Nuova indagine Eurobarometro: per gli europei è importante sapere una seconda lingua

BRUXELLES\ aise\ - La stragrande maggioranza degli europei (86%) ritiene che tutti dovrebbero parlare almeno una seconda lingua, diversa dalla madrelingua, e tre europei su cinque (59%) sono in grado di avere una conversazione in una lingua straniera. Questi sono alcuni dei risultati della nuova indagine Eurobarometro "Gli europei e le loro lingue" pubblicata ieri, 22 maggio, dalla Commissione.
In concomitanza con la Giornata mondiale della diversità culturale, l'indagine mette in luce un crescente riconoscimento dell'importanza della diversità linguistica per migliorare la comprensione culturale, le opportunità economiche e la coesione sociale in Europa.
Con 24 lingue ufficiali e circa 60 lingue regionali e minoritarie parlate nell'Unione europea, il multilinguismo è un vivido esempio della diversità culturale europea.
Dall’indagine Eurobarometro, condotta a dodici anni di distanza dall'ultima sul tema, emerge un atteggiamento molto positivo nei confronti del multilinguismo: il 76% degli intervistati ritiene che il miglioramento delle competenze linguistiche dovrebbe essere una priorità strategica, mentre l'84% ritiene che le lingue regionali e minoritarie dovrebbero essere protette.
Per quanto riguarda la conoscenza delle lingue straniere, l'indagine mostra progressi positivi, benché modesti, rispetto all'ultima del 2012: tre europei su cinque sono in grado di sostenere una conversazione in almeno una lingua straniera, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2012. La proporzione sale a quattro su cinque tra i giovani europei (79% tra i 15 e i 24 anni), in un aumento di 5 punti percentuali. (aise)