Organismi per la parità: il Consiglio Ue approva il testo definitivo per rafforzarne il ruolo in tutta l'Unione

BRUXELLES\ aise\ - Il Consiglio europeo ha concordato mercoledì scorso, 21 febbraio, la forma definitiva di una direttiva tesa a rafforzare il ruolo degli organismi per la parità in tutta l'Unione Europea nella lotta alle discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale. Ora verrà chiesto al Parlamento europeo di dare la sua approvazione.
In tutta l'Ue sono stati istituiti organismi per la parità al fine di promuovere la parità di trattamento, combattere le discriminazioni e offrire assistenza alle vittime. La direttiva migliora l'efficacia di questi organismi e ne garantisce l'indipendenza definendo norme minime per il loro funzionamento.
Posto che gli organismi per la parità possono svolgere il proprio ruolo in modo efficace solo se possono agire in piena indipendenza, la direttiva impone agli Stati di adottare misure tese a garantire che siano indipendenti e liberi da influenze esterne e che non accettino istruzioni dal governo o da altri soggetti.
Nella direttiva si sottolinea, poi che gli organismi per la parità dovrebbero essere dotati di personale e risorse sufficienti. I loro compiti, conformemente alla direttiva, dovrebbero includere la raccolta di dati sulla parità e attività di sensibilizzazione, anche in merito all'esistenza degli organismi per la parità e dei relativi servizi. Gli organismi per la parità possono inoltre formulare opinioni e adottare decisioni, svolgere accertamenti e prestare assistenza alle vittime di discriminazione, anche dinanzi agli organi giurisdizionali.
Il testo della direttiva sarà ora trasmesso al Parlamento europeo, insieme alla richiesta di approvazione. La sua adozione è prevista per il maggio 2024. Gli Stati membri avranno un anno di tempo per adeguare la legislazione nazionale. (aise)