Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/aise - In occasione del 73° anniversario della sua fondazione, l’Ambasciatore italiano a San Josè, Alberto Colella, ha visitato la vivace cittadina di San Vito de Coto Brus, nel cuore della regione meridionale del Costa Rica. Fondata nel 1953 dalla Società Italiana per la Colonizzazione dell’America (SICA), San Vito conserva tutt’oggi un forte legame con l’Italia: molti dei suoi abitanti sono discendenti dei primi coloni italiani e, nelle sue 12 scuole pubbliche, l’italiano è lingua curriculare.
In particolare, riporta l’Ambasciata, venerdì 28 febbraio la città ha ospitato una giornata ricca di eventi culturali che hanno celebrato l’Italia e la sua eredità.
In collaborazione con attori locali come la sede della Dante Alighieri, la Municipalità e le scuole, si sono svolte numerose attività. Tra queste, un Laboratorio di poesia con la partecipazione di due poeti italo-costaricani, dedicato agli studenti, e l’inaugurazione di una mostra sull’illustre pittore italiano Il Perugino, che sarà visibile al pubblico locale per tutto il mese di marzo.
La visita dell’Ambasciatore ha anche previsto un tour delle scuole in cui l’italiano viene insegnato, testimonianza di un forte legame linguistico e culturale che resiste nel tempo.
Queste giornate, sottolinea l’Ambasciata, “hanno avuto un’importanza particolare nel rafforzare i legami tra l’Italia e San Vito, un vero e proprio “angolo” italiano in Costa Rica, dove le tradizioni e la cultura italiana continuano a essere custodite con orgoglio”.
Il prestigioso Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” ha nominato l’ambasciatore d’Italia in Oman, Pierluigi D’Elia, come Paganini Ambassador per il 2025.
La nomina ufficiale, proposta dal presidente del premio Giovanni Panebianco, è avvenuta nel corso di una cerimonia speciale a Mascate alla presenza dell’ospite d’onore Abdullah bin Hamad Al Riyami, capo del Dipartimento per la Cooperazione Culturale del Ministero degli Esteri, diplomatici e membri della comunità omanita e italiana.
Fondato nel 1954, il “Premio Paganini” è uno dei concorsi di violino più rinomati al mondo, dedicato alla scoperta e alla promozione di giovani virtuosi del violino, onorando al contempo l’eredità di Niccolò Paganini. Nel corso dei decenni, il concorso è stato un trampolino di lancio per artisti di fama internazionale, tra cui Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Leonidas Kavakos e Sayaka Shoji.
La nomina di Pierluigi D’Elia come Ambasciatore Paganini riflette il suo impegno nel promuovere la diplomazia culturale e rafforzare il ricco patrimonio musicale italiano sulla scena internazionale. Nel corso della sua carriera diplomatica, l’ambasciatore D’Elia ha promosso attivamente le arti, la musica e le tradizioni italiane, riconoscendone il ruolo nella costruzione di ponti tra le nazioni. La sua nomina è in linea con la rinnovata visione del “Premio Paganini” di coinvolgere il pubblico globale, in particolare i giovani musicisti, rafforzando al contempo i legami della competizione con le istituzioni culturali di tutto il mondo.
Esprimendo la sua gratitudine, l’ambasciatore D’Elia si è detto onorato della nomina. “Promuovere una forte cooperazione culturale tra Italia e Oman, in particolare nel campo della musica, è sia un privilegio che una responsabilità”, ha aggiunto, ringraziando la Royal Opera House Muscat “per il suo programma arricchito che include la masterclass di Simon Zhu in collaborazione con il pianista Gile Bae aperta agli studenti di violino, un discorso intitolato Premio Paganini tenuto dal Presidente del Premio Paganini e una serata per talenti emergenti per celebrare il Concorso Paganini con le due stelle nascenti nel mondo della musica classica, Simon Zhu e Gile Bae”.
“Non vedo l’ora di supportare il “Premio Paganini” nella sua missione di coltivare il talento e celebrare il linguaggio universale della musica”, ha concluso D’Elia.
Il titolo di Paganini Ambassador viene assegnato a persone illustri che incarnano i valori del concorso e contribuiscono all’apprezzamento globale della musica classica e del patrimonio culturale italiano. La nomina di Pierluigi D’Elia evidenzia i duraturi legami culturali tra la Repubblica Italiana e il Sultanato dell’Oman, rafforzando la musica come potente strumento di dialogo internazionale e scambio artistico.
L’ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, ha effettuato il 3 e 4 marzo una missione di sistema a Tolosa, capoluogo della Regione Occitania e del Dipartimento dell’Alta Garonna, accompagnata dal console generale a Marsiglia Fabio Monaco, dal primo consigliere sociale e culturale Andrea Macchioni e dal consigliere economico Andrea Domeniconi.
Tolosa è ormai il terzo comune più popoloso e la prima metropoli per crescita economica, trainata dal forte sviluppo dell’industria aerospaziale lì basata. In alcuni recenti studi, inoltre, Tolosa è considerata come la città francese più attrattiva e dinamica.
Nel corso della visita, parte del programma di missioni volto a promuovere il rafforzamento degli scambi bilaterali nei principali centri del territorio francese, l’ambasciatrice D’Alessandro ha avuto un incontro cordiale e proficuo presso il Capitole con il sindaco Jean-Luc Moudenc, con il quale è stato fatto il punto sullo stato e sulle prospettive delle relazioni culturali ed economiche tra la Ville Rose e il nostro Paese, nonché sul contributo della crescente e qualificata comunità italiana allo sviluppo locale.
L’ambasciatrice ne ha poi incontrato una selezionata rappresentanza attiva nell’intensificazione delle collaborazioni culturali ed economiche e nell’attività di promozione del nostro Paese.
D’Alessandro ha avuto anche approfonditi colloqui con il prefetto della Regione e del Dipartimento, Pierre-André Durand, presso la Prefettura, incentrati sul dinamismo demografico e le eccellenze industriali che caratterizzano questo territorio, nonché su sfide comuni e opportunità di collaborazione in loco.
A Blagnac, nell’area industriale di Tolosa, l’ambasciatrice ha visitato la sede di ATR, azienda italo-francese partecipata al 50% da Leonardo e al 50% da Airbus, leader mondiale nella produzione di aerei per il trasporto regionale. Nel corso dell’incontro con il presidente Cuccaro e con l’amministratrice delegata Laude e della successiva visita alla linea di assemblaggio, sono state esaminate le principali direttrici di operazione dell’azienda, nata ormai oltre 40 anni fa e sempre capace di stare al passo dei tempi con prodotti, come l’ATR 42 e l’ATR 72, che hanno riscosso e continuano tuttora a riscuotere grande apprezzamento da clienti in tutto il mondo e rappresentano un eccellente esempio di cooperazione industriale paritetica e di successo tra Italia e Francia.
L’ambasciatrice D’Alessandro ha poi visitato la sede centrale di Airbus, accolta dal vice presidente esecutivo del Gruppo, Van Wersch. Dopo una presentazione dei risultati dell’azienda, che ha visto nel 2024 raggiungere i 69 miliardi di euro di fatturato (principalmente originati dalla divisione degli aerei commerciali, poi dalla divisione difesa/spazio e infine da quella elicotteri) e un portafoglio ordini vicino alle 8 mila unità, è stato illustrato il crescente radicamento di Airbus in Italia, attraverso una rete di fornitori che l’anno passato ha superato i 700 milioni di euro di valore. L’ambasciatrice ha visitato anche la linea di assemblaggio dell’A-350.
A Tolosa ha sede l’eccezionale collezione di opere d’arte della Fondazione Bemberg, sita presso il cinquecentesco Hôtel d’Assézat, recentemente restaurato, e diretta dalla franco-italiana Ana Debenedetti, che ha accolto Emanuela D’Alessandro per una visita ai capolavori di maestri dell’arte italiana dal XVI al XVIII secolo che fanno parte della collezione Bemberg. (focus\aise)