Inizia il Giubileo: questa sera Papa Francesco apre la Porta Santa a San Pietro

ROMA\ aise\ - “Il Giubileo ha sempre rappresentato nella vita della Chiesa un evento di grande rilevanza spirituale, ecclesiale e sociale. Da quando Bonifacio VIII, nel 1300, istituì il primo Anno Santo – con ricorrenza secolare, divenuta poi, sul modello biblico, cinquantennale e quindi fissata ogni venticinque anni –, il santo popolo fedele di Dio ha vissuto questa celebrazione come uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall’indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio. I fedeli, spesso al termine di un lungo pellegrinaggio, attingono al tesoro spirituale della Chiesa attraversando la Porta Santa e venerando le reliquie degli Apostoli Pietro e Paolo custodite nelle Basiliche romane. Milioni e milioni di pellegrini, nel corso dei secoli, hanno raggiunto questi luoghi santi dando testimonianza viva della fede di sempre”. Così scriveva Papa Francesco nella lettera con cui, nel febbraio 2022, affidava a Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, il compito di preparare il Giubileo 2025 che inizia ufficialmente oggi pomeriggio con il motto “Peregrinantes in Spem” (Pellegrini nella speranza).
A sancire l’avvio dell’Anno Santo, infatti, sarà alle 18.30 di oggi, la solenne apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, cui seguirà, dalle 19.00, la Celebrazione eucaristica in Basilica presieduta da Papa Francesco.
La seconda Porta Santa aperta sarà quella della cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, il 29 dicembre alle 10.00. Sempre il 29 dicembre, come stabilito dal Santo Padre nella Bolla d’indizione del Giubileo, Spes non confundit, in contemporanea vescovi di tutto il mondo celebreranno la Santa Messa in cattedrale “come solenne apertura dell'Anno giubilare”.
L’1 gennaio 2025, solenne festività di Maria Santissima Madre di Dio, sarà aperta la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore, alle ore 17.00.
L’ultima Porta Santa ad essere aperta sarà quella della Basilica di San Paolo fuori le mura, sabato 5 gennaio 2025, alle ore 10.00.
Che cos'è il Giubileo (dal sito ufficiale della Santa Sede iubilaeum2025.va)
"Giubileo" è il nome di un anno particolare: sembra derivare dallo strumento utilizzato per indicarne l’inizio; si tratta dello yobel, il corno di montone, il cui suono annuncia il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur). Questa festa ricorre ogni anno, ma assume un significato particolare quando coincide con l’inizio dell’anno giubilare. Se ne ritrova una prima idea nella Bibbia: doveva essere convocato ogni 50 anni, poiché era l’anno ‘in più’, da vivere ogni sette settimane di anni (cfr. Lev 25,8-13). Anche se difficile da realizzare, era proposto come l’occasione nella quale ristabilire il corretto rapporto nei confronti di Dio, tra le persone e con la creazione, e comportava la remissione dei debiti, la restituzione dei terreni alienati e il riposo della terra.
Citando il profeta Isaia, il vangelo secondo Luca descrive in questo modo anche la missione di Gesù: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore” (Lc 4,18-19; cfr. Is 61,1-2). Queste parole di Gesù sono diventate anche azioni di liberazione e di conversione nella quotidianità dei suoi incontri e delle sue relazioni.
Bonifacio VIII nel 1300 ha indetto il primo Giubileo, chiamato anche “Anno Santo”, perché è un tempo nel quale si sperimenta che la santità di Dio ci trasforma.
La cadenza è cambiata nel tempo: all’inizio era ogni 100 anni; viene ridotta a 50 anni nel 1343 da Clemente VI e a 25 nel 1470 da Paolo II. Vi sono anche momenti ‘straordinari’: per esempio, nel 1933 Pio XI ha voluto ricordare l’anniversario della Redenzione e nel 2015 papa Francesco ha indetto l’Anno della Misericordia. Diverso è stato anche il modo di celebrare tale anno: all’origine coincideva con la visita alle Basiliche romane di S. Pietro e di S. Paolo, quindi con il pellegrinaggio, successivamente si sono aggiunti altri segni, come quello della Porta Santa. Partecipando all’Anno Santo si vive l’indulgenza plenaria. (p.didionisio/aise)