Vertice Italia – Africa: le istituzioni europee a Roma

ROMA\ aise\ - Africa e Europa hanno “destini e interessi allineati”: dal clima all’energia, dal lavoro alle migrazioni, “ad unirci non è soltanto la geografia, ma anche l'impegno a recare benefici reciproci a tutti i nostri cittadini”. Così la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, oggi a Roma per il vertice Italia-Africa convocato dal Governo Meloni nell’ambito della Presidenza italiana del G7.
Nel suo intervento a Palazzo Madama, von der Leyen si è detta “molto grata” all'Italia “per aver posto la cooperazione con l'Africa al centro della sua politica estera e della presidenza italiana del G7”. La Presidente ha quindi sostenuto che “il nuovo Piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della collaborazione che unisce i due continenti, a complemento del Global Gateway europeo ossia -non dico nulla di nuovo- a complemento del piano di investimenti da 150 miliardi per l'Africa: un esempio virtuoso del funzionamento pratico di Team Europa”.
“Energia e clima, istruzione e competenze e migrazione” i temi su cui è più importante che mai collaborare, ha detto von der Leyen richiamando tre dei cinque “pilastri” del Piano Mattei.
Enrico Mattei era un grande italiano, un grande europeo e un amico autentico dell'Africa”, ha ricordato von der Leyen. “Comprese prima degli altri che la forza dell'Africa è la forza dell'Europa e viceversa. La sua eredità vive: i nostri continenti sono oggi impegnati a costruire un autentico partenariato che sia benefico per tutti: per l'Africa, per l'Europa, per il mondo. Stiamo lavorando bene: avanti così, c'è molto da fare”.
Presente a Roma anche il Presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, secondo cui il vertice convocato dal Governo italiano si basa sugli stessi presupposti di quello Ue – Africa di due anni fa: e cioè stabilire “un partenariato tra eguali, che sia reciprocamente vantaggioso, e in cui ognuno fa la sua parte. In due parole: rispetto e fiducia. Il rispetto crea fiducia e la fiducia crea rispetto”.
Presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola ha ricordato: "sono di Malta, la mia generazione è la prima a non provare il colonialismo. Possiamo rompere il ciclo della storia ed emergere come partner alla pari intorno allo stesso tavolo". Nel suo intervento, Metsola ha ringraziato il Governo “per l'importante vertice”. Mattei "aveva capito molto prima e forse anche meglio di moltissimi altri quando collaborano le Nazioni sono più forti. Il rapporto fra i grandi continenti deve essere caratterizzato da una vera e propria partnership tra pari, tra uguali”, ha aggiunto.
“Il mondo sta cambiando e dobbiamo cambiare anche noi con esso”, ha detto Metsola, ricordando che “dodici delle più veloci economie in crescita sono in Africa” e che, anche alla luce di questi dati, “la narrazione intorno al continente e ai nostri rapporti deve evolversi”. Servono quindi uno “sforzo congiunto ed una vera partnership”. (aise)