Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise – L’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Marco Peronaci, ha concluso il 20 novembre la sua visita di tre giorni in Florida, accompagnato dal console generale d’Italia a Miami, Michele Mistò.
Una missione preceduta dall’incontro, lunedì scorso a Washington, con il governatore Ron DeSantis, durante il quale è stato concordato di rafforzare la già solida cooperazione tra Italia e Florida. In particolare è stato sottolineato il comune impegno a dare ulteriore slancio alla già eccellente collaborazione economica, culturale e scientifico-tecnologica.
“Tra Italia e Florida esistono ecosistemi imprenditoriali, commerciali e manifatturieri sempre più integrati, che hanno il potenziale per crescere ulteriormente”, ha detto l’ambasciatore Peronaci. “Gli incontri che ho avuto in questi giorni confermano la grande voglia di Italia in uno degli Stati americani più dinamici e in più forte crescita: esistono grandi opportunità per le nostre imprese, che tutte le articolazioni del Sistema Italia sono pronte a sostenere”, ha aggiunto.
La visita si è aperta con una visita alla Freedom Tower, uno dei simboli più emblematici della città di Miami, che è stata poi illuminata di verde, bianco e rosso in omaggio all’Italia e al significativo contributo della comunità italo-americana allo sviluppo della città.
Nel corso della sua missione, l’ambasciatore ha incontrato la sindaca della Contea di Miami-Dade, Daniella Levine Cava, e la direttrice del Porto di Miami, Hydi Webb, con cui si è recato al terminal passeggeri MSC. Costruito da Fincantieri, il terminal di Miami è il più grande e tecnologicamente avanzato del mondo, che con il suo design iconico è considerato una vetrina del saper fare italiano.
Peronaci ha visitato a Fort Lauderdale la sede di Azimut Benetti e quella di Sanlorenzo Americas, tra i più importanti gruppi al mondo nel settore della nautica. Eccellenze italiane che sono espressioni dell’alta gamma e dell’innovazione italiana nel mondo: unendo tradizione cantieristica, capacità industriale e visione internazionale, le imbarcazioni prodotte dai nostri marchi sono vere e proprie bandiere del Made in Italy in tutto il sud-est degli Stati Uniti e non solo.
Nel corso della riunione con il personale del Consolato Generale, dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’Ufficio ICE, l’ambasciatore ha ringraziato tutto il team Italia a Miami per gli eccellenti risultati raggiunti, anche a fronte della crescita costante della nostra collettività in tutta la circoscrizione, con numeri che hanno fatto di Miami il secondo Consolato degli Stati Uniti per numero di iscritti all’AIRE.
Dall’incontro con la collettività italiana, i membri del Comites, gli imprenditori, gli accademici e scienziati italiani, sono emersi diversi spunti per mettere a sistema le competenze e le esperienze italiane in Florida.
Particolarmente proficua è stata anche la riunione con le principali imprese attive nel sud-est degli Stati Uniti: l’ambasciatore ha confermato l’impegno di tutte le istituzioni, in linea con la strategia di diplomazia per la crescita del ministro Tajani, a favorire le migliori condizioni di mercato per l’internazionalizzazione delle nostre imprese.
La Florida è il quarto Stato più importante degli USA per PIL (1500 miliardi di dollari) e la sedicesima economia al mondo. L’interscambio totale tra la Florida e l’Italia nel 2023 è stato pari a 4,8 miliardi di dollari. La Florida è salita al quarto posto fra gli Stati USA che importano prodotti italiani, con un totale di importazioni di 3,8 miliardi di dollari, ed è lo Stato ove opera il maggior numero di imprese italiane negli Stati Uniti, oltre 400.
Nel corso della missione dell’ambasciatore, che ha coinciso con le attività organizzate dal Consolato Generale in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, si segnalano gli incontri con la comunità scientifica e, in particolare con Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute (DRI) dell’Università di Miami, uno dei principali centri di ricerca al mondo dedicati alla cura definitiva del diabete. Alla riunione hanno partecipato numerosi esponenti di altissimo livello nel campo della ricerca e dell’applicazione medica di avanguardia negli Stati Uniti.
L’ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori, ha partecipato il 20 novembre al lancio ufficiale della campagna di valorizzazione del Made in Italy, realizzata dall’Ufficio ICE di Belgrado in collaborazione con Domaca Trgovina, catena distributiva presente in Serbia con una rete di 74 punti vendita. L’evento si è svolto nel nuovo negozio Aroma presso il complesso Waterfront di Belgrado.
La campagna, che è stata avviata nel quadro della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e proseguirà fino alla fine di aprile del prossimo anno, è concepita per accrescere la conoscenza e l’apprezzamento dei prodotti italiani autentici, con una particolare attenzione alle eccellenze enogastronomiche ed alle specialità certificate DOP e IGP, elementi centrali della cultura alimentare italiana.
Nel corso dell’evento, alla presenza dello chef Daniele Moretti, è stata presentata una strategia di comunicazione ampia e integrata, che include contenuti televisivi e radiofonici diffusi sulle principali emittenti del Paese, affiancati da un articolato piano social con ricette, video e formati live per stimolare il coinvolgimento dei consumatori serbi verso i marchi italiani. Parallelamente, all’interno dei punti vendita Aroma e City sono state organizzate degustazioni gratuite, attività promozionali e momenti informativi, accompagnati da materiali dedicati e cataloghi tematici per guidare il pubblico alla scoperta della qualità, tradizione e autenticità dei prodotti italiani.
Il progetto interessa numerose città serbe nelle quali sono presenti i punti vendita del gruppo, tra cui Belgrado, Novi Sad, Nova Pazova, Zlatibor e Pancevo, contribuendo a consolidare la visibilità del Made in Italy sul territorio serbo.
“Grazie alla collaborazione con Domaca Trgovina puntiamo ad aumentare le vendite di prodotti italiani in Serbia e ad ampliare in modo stabile e qualificato l’assortimento nei loro punti vendita”, ha affermato il direttore dell’Ufficio ICE di Belgrado, Antonio Ventresca. “L’export agroalimentare italiano verso la Serbia continua a crescere: nei primi nove mesi del 2025 ha registrato un incremento del 15%, confermando l’interesse dei consumatori serbi per la qualità dei prodotti italiani”, ha aggiunto. “Il nostro obiettivo è inserire nuovi marchi, rafforzare la visibilità autentica del Made in Italy e guidare il pubblico verso prodotti realmente italiani e di qualità”.
Per l’ambasciatore Gori “questa campagna, lanciata in occasione della Settimana della Cucina, rappresenta un passo importante per avvicinare ancora di più il pubblico serbo ai prodotti italiani. Il nostro impegno”, ha proseguito, “è quello di sostenere le imprese italiane e mettere in risalto il patrimonio gastronomico dell’Italia. Con questa iniziativa di valorizzazione del Made in Italy ci impegniamo a rafforzare ulteriormente i legami economici tra i nostri due Paesi e a incrementare sempre più il nostro export verso il mercato serbo”, ha concluso.
Gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Sassari sono stati protagonisti in Svezia con un buffet celebrativo del patrimonio culinario della Sardegna che si è tenuto all’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, utilizzando ingredienti provenienti dal proprio territorio.
L’evento - parte della decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo - è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Ipsar-Ipseoa attraverso il progetto denominato “Ambasciatori di sapori” che vede la partecipazione di dieci allievi dell’indirizzo Enogastronomia-Cucina, accompagnati dai rispettivi docenti, con il fine di valorizzare la tradizione enogastronomica della Sardegna e sviluppare competenze professionali, linguistiche e interculturali.
Con i giovani chef sardi hanno collaborato gli studenti svedesi della International Hotel & Restaurant School (IHR) di Stoccolma e, tra i vari piatti proposti, sono stati particolarmente apprezzati dal pubblico svedese le panadas, la suppa cuatta e la frègula, ma anche i formaggi, i salumi, gli oli e il pane (carasau) giunti dall’isola. Non potevano mancare come accompagnamento anche una selezione di vini sardi per far conoscere (e quindi crescere) sul mercato locale la ricchezza e qualità anche di questa regione italiana.
L’Ambasciatore Pala, intervistato a margine dell’evento, ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa volta a promuovere la cultura enogastronomica sarda e il positivo confronto tra culture come occasione per poter far conoscere in Svezia i prodotti autentici del territorio italiano. La dirigente dell'Ipsar-Ipseoa, Antonietta Piras, ha espresso gratitudine all'Ambasciata per aver dato al proprio istituto la possibilità di rappresentare la Sardegna e l'Italia in Svezia, e ha ribadito l'importanza dei progetti di internazionalizzazione per promuovere il proprio territorio e permettere agli studenti di fare esperienze formative di alto livello. (focus\aise)