L'Europarlamento approva le prime norme UE sulla lotta alla violenza contro le donne

BRUXELLES\ aise\ - Nuove norme europee per contrastare la violenza contro le donne. Varate nei giorni scorsi dal Parlamento Europeo, riunito per l'ultima volta in riunione plenaria, le nuove norme mirano a prevenire la violenza di genere e a proteggere le vittime, in particolare le donne e le vittime di violenza domestica.
Con 522 voti a favore, 27 contrari e 72 astensioni, il Parlamento Ue ha approvato in via definitiva la prima normativa dell'Unione europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. La direttiva chiede leggi più severe per contrastare la violenza informatica, una migliore assistenza alle vittime e misure per prevenire gli stupri. Il testo è già stato concordato informalmente con il Consiglio.
La direttiva vieta le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati e stabilisce linee guida particolari per i reati commessi online, come la divulgazione di informazioni private e il cyberflashing.
La nuova legislazione includerà un elenco più lungo di circostanze aggravanti per i reati che comportano pene più severe, come i crimini contro personaggi pubblici, giornalisti o difensori dei diritti umani. Le nuove aggravanti riguardano anche l'intenzione di punire le vittime per il loro genere, l'orientamento sessuale, il colore della pelle, la religione, l'origine sociale o le convinzioni politiche, e il desiderio di mantenere o ristabilire "l'onore".
La sicurezza e il benessere delle vittime devono avere la priorità, anche attraverso l'accesso ad alloggi protetti. Sarà obbligatorio rendere accessibile l'assistenza sanitaria, compresi i servizi per la salute sessuale e riproduttiva. Le autorità nazionali avranno maggiori obblighi di segnalazione e di raccolta delle prove e dovranno sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che il sesso non consensuale è considerato un reato.
Su insistenza del Parlamento, la Commissione riferirà ogni cinque anni sull'opportunità di rivedere le norme.
"Oggi - ha spiegato la co-relatrice della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, Frances Fitzgerald (PPE, IE) - il Parlamento ha compiuto i primi passi per fare dell'Europa il primo continente al mondo a porre fine alla violenza contro le donne. Si tratta di un atto legislativo di ampia portata che preverrà la violenza contro le donne, proteggerà le vittime e perseguirà i responsabili, garantendo in tal modo un approccio olistico per affrontare questi crimini efferati. Non ci può essere uguaglianza senza l'eliminazione della violenza contro le donne; dobbiamo garantire che non ci possa essere impunità per coloro che commettono tali crimini".
Per la co-relatrice della commissione per le libertà civili, Evin Incir (S&D, SV), "questa direttiva innovativa incarna il nostro fermo impegno a rafforzare i diritti delle donne e a salvare vite umane. Mentre procediamo, ricordiamo questo momento come un primo passo storico per rafforzare i diritti delle donne e illuminare la strada verso un futuro in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura e dall'oppressione. Questa è una vittoria per la giustizia e l'uguaglianza in tutta l'Unione europea". (aise)