Francesco: l’amore ci fa crescere

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ROMA\ aise\ - Tutte le mamme, come Maria, “con la loro cura nascosta, con la loro premura, sono spesso magnifiche cattedrali del silenzio. Ci mettono al mondo e poi continuano a seguirci, tante volte inosservate, perché noi possiamo crescere”. Così Papa Francesco che, nel primo Angelus del nuovo anno, ha voluto evidenziare ancora una volta la “grandezza” di Maria, che “è Madre non solo perché ha portato Gesù in grembo e lo ha partorito, ma perché lo mette in luce, senza occuparne il posto”.
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Solennità di Maria Madre di Dio, ma anche la Giornata mondiale della pace, Bergoglio ha esortato a porre “sotto lo sguardo premuroso” della Madonna “il nuovo tempo che ci è donato. Che lei ci custodisca in quest’anno”.
La grandezza di Maria “non consiste nel compiere qualche azione straordinaria; piuttosto, mentre i pastori, ricevuto l’annuncio dagli angeli, si affrettano verso Betlemme, lei rimane in silenzio. È un bel tratto il silenzio della Madre”, ha osservato il Papa, perché “non si tratta di una semplice assenza di parole, ma di un silenzio colmo di stupore e di adorazione per le meraviglie che Dio sta operando. “Maria – annota San Luca – custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. In tal modo ella fa spazio in sé a Colui che è nato; nel silenzio e nell’adorazione, mette Gesù al centro e lo testimonia come Salvatore. Maria, la Madre del silenzio; Maria, la Madre dell’adorazione”.
“Così è Madre non solo perché ha portato Gesù in grembo e lo ha partorito, ma perché lo mette in luce, senza occuparne il posto. Starà in silenzio anche sotto la croce, nell’ora più buia, e continuerà a fare spazio a Lui e a generarlo per noi”, ha aggiunto Francesco, richiamando l’espressione di David Maria Turoldo che definì la Vergine “cattedrale del Silenzio”.
“Anche le nostre mamme, con la loro cura nascosta, con la loro premura, sono spesso magnifiche cattedrali del silenzio”, ha evidenziato il Papa. “Ci mettono al mondo e poi continuano a seguirci, tante volte inosservate, perché noi possiamo crescere. Ricordiamoci questo: l’amore non soffoca mai, l’amore fa spazio all’altro. L’amore ci fa crescere”.
“Fratelli e sorelle, - ha esortato Bergoglio – all’inizio del nuovo anno guardiamo a Maria e, con il cuore grato, pensiamo e guardiamo anche alle madri, per imparare quell’amore che si coltiva soprattutto nel silenzio, che sa fare spazio all’altro, rispettando la sua dignità, lasciando la libertà di esprimersi, rigettando ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza. C’è tanto bisogno di questo oggi, tanto! Tanto bisogno di silenzio per ascoltarsi. Come ricorda il Messaggio per l’odierna Giornata Mondiale della Pace: “La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere”. L’amore, invece, è fatto di rispetto, è fatto di gentilezza: in questo modo abbatte le barriere e aiuta a vivere relazioni fraterne, a edificare società più giuste, più umane, più pacifiche”.
“Preghiamo oggi la Santa Madre di Dio e Madre nostra, perché nel nuovo anno possiamo crescere in questo amore mite, silenzioso e discreto che genera vita, e aprire nel mondo sentieri di pace e di riconciliazione”, ha ribadito, prima di invitare tutti a “non dimenticarsi “dell’Ucraina, della Palestina, di Israele, che sono in guerra. Preghiamo affinché avvenga la pace, tutti insieme”.
“La Vergine Maria, la Santa Madre di Dio, sostenga con la sua materna intercessione il proposito e l’impegno di essere operatori di pace ogni giorno, in ogni giorno del nuovo anno: tutti i giorni – ha concluso – operatori di pace, portare pace”. (p. di dionisio\aise)