Protezione dei fornitori di servizi di media sulle piattaforme online: la Commissione Ue chiede pareri

BRUXELLES\ aise\ - La Commissione europea vale a dire con oltre ha chiesto nelle scorse ore pareri sugli orientamenti che pubblicherà per contribuire a proteggere i fornitori di servizi di media dalla rimozione ingiusta dei loro contenuti da parte dalle piattaforme online di dimensioni molto grandi, 45 milioni di utenti mensili. Gli orientamenti aiuteranno tali piattaforme ad attuare garanzie specifiche previste nel regolamento europeo sulla libertà dei media.
A partire dall'agosto 2025, il regolamento europeo sulla libertà dei media obbligherà le piattaforme online di dimensioni molto grandi a inviare una notifica ai fornitori di servizi di media qualora intendano rimuovere contenuti di questi ultimi e a spiegare i motivi della rimozione. I fornitori di servizi di media avranno 24 ore per rispondere alla notifica.
“In questa rapida epoca di smartphone e app, ci rivolgiamo alle piattaforme online per accedere alle informazioni e alle notizie – ha spiegato Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia -. Le pratiche di moderazione dei contenuti e i modelli commerciali delle piattaforme spesso incoraggiano l'amplificazione dei contenuti basati sugli annunci e la polarizzazione. Il ruolo sociale delle organizzazioni dei media nel presentare informazioni affidabili e una pluralità di opinioni è sempre più importante. Il regolamento europeo sulla libertà dei media fornisce alle organizzazioni dei media garanzie finalizzate a proteggere i loro contenuti e preservare il loro controllo editoriale”.
“Le nostre democrazie europee si basano sul diritto delle persone di esprimersi liberamente e di ricevere informazioni – ha aggiunto Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori -. Con il regolamento europeo sulla libertà dei media proteggiamo i fornitori di servizi di media online. In quanto attori fondamentali nel preservare il pluralismo dei media e l'integrità delle informazioni, le organizzazioni dei media devono avere un maggiore controllo sui loro contenuti online”.
È possibile esprimere il proprio parere sugli orientamenti fino al 23 luglio. (aise)