Migranti: l’Ue propone l’istituzione di un elenco continentale dei paesi sicuri. Soddisfatta la Premier Meloni

BRUXELLES\ aise\ - La Commissione europea ha proposto oggi, 16 aprile, di accelerare l'applicazione di alcuni aspetti del patto sulla migrazione e l'asilo adottato lo scorso anno e che dovrebbe entrare in vigore a giugno 2026. Nella fase iniziale, spiega la Commissione in una nota, si propone di anticipare due elementi chiave del regolamento sulle procedure di asilo, con l'obiettivo di aiutare gli Stati membri a esaminare le richieste di asilo in modo più rapido ed efficiente nel caso dei richiedenti le cui domande sono probabilmente infondate.
Con lo stesso obiettivo, la Commissione Ue ha proposto di istituire un elenco europeo dei paesi di origine sicuri, che comprenda Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia. Ciò aiuterebbe a esaminare con procedura accelerata o di frontiera le domande dei rispettivi cittadini.
Alcuni Stati membri dispongono già di elenchi nazionali di paesi di origine sicuri. Un elenco europeo permetterà di integrare questi elementi, promuovendone un'applicazione più uniforme, che consentirà agli Stati membri di verificare le richieste di asilo dei cittadini dei paesi figuranti nell'elenco secondo una procedura accelerata, essendo improbabile che la loro domanda abbia esito positivo.
Ha accolto la notizia “con grande soddisfazione” la Premier italiana, Giorgia Meloni, citando in particolare Bangladesh, Egitto e Tunisia. E “altrettanto positiva” è, secondo lei, “la proposta di anticipare l'entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%”.
Si tratta, a suo parere, “di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania”.
“È un'ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee – ha commentato la Premier -. L'Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l'approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori”.
Secondo la Prima Ministra italiana, quindi, se oggi in Europa ci si pone “come priorità la difesa dei confini esterni”, “il contrasto all'immigrazione irregolare di massa”, e “il rafforzamento della politica dei rimpatri”, “lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell'Italia”. “Avevamo ragione”, arriva a dire la Premir. “Siamo sulla buona strada”. (aise)