale ed umanitaria promossa da Caritas Italiana. Sono stati consegnati ingenti quantitativi di generi alimentari a favore di sei mense della capitale in coordinamento con l’associazione Pomozi.ba, in prima linea nelle attività di sensibilizzazione contro lo spreco di generi alimentari. Ulteriori mense beneficeranno nelle prossime settimane di eguali apporti. A frutto di tali sostegni, l’intera offerta dei servizi sociali erogati da tali strutture conoscerà un sensibile potenziamento.
L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “BRAT: Balkan Route - Accoglienza in transito”, finanziato dalla Cooperazione allo sviluppo italiana (AICS) e implementato da autorevoli organizzazioni della società civile italiane e bosniaco-erzegovesi, quali Caritas Italiana, Caritas Bosnia Erzegovina, IPSIA-ACLI, Emmaus, Croce Rossa Italiana e Croce Rossa BiH. Finalità del progetto è sostenere le autorità del Paese balcanico nel realizzare una migliore gestione del fenomeno migratorio, in particolare rafforzando e diversificando i servizi di accoglienza per i migranti, migliorandone le condizioni sanitarie e psicologiche e favorendone una maggiore integrazione nelle comunità di accoglienza.
Alla cerimonia di consegna era presente il ministro del Lavoro, delle Politiche sociali, degli sfollati e dei rifugiati del Cantone di Sarajevo, Enda Pavic Pecenkovic, che ha espresso gratitudine e apprezzamento per una donazione di indubbia rilevanza a supporto dei servizi sociali cantonali.
Da parte sua l’ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina, Marco Di Ruzza, ha sottolineato come tale iniziativa, unitamente ad ulteriori azioni promosse da ONG italiane nell’ambito del “BRAT” (donazioni di mezzi alla Croce Rossa della Bosnia Erzegovina, apertura di centri per l’assistenza a minori non accompagnati richiedenti asilo, etc), testimoni l’importanza e l’efficacia di tale progetto, con cui l’Italia intende contribuire ad una migrazione più ordinata, sicura e responsabile in Bosnia Erzegovina, anche in linea con il sostegno italiano alle prospettive di integrazione europea del Paese. “Il progetto BRAT”, ha detto Di Ruzza, “conferma per l’ennesima volta come l’impegno della società civile, in sinergia con la cooperazione allo sviluppo, rappresenti una componente cruciale della presenza italiana in Bosnia Erzegovina: proprio la vicinanza concreta e solidale alle esigenze della popolazione locale spiega più di ogni altra cosa i sentimenti di amicizia ed affetto nutriti verso l’Italia e gli italiani in ogni parte del Paese”.
La responsabile di Caritas italiana in BiH per il progetto BRAT, Anxhela Zeneli, ha sottolineato come il progetto BRAT si prefigga anche di creare legami significativi tra coloro che viaggiano lungo la rotta balcanica e le comunità locali. La distribuzione di generi alimentari ad alcune mense a Sarajevo, integrando gli interventi dei servizi sociali e degli stessi cittadini della Bosnia Erzegovina, è un modo per sostenere realtà locali che assistono quotidianamente persone in difficoltà. “Questa azione”, ha detto Zeneli, “esprime gratitudine alla Bosnia-Erzegovina e ai suoi cittadini, mettendo in risalto il fatto che ogni individuo merita rispetto e una dignità da preservare, indipendentemente dalla sua provenienza”.
Presente all’evento anche l’Ufficio AICS di Sarajevo e numerosi organi di informazione, che hanno dato notevole risonanza all’iniziativa.
L'Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, ha svolto la sua prima missione diplomatica a Guayaquil, città sull'Oceano Pacifico capoluogo della Provincia del Guayas. Durante la sua visita, ha incontrato le autorità locali e i leader aziendali per discutere aspetti della cooperazione internazionale.
L'agenda includeva anche diverse visite a istituzioni pubbliche e private al fine di rafforzare le relazioni che mantengono con l'Italia e promuovere nuovi progetti in una prospettiva binazionale: il Consolato Onorario d'Italia, la Società Dante Alighieri - Comitato di Guayaquil e l'Università Cattolica di Santiago de Guayaquil.
Durante il suo discorso in occasione della consegna di decorazioni per le loro opere sociali a due cittadini italiani residenti a Guayaquil, ha sottolineato: "L'Italia è impegnata a sostenere l'Ecuador nella lotta contro le mafie per raggiungere una società senza violenza".
Allo stesso tempo, l'Ambasciatore ha ringraziato per l'instancabile lavoro delle istituzioni che fanno parte del Sistema Italia e sono presenti a Guayaquil, la più grande comunità di italiani in Ecuador dove vivono circa 13.000 cittadini. È stato anche ricevuto dal Prefetto di Guayas, Marcela Aguiñaga, cui ha espresso l'interesse a rafforzare i legami per future collaborazioni con gli enti della provincia nell’ottica dello sviluppo sociale e del contrasto al crimine organizzato.
Davoli ha espresso il suo impegno per il rafforzamento dei legami diplomatici e commerciali tra Italia ed Ecuador durante un incontro con i dirigenti e i membri della Camera di Commercio Binazionale Ecuadoriana Italiana (CBEI). (focus\aise)